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Rita 2025, come funziona? A chi spetta, requisiti, come fare domanda INPS ed erogazione pagamento

Chi e quando puň andare in pensione con la Rita 2025 e quali sono i requisiti richiesti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Rita 2025, come funziona? A chi spetta,

La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA) rappresenta un'opportunità significativa per i lavoratori che desiderano accedere anticipatamente alla pensione nel 2025. Questo strumento consente di ottenere un anticipo dei versamenti effettuati nel proprio fondo di previdenza complementare, fungendo da ponte economico fino al conseguimento della pensione di vecchiaia ordinaria. .

Cos'è la RITA e come funziona nel 2025

La RITA 2025 (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata) è uno strumento previdenziale che permette di ricevere in anticipo quanto accumulato nel proprio fondo pensione complementare. Questo meccanismo è stato progettato per sostenere economicamente i lavoratori che si trovano vicini all'età pensionabile ma non hanno ancora maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia.

In sostanza, chi aderisce alla RITA può richiedere l'erogazione frazionata del montante accumulato nella previdenza complementare per il periodo che intercorre tra la cessazione dell'attività lavorativa e il raggiungimento dell'età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia, attualmente fissata a 67 anni.

È importante sottolineare che la RITA non comporta penalizzazioni sull'assegno pensionistico finale, poiché si basa esclusivamente sui contributi volontariamente versati dal lavoratore alla previdenza complementare durante la sua carriera professionale.

Requisiti necessari per ottenere la RITA nel 2025

Per poter beneficiare della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata nel 2025, è necessario soddisfare specifici requisiti, che variano in base alla distanza dal raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Esistono due principali percorsi per accedere alla RITA:

Percorso con requisiti ordinari (mancano massimo 5 anni alla pensione)

  • Cessazione dell'attività lavorativa
  • Raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia entro i 5 anni successivi
  • Almeno 20 anni di contribuzione nei regimi obbligatori di appartenenza
  • Minimo 5 anni di partecipazione a forme di previdenza complementare

Percorso per disoccupazione di lungo periodo (mancano massimo 10 anni alla pensione)

  • Inoccupazione per un periodo superiore a 24 mesi
  • Raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia entro i 10 anni successivi
  • Minimo 5 anni di partecipazione a forme di previdenza complementare

La verifica dei requisiti viene effettuata al momento della presentazione della domanda e il richiedente deve fornire tutta la documentazione necessaria a dimostrare di soddisfare le condizioni previste dalla normativa.

Categorie di lavoratori che possono richiedere la RITA 2025

La RITA per il 2025 è destinata a specifiche categorie di lavoratori che si trovano in particolari situazioni occupazionali:

  • Lavoratori disoccupati: soggetti che hanno perso l'occupazione e sono in stato di inoccupazione da almeno 24 mesi
  • Lavoratori prossimi alla pensione: persone che matureranno l'età anagrafica per la pensione di vecchiaia nel regime previdenziale obbligatorio entro 5 o 10 anni (a seconda del percorso scelto)
  • Aderenti a fondi pensione complementari: individui che hanno versato contributi a forme di previdenza complementare per almeno 5 anni

Questa misura risulta particolarmente utile per chi può andare in pensione con soli 20-25 anni di contributi ma non dispone ancora dei requisiti per accedere ai trattamenti pensionistici ordinari previsti dal sistema previdenziale obbligatorio.

Vantaggi fiscali della RITA 2025

Un aspetto particolarmente vantaggioso della RITA riguarda il trattamento fiscale agevolato. Le somme erogate attraverso questo strumento sono infatti soggette a una tassazione particolarmente favorevole rispetto ad altre forme di prelievo dai fondi pensione.

In particolare, la rendita è soggetta a una ritenuta a titolo d'imposta con aliquota del 15%, che può ulteriormente ridursi dello 0,30% per ogni anno di iscrizione al fondo di previdenza complementare oltre il quindicesimo anno. La riduzione può arrivare fino a un massimo del 6%, portando quindi l'aliquota minima al 9%.

Questo regime fiscale agevolato rappresenta un significativo beneficio per i richiedenti, soprattutto se confrontato con altre modalità di prelievo anticipato dai fondi pensione che potrebbero comportare una tassazione più onerosa.

Come presentare la domanda per la RITA 2025

La procedura per richiedere la RITA nel 2025 prevede alcuni passaggi specifici:

  1. Verifica preliminare dei requisiti: prima di procedere con la domanda, è consigliabile verificare di possedere tutti i requisiti necessari
  2. Compilazione del modulo: la domanda deve essere presentata utilizzando l'apposito modulo predisposto dal Fondo pensione presso cui si trova il montante accumulato
  3. Raccolta della documentazione: è necessario allegare alla domanda tutti i documenti richiesti, tra cui quelli che attestano la cessazione dell'attività lavorativa e/o lo stato di disoccupazione
  4. Presentazione della domanda: il modulo compilato e la documentazione vanno inviati direttamente al proprio Fondo pensione complementare (non all'INPS)

È importante sottolineare che non è possibile ricevere l'importo della RITA in un'unica soluzione. Trattandosi di una rendita temporanea, il pagamento avviene necessariamente in forma rateale (generalmente trimestrale) per tutto il periodo che intercorre tra la richiesta e il raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia.

Erogazione e gestione della RITA

Una volta approvata la domanda, la RITA viene erogata secondo modalità specifiche:

  • La rendita viene corrisposta con cadenza periodica (solitamente trimestrale) fino al conseguimento dell'età anagrafica prevista per la pensione di vecchiaia
  • È possibile richiedere la RITA su tutto il montante accumulato nel fondo pensione o solo su una parte di esso
  • La parte di montante destinata alla RITA viene investita in comparti a basso rischio, salvo diversa volontà dell'iscritto
  • In caso di decesso del beneficiario durante l'erogazione della RITA, il montante residuo viene riscattato dagli eredi o dai diversi beneficiari designati

Il beneficiario della RITA ha la facoltà di revocare l'erogazione in qualsiasi momento, con conseguente cessazione dell'erogazione delle rate residue. Questa possibilità offre flessibilità a chi, ad esempio, trovasse una nuova occupazione o cambiasse la propria situazione economica.

Compatibilità della RITA con altre forme di pensionamento anticipato

Un aspetto rilevante da considerare è la compatibilità della RITA con altre forme di pensionamento anticipato previste dal sistema previdenziale italiano. La RITA 2025 può essere richiesta anche da chi ha già accesso ad altre misure, poiché agisce su un piano differente, interessando esclusivamente i fondi di previdenza complementare.

In particolare, la RITA è compatibile con:

Questa caratteristica rende la RITA uno strumento complementare particolarmente versatile, che può essere utilizzato in combinazione con altri meccanismi di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.

Considerazioni pratiche sulla convenienza della RITA

Prima di richiedere la RITA, è consigliabile fare alcune valutazioni approfondite:

  • Consistenza del montante accumulato: verificare se l'importo disponibile nel fondo pensione è sufficiente a garantire un reddito adeguato per il periodo di transizione verso la pensione
  • Prospettive occupazionali: valutare la possibilità di trovare una nuova occupazione prima del raggiungimento dell'età pensionabile
  • Impatto fiscale: confrontare i vantaggi fiscali della RITA rispetto ad altre forme di utilizzo del capitale accumulato
  • Necessità finanziarie attuali e future: considerare se è preferibile utilizzare i fondi immediatamente o preservarli per integrare la pensione futura