L'indennità di accompagnamento è prevista per le persone con disabilità grave che necessitano di assistenza continua nella vita quotidiana. Questo beneficio assistenziale viene erogato dall'INPS a favore degli individui con invalidità totale che non possono svolgere autonomamente le attività basilari. Per ottenere tale prestazione è necessario essere affetti da determinate patologie riconosciute dall'ente previdenziale. Esaminiamo in dettaglio quali sono le condizioni mediche che consentono di accedere a questo importante supporto economico nel 2025.
Requisiti generali per l'indennità di accompagnamento
L'indennità di accompagnamento viene concessa esclusivamente a specifiche categorie di persone che soddisfano precisi criteri stabiliti dalla normativa vigente. I beneficiari devono appartenere a uno dei seguenti gruppi:
- Cittadini italiani
- Cittadini di Paesi dell'Unione Europea residenti in Italia
- Cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno valido di durata non inferiore a un anno
Oltre al requisito della cittadinanza o residenza legale, per ottenere l'indennità di accompagnamento nel 2025 è necessario:
- Possedere un'invalidità civile totale e permanente del 100%
- Non essere ricoverati in strutture sanitarie con retta a carico dello Stato
- Trovarsi nell'impossibilità di deambulare autonomamente senza l'aiuto costante di un accompagnatore
- Oppure non essere in grado di compiere gli atti quotidiani della vita senza assistenza continua
È importante sottolineare che i minori e le persone over 65 possono accedere all'indennità anche se non hanno capacità lavorativa, purché presentino gravi difficoltà nello svolgimento delle funzioni tipiche della loro età.
Patologie che garantiscono l'accesso all'indennità di accompagnamento
L'elenco delle condizioni mediche che consentono di richiedere l'indennità di accompagnamento è piuttosto esteso. Nel 2025, tra le principali patologie che danno diritto a questa prestazione assistenziale troviamo:
Malattie neurodegenerative
- Morbo di Parkinson in fase avanzata con compromissione della deambulazione e dell'autonomia
- Morbo di Alzheimer con deterioramento cognitivo significativo
- Sclerosi multipla in stadio avanzato con limitazioni motorie severe
- Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) che compromette le capacità motorie
- Demenze di vario tipo con compromissione delle funzioni cognitive
Disturbi psichiatrici e dello sviluppo
- Disturbo dello spettro autistico di grado severo
- Schizofrenia con compromissione grave dell'autonomia
- Disturbo bipolare in forma grave con episodi ricorrenti
- Sindrome di Down con disabilità intellettiva medio-grave
- Altre patologie congenite con ripercussioni significative sulle capacità di autonomia
Patologie oncologiche
- Neoplasie in fase avanzata o metastatica
- Tumori con compromissione significativa delle funzioni vitali
- Condizioni post-trattamento oncologico con gravi sequele invalidanti
Malattie cardiovascolari
- Cardiopatie gravi con insufficienza cardiaca in classe NYHA III-IV
- Esiti di ictus cerebrale con deficit neurologici permanenti
- Gravi disturbi del ritmo cardiaco refrattari alle terapie
- Arteriopatie periferiche con severe limitazioni della deambulazione
Patologie metaboliche
- Diabete mellito con complicanze micro e macrovascolari invalidanti
- Insufficienza renale cronica in dialisi
- Malattie metaboliche rare con compromissione multisistemica
Condizioni ortopediche e reumatologiche
- Artrite reumatoide deformante e invalidante
- Artrosi severa con limitazione funzionale marcata
- Esiti di amputazioni multiple o di arti maggiori
- Paraplegia o tetraplegia da qualsiasi causa
Altre patologie invalidanti
- Infezione da HIV/AIDS in fase avanzata
- Cecità totale o parziale con residuo visivo gravemente compromesso
- Sordità profonda bilaterale prelinguistica
- Gravi patologie respiratorie con insufficienza respiratoria cronica
Condizioni necessarie oltre alla diagnosi
La sola presenza di una delle patologie sopra elencate non garantisce automaticamente l'accesso all'indennità di accompagnamento nel 2025. È essenziale che la malattia determini una condizione di non autosufficienza documentabile. Nello specifico, il richiedente deve dimostrare di:
- Non essere in grado di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore
- Oppure non poter compiere gli atti quotidiani della vita (alimentarsi, vestirsi, lavarsi, ecc.) senza assistenza continua
L'accertamento di tali condizioni viene effettuato dalle commissioni mediche dell'INPS attraverso visite specialistiche che valutano il grado di autonomia residua della persona.
Incompatibilità con altre prestazioni assistenziali
È importante evidenziare che l'indennità di accompagnamento non può essere cumulata con alcune prestazioni similari. In particolare, non possono richiedere questa indennità coloro che già percepiscono:
- Assegni di assistenza personale continuativa erogati dall'INAIL per infortuni o malattie professionali
- Indennità speciali erogate dalle Regioni per l'assistenza personale
- Prestazioni per invalidità contratta per cause di servizio, lavoro o guerra
Al contrario, l'indennità di accompagnamento è pienamente compatibile con:
- Trattamenti previdenziali come la pensione di vecchiaia, anticipata o di reversibilità
- Lo svolgimento di attività lavorativa
- Qualsiasi reddito personale o familiare
Questa prestazione assistenziale non è infatti soggetta a limiti di reddito e viene erogata indipendentemente dalla situazione economica del beneficiario.
Procedura per richiedere l'indennità nel 2025
Per ottenere l'indennità di accompagnamento nel 2025, è necessario seguire un percorso articolato in diverse fasi:
- Certificazione medica: il primo passo consiste nel richiedere al proprio medico curante il rilascio del certificato medico introduttivo, da inviare telematicamente all'INPS
- Domanda di riconoscimento dell'invalidità: entro 90 giorni dall'invio del certificato, occorre presentare la domanda di accertamento sanitario all'INPS
- Visita medica: la commissione medica dell'INPS convoca il richiedente per una visita di accertamento
- Verbale di invalidità: in caso di esito positivo, viene rilasciato un verbale che riconosce il diritto all'indennità
- Presentazione dei dati socioeconomici: il beneficiario deve fornire all'INPS le informazioni necessarie per l'erogazione del beneficio
La domanda può essere presentata personalmente o tramite patronati, associazioni di categoria o altri soggetti abilitati. Nel 2025, l'importo dell'indennità di accompagnamento è stato adeguato al costo della vita e viene erogato per 12 mensilità.
Casi particolari e patologie con riconoscimento accelerato
Alcune condizioni mediche particolarmente gravi beneficiano di procedure semplificate per il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento. Per queste patologie, infatti, l'iter può essere notevolmente abbreviato grazie al sistema di accertamento accelerato.
Tra le patologie che godono di questo percorso agevolato troviamo:
- Neoplasie in fase avanzata con metastasi
- Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) in fase conclamata
- Malattie rare con prognosi infausta a breve termine
- Gravi insufficienze d'organo in fase terminale
In questi casi, l'accertamento dell'invalidità può avvenire in tempi rapidi, talvolta con il solo esame della documentazione clinica, senza necessità della visita medica in presenza.
È anche prevista la possibilità di ricevere l'indennità in via provvisoria in attesa del completamento dell'iter di riconoscimento definitivo, specialmente per patologie a rapida evoluzione.
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