Quando si possiede un'obbligazione nel proprio portafoglio titoli, non è necessario mantenerla fino alla data di scadenza. Il mercato secondario permette ai possessori di questi strumenti finanziari di cederli e ad altri investitori di acquisirli. Tuttavia, molti risparmiatori si chiedono quali siano le conseguenze economiche di questa operazione.
Ogni investitore ha la facoltà di cedere i propri titoli obbligazionari prima del termine previsto. Il valore di mercato di un'obbligazione non è fisso, ma segue le dinamiche della domanda e dell'offerta sul mercato secondario. Questo significa che il rimborso al 100% del capitale investito non è mai garantito in caso di vendita anticipata.
Quando si decide di liquidare un titolo obbligazionario prima del termine, il ricavato potrebbe risultare:
Bisogna inoltre considerare le commissioni di intermediazione e i costi di borsa applicati durante la transazione, che potrebbero ridurre ulteriormente il guadagno effettivo.
Il valore di un'obbligazione sul mercato secondario è influenzato principalmente da:
Diverse ragioni possono spingere un investitore a liquidare i propri titoli a reddito fisso anticipatamente:
Se un'obbligazione presenta un tasso cedolare superiore rispetto ai rendimenti correnti di mercato, il suo prezzo tenderà ad apprezzarsi. In questa situazione, il possessore potrebbe decidere di vendere per realizzare una plusvalenza.
Ad esempio, se si detiene un'obbligazione che paga una cedola del 4% in un contesto dove i nuovi titoli simili offrono solo l'1,5%, il valore di mercato del titolo sarà probabilmente aumentato rispetto al prezzo di emissione.
Gli investitori potrebbero voler modificare la composizione del proprio portafoglio per:
Quando sorgono dubbi sulla capacità di rimborso da parte dell'emittente, alcuni investitori preferiscono vendere le obbligazioni, anche accettando una perdita, piuttosto che rischiare un'insolvenza che potrebbe comportare perdite maggiori o totali.
È importante ricordare che il profilo di rischio di un'obbligazione può cambiare durante il periodo di emissione. Un titolo inizialmente considerato difensivo può diventare più rischioso a causa del deterioramento della situazione finanziaria dell'emittente o di cambiamenti nel suo contesto operativo.
Alcune strategie di vendita anticipata possono essere motivate da considerazioni fiscali. Se un'obbligazione ha un prezzo di mercato significativamente sopra la pari, può essere vantaggioso venderla e reinvestire in un nuovo titolo dello stesso emittente.
Questa tecnica permette di:
Per determinare il risultato economico della vendita di un'obbligazione prima della scadenza, è necessario confrontare il prezzo di vendita con quello di acquisto, tenendo conto di tutti i costi associati.
Risultato = (Prezzo di vendita - Prezzo di acquisto) - Commissioni totali
Per esprimere il risultato in termini percentuali:
Rendimento % = (Risultato ÷ Prezzo di acquisto) × 100
Esempio 1: Vendita in plusvalenza
Supponiamo di aver acquistato un'obbligazione del valore nominale di 1.000€ a un prezzo di 98 (980€). Dopo due anni, i tassi di mercato sono scesi e l'obbligazione quota 104 (1.040€).
In questo caso, la vendita ha generato una plusvalenza del 5,1% sul capitale investito.
Esempio 2: Vendita in minusvalenza
Immaginiamo ora di aver acquistato un'obbligazione del valore nominale di 1.000€ a un prezzo di 100 (1.000€). Due anni dopo, i tassi sono aumentati e l'obbligazione quota 95 (950€).
In questo scenario, la vendita ha comportato una perdita del 6% sul capitale investito.
Per una valutazione completa della performance dell'investimento, è necessario considerare anche le cedole incassate durante il periodo di detenzione:
Rendimento totale = Plusvalenza/Minusvalenza + Cedole percepite
Riprendendo l'esempio 2, se nel periodo di detenzione abbiamo incassato cedole per 60€:
In questo caso, nonostante la minusvalenza sul capitale, l'investimento ha avuto un rendimento complessivo neutro grazie alle cedole incassate.
Questi strumenti possono essere scambiati con un numero predefinito di azioni dell'emittente. Le società spesso emettono obbligazioni e mini bond quando ritengono che il prezzo delle proprie azioni sia elevato.
La vendita anticipata di un'obbligazione convertibile richiede un'analisi più complessa, poiché il valore di mercato riflette sia la componente obbligazionaria sia l'opzione di conversione in azioni.
Alcuni titoli contengono clausole che permettono all'emittente di rimborsarli prima della scadenza naturale. Questa caratteristica viene definita call option od opzione di rimborso anticipato.
Le aziende esercitano generalmente questa opzione quando i tassi di interesse calano, permettendo loro di rifinanziare il debito a condizioni più vantaggiose. Per l'investitore, questo comporta la restituzione del capitale e la necessità di reinvestirlo, probabilmente a tassi inferiori.
Quando si valuta la vendita di un'obbligazione callable, è importante considerare la probabilità che l'emittente eserciti l'opzione di rimborso anticipato, poiché questo limiterà il potenziale di apprezzamento del titolo.
Anche chi decide di mantenere un'obbligazione fino al termine previsto affronta alcuni rischi:
Se l'emittente dichiara bancarotta prima della scadenza dell'obbligazione, il capitale potrebbe non essere restituito integralmente. In caso di fallimento, i possessori di obbligazioni sono creditori privilegiati rispetto agli azionisti, ma potrebbero comunque subire perdite significative.
Mantenendo un'obbligazione a tasso fisso in un contesto di tassi crescenti, si subisce un costo opportunità: il capitale risulta vincolato in uno strumento che offre rendimenti inferiori rispetto alle nuove emissioni disponibili sul mercato.
Un aumento del tasso di inflazione può erodere il potere d'acquisto del capitale investito e delle cedole fisse, riducendo il rendimento reale dell'investimento.
Per ridurre il rischio di subire perdite significative in caso di necessità di vendita anticipata, gli investitori possono adottare alcune strategie preventive:
Costruire un portafoglio obbligazionario con titoli a diverse scadenze (ladder) permette di avere regolarmente capitali in scadenza da reinvestire alle condizioni correnti di mercato, riducendo la necessità di vendite anticipate.
Verificare periodicamente il rating e gli indicatori finanziari degli emittenti consente di identificare precocemente segnali di deterioramento e valutare l'opportunità di cedere il titolo prima che il mercato sconti completamente il maggior rischio.
Prevedere, per quanto possibile, l'evoluzione dei tassi di interesse aiuta a prendere decisioni più informate sulla tempistica di acquisto e vendita delle obbligazioni.
Ad esempio, in un contesto di tassi in crescita, potrebbe essere preferibile investire in fondi di investimento obbligazionari per ottenere un rendimento migliore.
La vendita anticipata di un'obbligazione non comporta necessariamente una perdita. L'esito dipende dalle condizioni di mercato, dalle caratteristiche del titolo e dalla tempistica dell'operazione. Un investitore attento può trasformare questa possibilità in un'opportunità per ottimizzare il proprio portafoglio e migliorare i rendimenti complessivi.
Per comprendere meglio le differenze e prendere decisioni più consapevoli, è utile conoscere le caratteristiche distintive tra azioni e obbligazioni e come questi strumenti finanziari si comportano nei diversi cicli economici.