Molti lavoratori prossimi al raggiungimento dei requisiti pensionistici si interrogano sul momento esatto in cui possono presentare domanda: è necessario attendere la maturazione completa dei requisiti o si può procedere con anticipo? Le regole variano in base alla tipologia di pensionamento scelto, ed è importante conoscerle nel dettaglio per evitare ritardi nell'erogazione del trattamento previdenziale.
Nel 2025, i tempi di presentazione della domanda pensionistica differiscono a seconda del tipo di pensione richiesta, sia essa ordinaria o anticipata. Questa guida approfondisce tutte le tempistiche da rispettare per ciascuna categoria pensionistica in vigore.
La normativa previdenziale stabilisce tempi specifici per l'inoltro delle domande di pensionamento, che variano in base alla tipologia di pensione richiesta. Ecco le principali scadenze da considerare:
È importante ricordare che per le misure anticipate come Quota 103 bisogna considerare anche le finestre di attesa previste dalla normativa: 3 mesi per i dipendenti del settore privato e 6 mesi per i dipendenti pubblici.
Alcune misure di pensionamento anticipato prevedono tempistiche particolari per la presentazione delle domande:
Per quanto riguarda Opzione Donna, non esistono limiti temporali rigorosi. La domanda può essere presentata qualche mese prima della maturazione dei requisiti ed entro il 31 dicembre 2025. Grazie al principio della cristallizzazione, il diritto viene mantenuto anche se la richiesta viene inoltrata successivamente alla maturazione dei requisiti.
Questa misura, che prevede il ricalcolo interamente contributivo dell'assegno, richiede particolare attenzione nella valutazione della convenienza economica prima di procedere con la domanda.
L'APE Sociale rappresenta un caso particolare, con date di scadenza precise e improrogabili per la presentazione delle domande di accesso. Chi intende usufruire di questa misura entro il 31 dicembre 2025 deve rispettare le seguenti scadenze per la domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso:
Solo dopo il riconoscimento positivo delle condizioni di accesso da parte dell'INPS sarà possibile procedere con la domanda vera e propria di pensionamento tramite APE Sociale.
Una volta stabilito il momento corretto per presentare la domanda, è necessario conoscere i canali disponibili per l'inoltro. La domanda di pensione deve essere presentata all'INPS (a meno che non si tratti di iscritti alle Casse professionali private) attraverso una delle seguenti modalità:
La modalità online rappresenta la soluzione più rapida, ma richiede dimestichezza con gli strumenti informatici. Per chi preferisce un supporto diretto, i patronati offrono assistenza completa e verificano la correttezza della documentazione allegata.
Per presentare correttamente la domanda di pensione nel 2025, è necessario predisporre alcuni documenti fondamentali:
In caso di pensionamento anticipato per categorie specifiche (come lavoratori precoci, addetti a mansioni usuranti o gravose), sarà necessario allegare anche la certificazione che attesti la sussistenza dei requisiti particolari.
Per l'APE Sociale, ad esempio, occorre presentare documentazione che attesti lo stato di disoccupazione, la condizione di invalidità o lo svolgimento di attività gravose per il periodo minimo previsto dalla normativa.
Una volta presentata la domanda di pensione, l'INPS avvia l'istruttoria per verificare il possesso dei requisiti. I tempi di lavorazione variano in base alla complessità della posizione contributiva e alla tipologia di pensione richiesta:
Indipendentemente dai tempi di lavorazione, la decorrenza della pensione è stabilita dalla normativa e non viene influenzata dalla data di presentazione della domanda, purché questa sia stata inoltrata nei termini previsti. Per questo motivo è consigliabile presentare la domanda con un congruo anticipo, rispettando comunque i limiti massimi indicati per ciascuna tipologia di pensione.
Un aspetto importante da considerare è il principio della cristallizzazione del diritto alla pensione. Questo meccanismo garantisce che, una volta maturati i requisiti per una determinata misura pensionistica, il diritto resta acquisito anche se la domanda viene presentata successivamente o se intervengono modifiche normative.
Questo principio si applica in particolare alle misure temporanee come Quota 103 e Opzione Donna. Se un lavoratore matura i requisiti entro la data di scadenza della misura (ad esempio, il 31 dicembre 2025), può presentare domanda anche successivamente, senza dover dare le dimissioni prematuramente, mantenendo il diritto all'accesso secondo i requisiti vigenti al momento della maturazione.
È importante sottolineare che la cristallizzazione riguarda il diritto all'accesso e non l'importo della pensione, che sarà calcolato in base alle regole vigenti al momento dell'effettivo pensionamento.