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Quanto si paga di tassa di successione in caso eredità nel 2024?

Quali tasse bisogna pagare sulla successione di un'eredità? Vediamo insieme cosa prevedono leggi in vigore.

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto si paga di tassa di successione i

Quanto si paga di tasse di successione sull’eredità?

Il costo da pagare per le tasse di successione di una eredità non è fisso ma molto variabile in base al valore stesso della eredità. E’, infatti, su questo che la legge fissa precisi pagamenti da calcolare per la successione e che sono quelli previsti per imposta e atto di successione di una eredità, in entrambe i casi variabili in proporzione al valore dell’eredità da trasferire dal deceduto agli eredi, ma anche per marche da bollo e diritti catastali.
 

L'imposta di successione è una tassa che viene applicata sui trasferimenti di patrimonio da una persona deceduta ai suoi eredi o beneficiari. L’importo dipende dal valore dei beni ereditati e dal grado di parentela tra il defunto e gli eredi. Questa imposta può essere soggetta a regole e aliquote specifiche stabilite dalla legislazione fiscale di ciascun paese.

Classificazione degli eredi

In Italia esistono due tipologie di successione:

  • la successione legittima: si verifica quando il defunto non ha lasciato un testamento valido e l'eredità viene assegnata secondo le regole stabilite dalla legge.
  • la successione testamentaria: avviene quando il defunto ha redatto un testamento valido, nel quale ha indicato la destinazione dei propri beni.

La tassa di successione viene applicata a tutti i beneficiari di una eredità, che possono essere parenti del defunto o terzi. Gli eredi vengono classificati in categorie in base al loro grado di parentela con il defunto, elemento che influisce significativamente sull'aliquota della tassa da pagare:

  • Eredi legittimi: questa categoria include il coniuge e i discendenti (i figli e i figli dei figli)
  • Ascendenti: genitori e nonni
  • Altri parenti: fino al sesto grado compreso

In mancanza della presenza delle categorie sopraelencate, l’eredità va allo Stato.

Quali sono le aliquote e le franchigie previste per l’imposta di successione nel 2024?

Le aliquote e le franchigie da applicare sull'imposta di successione sono state stabilite dall'articolo 2, comma 48, del D.L. n. 262/2006. Le aliquote variano a seconda del grado di parentela con il defunto. In particolare, si applicano le seguenti aliquote:

  • 4% per i trasferimenti a coniuge o parenti in linea retta (genitori, figli), con una franchigia di 1 milione di euro per ciascun beneficiario;
  • 6% per trasferimenti a fratelli o sorelle, con una franchigia di 100.000 euro per beneficiario;
  • 6% per trasferimenti ad altri parenti fino al quarto grado o affini in linea collaterale fino al terzo grado, senza franchigie;
  • 8% per tutti gli altri soggetti, senza franchigie.
  • È inoltre prevista una franchigia aggiuntiva di 1,5 milioni di euro per i trasferimenti a soggetti con handicap grave ai sensi della legge 104/1992.

Adempimenti, come e quando pagare la tassa di successione

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione, attraverso le modalità telematiche stabilite, tramite il servizio Successione web che consente l’invio della dichiarazione di successione online accedendo all'area riservata dell'Agenzia delle Entrate.

L'imposta di successione è calcolata dall'ufficio fiscale in base alle informazioni fornite nella dichiarazione di successione, considerando anche eventuali dichiarazioni sostitutive. Il pagamento deve essere effettuato entro 60 giorni dalla notifica dell'avviso di liquidazione. Superato questo termine, oltre alle sanzioni, si applicano interessi di mora.

È possibile dilazionare il pagamento dell'imposta secondo le seguenti modalità:

  • Almeno il 20% dell'importo deve essere versato entro 60 giorni dalla notifica dell'avviso di liquidazione.
  • Il restante importo può essere pagato in otto rate trimestrali (dodici, se l'importo supera i ventimila euro), con interessi calcolati dal giorno successivo al pagamento della prima rata. Le rate scadono l'ultimo giorno di ciascun trimestre.

La rateazione non è consentita per importi inferiori a 1.000 euro.

Come evitare o ridurre l'onere della tassa di successione

Sono esentati dall'obbligo di presentare la dichiarazione di successione i chiamati all'eredità e i legatari che hanno rinunciato anticipatamente all'eredità o al legato, nonché coloro che, non essendo in possesso dei beni ereditari, hanno nominato un curatore per l'eredità secondo l'articolo 528 del codice civile.

Inoltre, non è richiesta la dichiarazione di successione se si verificano contemporaneamente le seguenti condizioni:

  • l'eredità è passata al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto
  • l'attivo ereditario non supera i 100.000 euro
  • l'eredità non include beni immobili o diritti reali immobiliari.

È possibile adottare inoltre una serie di strategie conformi alla legge per ridurre l'imposta di successione. È sicuramente consigliabile agire in anticipo, e implementare diverse strategie per diminuire il valore complessivo del patrimonio ereditario, visto che l'imposta di successione viene calcolata in base al valore dei beni ereditati. A tale scopo, è possibile optare per:

  • donazione con riserva di usufrutto
  • cointestazione del conto corrente con gli eredi
  • stipula di una polizza assicurativa
  • acquisto di determinati tipi di titoli

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