Le norme attualmente in vigore non prevedono divieti per l’affitto di mansarde. Stando, infatti, a quanto previsto dalle regole, è possibile affittare una mansarda con regolare contratto di affitto ad uso abitativo da registrare all’Agenzia delle Entrate ma solo a condizione che la mansarda rispetti specifici requisiti.
La mansarda è uno spazio abitativo ricavato all'ultimo piano di un edificio, solitamente caratterizzato da soffitti inclinati e finestre a tetto. La sua locazione come appartamento indipendente è regolata da specifiche norme che è importante conoscere.
Per essere riconosciuta come abitabile, una mansarda deve essere accatastata nella categoria catastale A; se invece è accatastata come C2, viene considerata locale non abitabile, dichiarato, per esempio, come soffitta, magazzino o locale tecnico.
Secondo la normativa vigente, per poter affittare una mansarda, questa deve rispettare determinati requisiti:
Oltre ai requisiti strutturali, per affittare una mansarda ad uso abitativo, vanno rispettate alcune norme:
È importante distinguere tra mansarda e sottotetto, termini spesso utilizzati impropriamente come sinonimi. Il sottotetto è lo spazio compreso tra l'ultimo solaio e il tetto di un edificio, tipicamente adibito a soffitta o magazzino. La mansarda invece è uno spazio già ristrutturato e adeguato a uso residenziale.
Nel caso in cui la mansarda derivi dal recupero di un sottotetto inizialmente non abitabile, è necessario che siano stati eseguiti tutti i lavori di ristrutturazione edilizia previsti, richiedendo i permessi necessari al Comune. Al termine dei lavori, il direttore dei lavori deve presentare la Segnalazione Certificata di Agibilità (SCA) per ottenere il cambio di destinazione d'uso da soffitta/magazzino a unità abitativa indipendente, richiedendo l'accatastamento in categoria A.