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Quando un errore sul lavoro è così grave che porta al licenziamento in tronco secondo normative, CCNL e giurisprudenza

Quali sono i casi in cui un errore sul lavoro è considerato talmente grave da consentire al datore il licenziamento in tronco: cosa prevedono la normativa vigente e i Ccnl

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando un errore sul lavoro è così grave

Il licenziamento in tronco, noto anche come licenziamento senza preavviso, rappresenta l'interruzione immediata del contratto di lavoro per gravi violazioni degli obblighi da parte del dipendente.

Questo provvedimento ha ripercussioni significative non solo sulla posizione lavorativa del dipendente, ma anche sull'organizzazione interna e sulla sicurezza giuridica del datore di lavoro. 

La risoluzione immediata del contratto, senza preavviso o periodo di transizione, si verifica unicamente in presenza di condotte di una gravità tale da rendere inevitabile l'allontanamento immediato del lavoratore.

Si distingue dal licenziamento ordinario per giustificato motivo, dove viene invece concesso un periodo di preavviso, e dal licenziamento collettivo, legato a esigenze organizzative o produttive dell'azienda.

  • Licenziamento per giusta causa: cessazione istantanea del rapporto per comportamenti gravissimi, senza preavviso né indennità sostitutiva.
  • Licenziamento per giustificato motivo soggettivo o oggettivo: prevede normalmente il preavviso.
  • Licenziamento immediato: applicato solo laddove la prosecuzione del rapporto sia ormai insostenibile, anche solo temporaneamente.

I gravi motivi che giustificano il licenziamento in tronco secondo la legge e la giurisprudenza

La normativa nazionale e la giurisprudenziale hanno individuato una serie di condotte suscettibili di portare al licenziamento immediato, comportamenti che violano in modo irreparabile il rapporto fiduciario, rendendo impossibile la prosecuzione del avoro.

  • Furto o appropriazione indebita di beni aziendali
  • Atti di violenza o minaccia nei confronti di colleghi, superiori o terzi
  • Assenze prolungate e ingiustificate
  • Certificazioni o dichiarazioni false a giustificazione di assenza
  • Reiterate violazioni delle regole di sicurezza
  • Denigrazione o diffamazione gravissima dell’azienda anche sui social
  • Gravi atti di insubordinazione
  • Spionaggio industriale e divulgazione di segreti aziendali
  • Attività in concorrenza durante l’orario di lavoro senza autorizzazione

Il ruolo dei CCNL: esempi di comportamenti punibili con il licenziamento immediato

I Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) svolgono una funzione centrale nell'individuazione dettagliata delle condotte sanzionabili.

Ogni settore, tramite il proprio CCNL, stabilisce le tipologie di comportamenti gravissimi e le relative punizioni.

Comportamento Possibile conseguenza secondo CCNL
Insubordinazione grave Licenziamento in tronco
Furto o danno volontario a beni aziendali Licenziamento senza preavviso
Assenze ingiustificate reiterate Recesso immediato
Violazione dolosa di norme di sicurezza Allontanamento immediato

La presenza e l'affissione del codice disciplinare nelle aree accessibili ai lavoratori è requisito essenziale per la legittimità di ogni sanzione espulsiva.

Impugnazione del licenziamento in tronco: tempi, modalità, esiti e tutele per il lavoratore

Il dipendente che ritenga illegittimo il licenziamento in tronco può procede con strumenti di tutela:

  • Impugnazione stragiudiziale entro 60 giorni dal ricevimento della lettera
  • Azioni giudiziarie o tentativo di conciliazione presso l’Ispettorato del Lavoro entro ulteriori 180 giorni
  • Onere della prova a carico del datore di lavoro

Gli esiti possibili sono:

  • Reintegro nel posto di lavoro (se il fatto non sussiste o la violazione è meno grave rispetto al licenziamento)
  • Indennità risarcitoria, variabile in base all’anzianità di servizio e alle dimensioni aziendali