Pensioni medici, quando e come si può uscire con pensione Enpam

Quali sono i requisiti per la pensione di vecchiaia e anticipata dei medici e quando possono uscire: calcolo delle Quote

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Pensioni medici, quando e come si può us

Quali sono le regole per la pensione dei medici?

I medici per andare in pensione seguon tempi, modalità e calcoli previsti dall'Enpam, Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri, che non prevede gli stessi requisiti per la pensione di vecchiaia come per tutti gli altri lavoratori. Se, infatti, per la pensione di vecchiaia sevrono per tutti 67 anni di età a partire da gennaio 2019 e almeno 20 anni di contributi, per la pensione di vecchiaia dei medici serve raggiungere almeno i 68 anni di età.

Come tutti gli altri liberi professionisti, anche i medici versano i contributi previdenziali ad una cassa privata, che sarebbe l’Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri (ENPAM). Quali sono le regole per andare in pensione previste dall’Enpam e quando possono andare in pensione i medici?

Pensione medici: come funziona

All'ENPAM i medici iscritti versano due quote di pensione: la quota A e la quota B. La prima è una quota fissa obbligatoria per tutti che si versa a partire dal mese successivo all’iscrizione all’albo e fino al mese di compimento dei 68 anni di età dal 2018 o dei 65 anni se si opta per il calcolo della pensione finale solo con metodo contributivo.

Il medico, una volta raggiunto il requisito della pensione di vecchiaia, può di continuare a versare contributi fino all’età massima di 70 anni e la richiesta deve essere presentata entro il 31 dicembre dell’anno precedente il compimento dell’età anagrafica di vecchiaia.

La quota B è, invece, il contributo che si versa alla Cassa proporzionale in base ai redditi professionali percepiti e per versare il contributo proporzionale l’iscritto deve avere un reddito libero professionale netto, prodotto nell’anno 2018, superiore a 4.602 euro annui per gli iscritti attivi di età inferiore a 40 anni, e superiore a 8.499 euro annui per gli iscritti di età superiore a 40 anni.

Medici in pensione di vecchiaia: regole tempi uscita Enpam

I medici iscritti all’Enpam vanno in pensione di vecchiaia all'età di 68 anni (dal 2018), sia per gli uomini che per le donne, e avendo maturato con almeno 5 anni di contribuzione effettiva in costanza di iscrizione o 15 anni di anzianità contributiva in caso di cancellazione.

Possono andare in pensione di vecchiaia gli iscritti che raggiungono il requisito dell’età anagrafica richiesto e che hanno cessato l’attività professionale con gli istituti del Servizio sanitario nazionale o con gli Enti non convenzionati con il Ssn, Inps e Inail, Ferrovie dello stato, ecc.

Anche nel caso della pensione di vecchiaia per i medici, prima di presentare la domanda bisogna dare le dimissioni.
                                
La pensione di vecchiaia, con contributi versati alla Quota A (contributo minimo fisso obbligatorio per tutti gli iscritti dovuto dal mese successivo all’iscrizione all’albo fino al mese di compimento dell’età anagrafica per l’uscita o dei 65 anni se il calcolo della pensione avviene esclusivamente con metodo contributivo, può essere richiesta a 65 anni di età e con almeno 20 anni di contributi, al raggiungimento dei 65 anni e solo se il calcolo della pensione finale avviene integralmente con metodo contributivo.

È anche possibile continuare a lavorare fino al raggiungimento dei 70 anni di età e gli iscritti che restano al lavoro fino a tale età ricevono una maggiorazione sull’importo della pensione.

La pensione di vecchiaia con Quota A decorre dal mese successivo a quello del raggiungimento dell’età prevista previsa presentazione della relativa domanda di pensione cinque anni prima il raggiungimento del requisito anagrafico richiesto. La pensione di vecchiaia con Quota B decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda o compimento del 70esimo anno di età.

Pensione anticipata per i medici: regole e requisiti

Ma è possibile andare anche in pensione di vecchiaia anticipata, ad una età di 62 anni e con almeno 35 anni di contributi e un’anzianità di laurea non inferiore a 30 anni, o avendo maturato 42 anni di contributi e indipendentemente dall’età anagrafica. La pensione anticipata decorre dal mese successivo alla presentazione della domanda.

Pensioni di invalidità e reversibilità: come funzionano per i medici

Con particolare riferimento alla categoria dei medici professionisti non esistono prestazioni pensionistiche per invalidità permanenti parziali e la pensione di reversibilità spetta in caso di scomparsa del pensionato e viene erogata il mese successivo alla data del decesso del lavoratore, mentre in caso di decesso dell'assicurato mentre ancora sta versando i contributi spetta la pensione indiretta.