Il finanziamento rappresenta una forma di prestito personale che può essere finalizzato, come nel caso dell'acquisto di un'auto o di un immobile, oppure non finalizzato, quando prevede semplicemente l'erogazione di liquidità. Questo strumento finanziario è ottenibile presso qualsiasi istituto bancario o società finanziaria autorizzata.
Quando un finanziamento viene approvato, la somma richiesta viene generalmente accreditata sul conto corrente del richiedente. Quest'ultimo potrà poi utilizzare il denaro per effettuare gli acquisti programmati o mantenerlo sul conto in caso di necessità di liquidità. Una questione che spesso sorge riguarda la possibilità di trasferire l'intestazione di un finanziamento a un'altra persona.
Secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, il cambio di intestatario di un finanziamento è consentito, ma non in tutti i casi. Esistono infatti situazioni specifiche in cui questa operazione è permessa e altre in cui risulta vietata.
La legge prevede la possibilità di modificare l'intestatario principalmente nel caso dei mutui, mentre per altre tipologie di finanziamento le restrizioni sono maggiori. Vediamo nel dettaglio le diverse situazioni.
Nel caso dei mutui immobiliari, la normativa offre maggiore flessibilità. Tra le garanzie previste dalla legge per questa tipologia di finanziamento figura infatti la possibilità di apportare modifiche al contratto in corso, pur nel rispetto delle tutele stabilite per gli istituti di credito e per i mutuatari.
In particolare, è possibile modificare l'intestatario di un mutuo immobiliare attraverso due procedimenti principali:
In entrambi i casi, è necessario ottenere l'approvazione dell'istituto di credito, che valuterà il merito creditizio del nuovo intestatario per verificare la sua capacità di sostenere l'onere del debito.
Per quanto riguarda i prestiti personali e i finanziamenti finalizzati all'acquisto di beni di consumo, la situazione è differente. In questi casi, generalmente, non è possibile modificare l'intestatario del contratto di finanziamento.
Prendiamo ad esempio il caso di un finanziamento per l'acquisto di mobili sottoscritto da una coppia che successivamente si separa. Se il finanziamento è intestato alla moglie, con il marito come co-obbligato, e quest'ultimo desidera diventare l'unico intestatario, non sarà possibile effettuare un semplice cambio di intestazione.
In queste situazioni, l'unica soluzione praticabile consiste nell'estinzione anticipata del finanziamento esistente e nell'accensione di un nuovo contratto a nome del soggetto interessato. Questa procedura comporta:
Quando il cambio di intestatario non è consentito, esistono comunque alcune alternative che possono rispondere alle esigenze dei soggetti coinvolti:
Come accennato in precedenza, questa è spesso l'unica soluzione praticabile. Il procedimento prevede:
È importante considerare che questa soluzione potrebbe comportare costi aggiuntivi, come le eventuali penali per l'estinzione anticipata e le spese di istruttoria per il nuovo finanziamento.
In alcuni casi specifici, principalmente per i mutui, è possibile ricorrere alla surroga, che consente di trasferire il finanziamento presso un altro istituto mantenendo l'ipoteca originaria ma potenzialmente modificando le condizioni contrattuali.
In tutti i casi in cui sia tecnicamente possibile modificare l'intestatario di un finanziamento, l'istituto di credito o la società finanziaria procederà comunque a una nuova valutazione del merito creditizio. Il nuovo intestatario dovrà quindi:
L'esito positivo di questa valutazione è condizione imprescindibile per poter procedere con qualsiasi modifica all'intestazione del contratto di finanziamento.
La modifica dell'intestatario di un finanziamento può comportare anche conseguenze sul piano fiscale, specialmente per quanto riguarda:
È sempre consigliabile consultare un commercialista o un consulente fiscale prima di procedere con operazioni di questo tipo, per valutarne correttamente le implicazioni fiscali.