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Quanto paga di stipendio lordo una azienda un dipendente stagionale che guadagna tra 800-2mila euro netti

L'assunzione di un dipendente stagionale comporta un costo inferiore rispetto a quanto previsto per un lavoratore con contratto a tempo determinato o indeterminato.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto paga di stipendio lordo una azien

Qual lo stipendio lordo che un'azienda paga ad un dipendente stagionale?

Lo stipendio lordo che un'azienda deve pagare ad un lavoratore con contratto stagionale che percepisce tra 800-2mila euro netti al mese può arrivare anche a raddoppiare considerando le voci da calcolare, a partire dalla nuova Irpef nazionale 2024 modificata. 

Qual è lo stipendio lordo che un’azienda paga ad un dipendente stagionale che guadagna tra 800-2000 euro netti nel 2024? Stipulare un contratto di lavoro stagionale è una soluzione che tante aziende e datori di lavoro scelgono per le assunzioni di dipendenti soprattutto in determinati periodi dell’anno, per esempio in estate o per la stagione sciistica invernale, o quando si verificano picchi di produzione o comunque un aumento del lavoro. 

Le regole per il pagamento degli stipendi ai dipendenti stagionali sono molto chiare e seguono, di base, quanto previsto dai contratti nazionali di lavoro Ccnl applicabili ai diversi settori. Vediamo allora qual è lo stipendio lordo che un’azienda paga ad un dipendente che percepisce tra 800-2mila euro netti al mese. 

  • Qual è lo stipendio lordo che un’azienda paga ad un dipendente con contratto stagionale che guadagna tra 800-2mila euro netti
  • Come cambia l’Irpef nel 2024 per gli stipendi lordi che le aziende devono pagare ai lavoratori stagionali


Qual è lo stipendio lordo che un’azienda paga ad un dipendente con contratto stagionale che guadagna tra 800-2mila euro netti
 

L'assunzione di un dipendente con contratto stagionale comporta un costo inferiore da parte di un’azienda rispetto a quanto previsto per un lavoratore con un contratto a tempo determinato o indeterminato. Ma si tratta di un risparmio relativo.

Sull’assunzione di un dipendente con contratto stagionale, infatti, un’azienda ci guadagna da un punto di vista solo contributivo, perché non paga l'aliquota aggiuntiva all'Inps per finanziare l'indennità di disoccupazione Naspi. 

Per il resto, i costi da affrontare sono molto simili a quelli previsti per l’assunzione di un dipendente con contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato.

Ad incidere sul calcolo dello stipendio lordo che deve essere pagato da un’azienda ad un dipendente stagionale ci sono, infatti, i contributi previdenziali, le quote di Tfr (Trattamento di fine rapporto), l’Irpef nazionale da pagare, le addizionali locali ed eventuali indennità.

Potremmo dire che si tratta di voci che tendono quasi a raddoppiare il costo lordo di un dipendente stagionale che guadagna tra 800-2mila euro netti per un’azienda. 

Per un lavoratore con contratto stagionale che guadagna 800 euro, per esempio, l’azienda dovrebbe pagare uno stipendio lordo di circa 1.300 euro. 
 
Per uno stipendio netto di 1.000 euro, il costo dello stipendio lordo arriverebbe a 1.600 euro. Per chi percepisce, poi, 1.200 euro netti come lavoratore stagionale, lo stipendio lordo che un’azienda che deve pagare sale a 1.900 euro. 

Se come dipendenti stagionali si percepisce uno stipendio di 2mila euro al mese, lo stipendio lordo che deve essere pagato da un’azienda arriva a 3mila euro mensili. 

Come cambia l’Irpef nel 2024 per gli stipendi lordi che le aziende devono pagare ai lavoratori stagionali

Lo stipendio lordo che un’azienda deve pagare ad un lavoratore con contratto stagionale che prende tra 800-2mila euro netti al mese dipende soprattutto dall’Irpef nazionale, che quest’anno 2024 è stata modificata.

Dal primo gennaio 2024 sono, infatti, entrate in vigore le nuove aliquote Irpef di tassazione sui redditi, che il governo Meloni ha ridotto da quattro a tre.

Vengono, infatti, applicate quest’anno le seguenti aliquote per i diversi scaglioni di reddito:

  • del 23% per redditi fino a 28mila annui (e non più fino a 15mila euro);
  • del 35% per redditi tra 28.001 euro e 50mila euro annui;
  • del 43% per redditi superiori ai 50mila euro annui. 

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