Cambiano tempi e termini di presentazione delle dimissioni a lavoro in base alle diverse forme di pensionamento in vigore e ad altri elementi
Quando bisogna annunciare le dimissioni per andare in pensione nel 2024 in base a nuovi sistemi e finestre aggiornate? Prima di presentare domanda di pensione bisogna presentare le dimissioni dal lavoro, sia che si tratti di un impiego privato e sia che si tratti di un impiego pubblico, e solo dopo aver annunciato al datore di lavoro il raggiungimento dei requisiti di pensione si può presentare relativa domanda di uscita. Esistono, però, dei tempi specifici da rispettare per tali procedure e che cambiano anche in base alle diverse forme di uscita.
Si tratta, tuttavia, di tempi che devono essere considerati anche in base alle cosiddette finestre mobili di uscita dal lavoro previste per ogni forma di uscita prima.
Per esempio, per chi va in pensione di vecchiaia a 67 anni di età, e con almeno 20 anni di contributi, non sono previste finestre mobili, per cui il trattamento spetta dal primo giorno del mese successivo a quello di raggiungimento dei requisiti e se si compiono 67 anni a dicembre 2023, il diritto alla pensione di vecchiaia decorre dal primo gennaio 2024 e i tempi per annunciare le dimissioni sono quelli sopra riportati.
Cambia il discorso per chi decide di andare in pensione anticipata ordinaria a 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e dieci mesi di contributi per le donne indipendentemente dall’età anagrafica. In questo caso, infatti, per l’effettiva uscita dal lavoro bisogna considerare le finestre mobili per la pensione di tre mesi.
Ciò significa, per esempio, che se a dicembre 2023 si raggiungono i requisiti per la pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contributi, considerando la finestra mobile fino al primo aprile 2024, il termine dei 45 giorni di preavviso per annunciare le dimissioni è a febbraio 2024.
Cambiano ancora i tempi per annunciare le dimissioni se si decide di andare in pensione nel 2024 con quota 103 e con opzione donna. In questi casi le finestre aumentano ancora, infatti: per opzione donna le finestre da considerare per andare effettivamente in pensione sono di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per le lavoratrici autonome, il che significa che se si maturano i requisiti per andare in pensione con opzione donna nel 2024 a dicembre 2023, considerando, per esempio, un anno di finestra per le lavoratrici dipendenti, le dimissioni devono essere annunciate, per esempio, entro l’anno per le lavoratrici dipendenti, almeno ad ottobre, considerando il termine dei 60 giorni stabilito e la decorrenza della pensione da gennaio 2025 se i requisiti si maturano a gennaio 2024 e si continua a lavorare durante il periodo della finestra per la pensione.
Cambiano le finestre mobili per andare in pensione nel 2024 con quota 103 ancora prorogata, che permette ancora di uscire dal lavoro a 62 anni di età e con 41 anni di contributi, ma per la pensione effettiva le finestre mobili sono aumentate, passando da tre a sette mesi per i lavoratori dipendenti privati e da sei mesi a nove mesi per i lavoratori dipendenti pubblici.
Per la presentazione delle dimissioni, se per esempio si maturano i requisiti per la pensione di quota 103 ad aprile, bisogna annunciarle alla propria azienda, nel caso di lavoratori privati, domanda di dimissioni volontarie deve considerare la finestra di sette mesi, avendo effetto a partire dal 30 novembre 2023.
C’è anche da considerare che per annunciare le dimissioni dal lavoro, a prescindere dai tempi delle finestre mobili per la pensione, bisogna anche considerare il tempo di preavviso obbligatorio da dare alla propria azienda e che è variabile in base agli anni di anzianità e al ruolo ricoperto.
Le dimissioni per andare in pensione nel 2024, sia di dipendenti pubblici sia di dipendenti statali, devono essere presentata online sul portale Cliclavoro, cui si accede inserendo le proprie credenziali Spid. Possono accedere al portale anche eventuali intermediari abilitati come consulenti del lavoro, patronati e sindacati, enti bilaterali, commissioni di certificazione e sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro che assistono il lavoratore nella procedura.
Quando si entra nel portale Cliclavoro è disponibile un modulo da compilare in cui bisogna inserire la data di cessazione, cioè l’ultimo giorno di lavoro, per determinare la decorrenza della pensione.
In particolare, nel modulo il dipendente, pubblico o privato, deve:
Una volta presentate le dimissioni dal lavoro per cessazione di attività si può inviare la domanda di pensionamento, secondo le consuete modalità previste già dalle norme in vigore, e quindi o direttamente online sul sito dell’Inps, o contattando telefonicamente il Contact center al numero 803164 da rete fissa o 06164164 da rete mobile, o rivolgendosi a Caf, patronati, commercialisti o altri intermediari autorizzati.