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Pensioni artigiani 2025, età e requisiti necessari. Quanti anni di contributi minimi servono

Requisiti per la pensione degli artigiani nel 2025: quando e come possono andare in pensione con regole attualmente previste

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Pensioni artigiani 2025, età e requisiti

Il percorso verso la pensione per gli artigiani dipende dal sistema pensionistico scelto per l'uscita dal mondo del lavoro. Gli artigiani possono infatti accedere a diverse forme di pensionamento, ciascuna con specifici requisiti contributivi e anagrafici. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio tutte le opzioni disponibili, i requisiti necessari e le particolarità del sistema previdenziale per questa categoria di lavoratori autonomi.

Iscrizione e Gestione Previdenziale per gli Artigiani

Gli artigiani devono essere iscritti alla gestione speciale INPS per i lavoratori autonomi. Questa gestione prevede per i propri iscritti gli stessi trattamenti pensionistici disponibili nell'assicurazione generale obbligatoria: dalla pensione di vecchiaia alla pensione anticipata, dalle opzioni come Quota 103 o Opzione Donna fino alle pensioni di inabilità.

È importante sottolineare che anche gli artigiani non iscritti ad alcun albo professionale devono iscriversi al fondo pensione per i commercianti, che rappresenta appunto la gestione speciale INPS dedicata ai lavoratori autonomi.

Pensione di Vecchiaia per gli Artigiani: Requisiti e Contribuzione

Per accedere alla pensione di vecchiaia, gli artigiani devono soddisfare gli stessi requisiti previsti per gli iscritti alla gestione obbligatoria INPS. Nel 2025, questi requisiti sono:

  • Età anagrafica: 67 anni (sia per uomini che per donne)
  • Contribuzione minima: almeno 20 anni di contributi versati

La pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti o, su richiesta dell'interessato, dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Deroghe al Requisito dei 20 Anni di Contribuzione

Esistono alcune categorie di artigiani che possono accedere alla pensione di vecchiaia con soli 15 anni di contributi invece dei 20 normalmente richiesti. Queste categorie comprendono:

  • Coloro che hanno maturato 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992
  • Coloro che al 31 dicembre 1992 risultavano già ammessi alla prosecuzione volontaria dei contributi

In questi casi specifici, l'INPS riconosce il diritto alla pensione con un'anzianità contributiva ridotta, in deroga alla normativa generale.

Pensione Anticipata per Artigiani: Contributi Necessari

La pensione anticipata rappresenta un'alternativa alla pensione di vecchiaia, consentendo agli artigiani di ritirarsi dal lavoro prima dei 67 anni, ma con un requisito contributivo più elevato. Per accedere a questa forma di pensionamento nel 2025, sono necessari:

  • Per gli uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi
  • Per le donne: 41 anni e 10 mesi di contributi

A differenza della pensione di vecchiaia, per la pensione anticipata non è previsto alcun requisito minimo di età. Tuttavia, è fondamentale considerare che per l'effettiva decorrenza della pensione è prevista una finestra mobile di tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi.

Pensione Anticipata per Artigiani Lavoratori Precoci

Gli artigiani che rientrano nella categoria dei lavoratori precoci possono beneficiare di condizioni più favorevoli per l'accesso alla pensione anticipata. Questi lavoratori possono andare in pensione con 41 anni di contributi, indipendentemente dall'età anagrafica, se soddisfano le seguenti condizioni:

  • Hanno versato almeno 12 mesi di contributi per lavoro effettivo svolto prima del compimento del 19° anno di età
  • Hanno iniziato a versare contributi previdenziali obbligatori prima del 1996
  • Appartengono a una delle categorie tutelate (disoccupati di lungo corso, invalidi civili con percentuale almeno del 74%, addetti a lavori gravosi o usuranti, caregiver di familiari con disabilità grave)

Anche in questo caso si applica la finestra mobile di tre mesi per l'uscita definitiva dal lavoro.

Pensione con Quota 103 per Artigiani

Nel 2025, gli artigiani possono accedere al pensionamento anche attraverso il sistema della Quota 103, che prevede:

  • Un'età minima di 62 anni
  • Almeno 41 anni di contributi versati

È importante sottolineare che per questa opzione di pensionamento occorre considerare una finestra mobile di tre mesi per i lavoratori autonomi. Inoltre, il calcolo della pensione con Quota 103 avviene interamente con il metodo contributivo, anche per i periodi di lavoro che normalmente rientrerebbero nel sistema retributivo o misto.

Chi decide di andare in pensione a 62 anni con Quota 103 non potrà percepire redditi da lavoro dipendente o autonomo fino al raggiungimento dell'età prevista per la pensione di vecchiaia (attualmente 67 anni), con l'unica eccezione dei redditi da lavoro autonomo occasionale entro il limite di 5.000 euro lordi annui.

Opzione Donna per le Artigiane

L'Opzione Donna è una misura che consente alle lavoratrici artigiane di anticipare il momento del pensionamento. Nel 2025, i requisiti per accedere a questa forma di pensionamento sono:

  • 59 anni di età (per le lavoratrici autonome)
  • Almeno 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023
  • Appartenenza a una delle seguenti categorie: caregiver da almeno 6 mesi, invalide civili con percentuale pari o superiore al 74%, o lavoratrici licenziate/dipendenti da imprese in crisi

Nel caso delle artigiane, la finestra mobile per l'effettiva decorrenza della pensione con Opzione Donna è di 18 mesi dalla maturazione dei requisiti.

La legge 213/2023 ha introdotto una riduzione dell'età anagrafica di un anno per ogni figlio, nel limite massimo di due anni, portando quindi il requisito minimo a 57 anni per le donne con due o più figli.

Pensione Anticipata a 64 Anni per Artigiani

Gli artigiani che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995 (sistema contributivo puro) possono accedere a una forma particolare di pensionamento anticipato a 64 anni di età, purché soddisfino due condizioni fondamentali:

  • Abbiano maturato almeno 20 anni di contributi effettivi (sono esclusi i contributi figurativi)
  • L'importo dell'assegno pensionistico sia almeno pari a 3 volte l'assegno sociale (circa 1.603 euro mensili nel 2025), ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio (1.496 euro) e a 2,6 volte per le donne con due o più figli (1.389 euro)

Dal 2024, questa forma di pensionamento prevede una finestra di differimento trimestrale dalla data di maturazione dei requisiti e, fino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia (da 64 a 67 anni), l'importo dell'assegno non potrà superare 5 volte il trattamento minimo (circa 2.990 euro mensili nel 2025).

Pensione di Vecchiaia con 5 Anni di Contributi

Per gli artigiani che hanno iniziato la loro attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, esiste la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi, ma con requisiti anagrafici più stringenti:

  • 71 anni di età (nel 2025)
  • 5 anni di contribuzione effettiva (sono validi i contributi da lavoro, volontari e da riscatto, ma non quelli figurativi)
  • Importo della pensione almeno pari a 1 volta l'assegno sociale (534,4 euro mensili nel 2025)

Questa opzione rappresenta una valida alternativa per coloro che hanno iniziato tardi la loro attività lavorativa o che hanno avuto carriere contributive discontinue.

Pensione di Inabilità per Artigiani

Gli artigiani riconosciuti totalmente e permanentemente inabili allo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa possono accedere alla pensione di inabilità. I requisiti per questa prestazione sono:

  • Almeno 5 anni di contributi versati
  • Di cui almeno 3 anni accreditati negli ultimi cinque anni precedenti la domanda di pensione

Un aspetto particolarmente vantaggioso di questa prestazione è che, per gli artigiani con età inferiore ai 60 anni, viene riconosciuta una maggiorazione contributiva fino al limite massimo di 40 anni di contribuzione complessiva per il calcolo della pensione. Tale maggiorazione è calcolata come se il lavoratore avesse continuato a contribuire fino all'età di 60 anni.

Aliquote Contributive e Minimali per Artigiani nel 2025

Il sistema pensionistico degli artigiani è finanziato attraverso un prelievo contributivo rapportato al reddito d'impresa dichiarato ai fini IRPEF. Per il 2025, le aliquote contributive e i minimali sono così definiti:

  • Aliquota contributiva base: 24% del reddito annuo
  • Aliquota maggiorata: 25% per la quota di reddito eccedente il tetto pensionabile dei lavoratori dipendenti (55.008 euro nel 2025)
  • Minimale di reddito: 18.415 euro annui
  • Contributo minimo annuo: 4.427,04 euro (24% del minimale più 7,44 euro per il fondo maternità)
  • Riduzione per giovani collaboratori: 23,70% per i familiari collaboratori di età fino a 21 anni (contributo minimo: 4.371,80 euro)

È previsto inoltre un massimale di reddito annuo nel 2025 pari a 91.680 euro, oltre il quale non è dovuta ulteriore contribuzione (questo massimale si calcola maggiorando di due terzi il tetto di retribuzione pensionabile, fissato per il 2025 a 55.008 euro).

Cumulo dei Contributi per gli Artigiani

Una caratteristica importante del sistema previdenziale per gli artigiani è la possibilità di cumulare gratuitamente i contributi versati nelle diverse gestioni pensionistiche. In particolare:

  • I contributi versati nella gestione artigiani possono essere cumulati gratuitamente con quelli del Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti senza necessità di ricongiunzione onerosa
  • È possibile utilizzare il cumulo anche con i contributi versati nella gestione separata e nelle altre gestioni speciali dei lavoratori autonomi
  • Dal 2017, è possibile cumulare anche i periodi contributivi versati nelle casse dei liberi professionisti

Questo meccanismo di cumulo consente agli artigiani di non perdere alcun contributo versato durante la loro vita lavorativa, valorizzando periodi di lavoro svolti in diverse gestioni previdenziali.

Sistema di Calcolo della Pensione per gli Artigiani

Il calcolo dell'assegno pensionistico per gli artigiani segue regole diverse a seconda dell'anzianità contributiva maturata al 31 dicembre 1995:

  • Sistema retributivo fino al 31 dicembre 2011 e contributivo dal 1° gennaio 2012: per chi aveva almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
  • Sistema retributivo fino al 31 dicembre 1995 e contributivo dal 1° gennaio 1996: per chi aveva meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
  • Sistema interamente contributivo: per chi ha iniziato a versare contributi dal 1° gennaio 1996

La pensione calcolata con il sistema retributivo si basa sulla media dei redditi degli ultimi anni di attività, mentre quella calcolata con il sistema contributivo dipende dall'ammontare dei contributi effettivamente versati durante l'intera vita lavorativa.

Integrazione al Minimo e Perequazione delle Pensioni

Quando l'importo della pensione calcolata sulla base dei contributi versati risulta inferiore al trattamento minimo stabilito dalla legge (598,61 euro mensili nel 2025), può scattare l'integrazione al minimo. Per beneficiarne, l'artigiano deve soddisfare specifici requisiti reddituali:

  • Non avere altri redditi IRPEF superiori a 2 volte il trattamento minimo
  • Il reddito complessivo della coppia (pensionato e coniuge) non deve superare 4 volte il trattamento minimo

È importante notare che per le pensioni liquidate interamente con il sistema contributivo (per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995), l'integrazione al minimo non è prevista.

Tutte le pensioni degli artigiani sono inoltre soggette alla perequazione annuale, cioè alla rivalutazione in base all'inflazione, secondo scaglioni di importo definiti dalla legge.

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