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Periodo di prova Contratto pubblici esercizi e ristorazione CCNL 2025 durata, calcolo giorni effettivi, stipendio

Durata variabile per periodo di prova per dipendenti assunti con Contratto pubblici esercizi e ristorazione: cosa prevedono le regole in vigore nel 2025

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Periodo di prova Contratto pubblici eser

Il periodo di prova rappresenta una fase iniziale del rapporto lavorativo nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, durante la quale sia il datore di lavoro che il lavoratore possono valutare la reciproca compatibilità. Questo intervallo temporale consente all'azienda di verificare le competenze e l'adattabilità del nuovo assunto, mentre il dipendente può comprendere se le mansioni e l'ambiente lavorativo corrispondono alle proprie aspettative professionali.

Ambito di applicazione del CCNL pubblici esercizi e ristorazione 2025

Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) pubblici esercizi e ristorazione regola i rapporti di lavoro all'interno del settore dei servizi di ristorazione e si applica a numerose tipologie di attività commerciali. Tra queste figurano:

  • Ristoranti e trattorie
  • Locali notturni e bar
  • Laboratori di pasticceria
  • Birrerie e pub
  • Chioschi di vendita di gelati e bibite
  • Punti di ristoro autostradali
  • Aziende di catering e distribuzione pasti
  • Servizi di banqueting
  • Mense aziendali e scolastiche

Il CCNL 2025 disciplina tutti gli aspetti della relazione lavorativa, inclusi orari, ferie, permessi, congedi, indennità e naturalmente il periodo di prova, elemento essenziale per l'avvio del rapporto di lavoro nel settore della ristorazione.

Durata del periodo di prova nel CCNL pubblici esercizi e ristorazione 2025

La durata del periodo di prova nel CCNL pubblici esercizi e ristorazione 2025 è differenziata in base al livello di inquadramento del lavoratore. Questa differenziazione riflette la complessità delle mansioni e le responsabilità associate a ciascun livello professionale:

  • 180 giorni di calendario per i livelli A e B (quadri)
  • 150 giorni di calendario per il Livello 1
  • 75 giorni di calendario per il Livello 2
  • 45 giorni di calendario per il Livello 3
  • 30 giorni di calendario per i Livelli 4 e 5
  • 20 giorni di calendario per il Livello 6 Super
  • 15 giorni di calendario per i livelli 6 e 7

È importante notare che la durata maggiore per i livelli più elevati rispecchia la necessità di un tempo più lungo per valutare adeguatamente le competenze manageriali e decisionali richieste per tali posizioni.

Calcolo dei giorni effettivi del periodo di prova

Un aspetto spesso frainteso riguarda il calcolo dei giorni effettivi del periodo di prova. Secondo il CCNL pubblici esercizi e ristorazione 2025, ai fini del computo della durata, vanno considerati esclusivamente i giorni di effettivo servizio prestato e non i semplici giorni di calendario.

Questo significa che:

  • Eventuali giorni di assenza per malattia o infortunio non vengono conteggiati
  • Giorni di riposo settimanale o festività non rientrano nel calcolo
  • Periodi di ferie o permessi prolungano di fatto la durata del periodo di prova

Ad esempio, un lavoratore inquadrato al Livello 3 che deve svolgere 45 giorni di periodo di prova, ma che si assenta per 5 giorni per malattia, vedrà prolungato il proprio periodo di prova di ulteriori 5 giorni, arrivando a un totale di 50 giorni di calendario.

Sospensione e proroga del periodo di prova

Il periodo di prova può essere sospeso in caso di assenze dovute a:

  • Malattia
  • Infortunio
  • Congedi obbligatori

In questi casi, il rapporto riprende dal momento dell'interruzione e il periodo di prova viene prorogato per una durata pari ai giorni di assenza. È necessario che tale proroga sia comunicata formalmente al lavoratore, preferibilmente tramite comunicazione scritta.

Stipendio durante il periodo di prova

Durante lo svolgimento del periodo di prova, i lavoratori con contratto del settore pubblici esercizi e ristorazione hanno diritto a percepire la retribuzione completa corrispondente al loro livello di inquadramento, come previsto dal CCNL 2025.

Non sono ammesse riduzioni salariali per il fatto che il lavoratore si trovi in periodo di prova. Gli stipendi mensili lordi, differenziati per livello di inquadramento, sono i seguenti:

  • € 2.233,74 per il livello QA (quadri con funzioni direttive e responsabilità gestionale)
  • € 2.066,90 per il livello QB (quadri con funzioni direttive e responsabilità di unità aziendali)
  • € 1.858,79 per il livello 1 (funzioni a elevato contenuto professionale e direzione esecutiva)
  • € 1.696,96 per il livello 2 (mansioni con iniziativa e autonomia operativa, coordinamento)
  • € 1.599,14 per il livello 3 (mansioni con conoscenze tecniche specifiche)
  • € 1.507,69 per il livello 4 (mansioni amministrative o tecniche con autonomia esecutiva)
  • € 1.412,51 per il livello 5 (mansioni qualificate con conoscenze tecnico-pratiche)
  • € 1.357,32 per il livello 6S
  • € 1.337,74 per il livello 6 (mansioni con normale addestramento pratico)
  • € 1.252,09 per il livello 7 (mansioni semplici)

Oltre alla retribuzione base, durante il periodo di prova maturano anche gli altri elementi della retribuzione come tredicesima, eventuali premi e indennità previste dal contratto.

Diritti e doveri durante il periodo di prova

Durante il periodo di prova, entrambe le parti hanno specifici diritti e doveri da rispettare, come previsto dal CCNL pubblici esercizi e ristorazione 2025:

Diritti del lavoratore

  • Percepire la retribuzione completa prevista per il livello di inquadramento
  • Essere formato adeguatamente sulle mansioni da svolgere
  • Ricevere una valutazione equa delle proprie prestazioni
  • Recedere dal rapporto in qualsiasi momento senza obbligo di preavviso
  • Maturare l'anzianità di servizio in caso di conferma (il periodo di prova viene computato nell'anzianità)

Doveri del lavoratore

  • Svolgere diligentemente le mansioni assegnate
  • Rispettare l'orario di lavoro e le norme disciplinari
  • Seguire le direttive impartite dai superiori
  • Dimostrare le proprie competenze e capacità professionali

Diritti del datore di lavoro

  • Valutare l'idoneità professionale del lavoratore
  • Recedere dal rapporto in qualsiasi momento senza obbligo di motivazione
  • Assegnare mansioni diverse (sempre nel rispetto dell'inquadramento) per testare versatilità e competenze

Risoluzione del rapporto durante il periodo di prova

Durante il periodo di prova, il rapporto di lavoro può essere risolto in qualsiasi momento, sia da parte del datore di lavoro che del lavoratore, senza obbligo di preavviso o indennità sostitutiva. Questa è una delle caratteristiche principali che distingue il periodo di prova dal normale rapporto di lavoro.

Tuttavia, è importante evidenziare alcuni aspetti:

  • La risoluzione non può avvenire per motivi discriminatori (genere, razza, religione, ecc.)
  • È consigliabile formalizzare la risoluzione mediante comunicazione scritta
  • In caso di interruzione, al lavoratore spettano la retribuzione per i giorni lavorati e il pagamento delle eventuali ferie e permessi maturati

Al termine del periodo di prova, se nessuna delle parti recede, il rapporto di lavoro prosegue automaticamente e il periodo di prova viene computato nell'anzianità di servizio.

Particolarità del periodo di prova nel settore della ristorazione

Il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi presenta alcune specificità che influenzano la gestione del periodo di prova:

Stagionalità

Per i contratti stagionali, che sono molto diffusi nel settore della ristorazione (specialmente in località turistiche), il CCNL pubblici esercizi e ristorazione 2025 prevede una riduzione proporzionale della durata del periodo di prova in base alla durata del contratto stesso.

Ad esempio, per un contratto stagionale di 3 mesi per un lavoratore di livello 4 (che normalmente avrebbe un periodo di prova di 30 giorni), il periodo di prova potrebbe essere ridotto a 15 giorni.

Part-time

Per i lavoratori part-time, la durata del periodo di prova è la stessa prevista per i lavoratori a tempo pieno dello stesso livello. Tuttavia, il calcolo dei giorni effettivi deve tenere conto delle giornate effettivamente lavorate, indipendentemente dal numero di ore prestate.

Apprendistato

Nel caso dei contratti di apprendistato, molto utilizzati nel settore della ristorazione, il periodo di prova segue le regole generali del CCNL, ma è importante ricordare che la formazione deve iniziare fin dai primi giorni, anche durante il periodo di prova.

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