Lo stato di disoccupazione rappresenta una condizione giuridica ed economica di particolare rilievo nel panorama delle politiche attive del lavoro e delle forme di sostegno al reddito in Italia. Nel 2025, la normativa inerente è stata oggetto di aggiornamenti, sia rispetto ai limiti di reddito che alle procedure di accertamento, al fine di garantire maggiore equità e rigore nell’accesso alle tutele come la Naspi e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Si tratta di una materia disciplinata dal Decreto Legislativo 150/2015 e ulteriormente puntualizzata da INPS e ANPAL
La definizione di stato di disoccupazione è fondata sui requisiti previsti dall’articolo 19 del D.Lgs. 150/2015. Non è sufficiente trovarsi senza occupazione: è necessario dichiarare formalmente, tramite la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro), la propria condizione di inattività e la disponibilità a collaborare ai percorsi di politica attiva presso il Centro per l’Impiego (CPI).
Lo status può essere mantenuto anche se si svolgono saltuarie attività lavorative subordinate, autonome o parasubordinate, tuttavia è cruciale non superare precisi limiti reddituali. In particolare, chi svolge un’attività di tirocinio, un lavoro domestico occasionale o partecipa a programmi di reinserimento pubblico può comunque essere considerato legalmente disoccupato, a condizione di rispetto dei limiti economici previsti dalla normativa vigente.
I limiti di reddito sono aggiornati annualmente sulla base delle indicazioni di INPS e Agenzia delle Entrate e, dal 2025, sono così determinati:
Rimanere sotto queste soglie consente conservazione dello stato di disoccupazione e la possibilità di accedere o mantenere sussidi quali indennità di disoccupazione (NASpI), Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e collocamento mirato. È importante che il richiedente comunichi all’INPS il reddito presunto nel caso svolga attività lavorativa compatibile; il mancato adempimento comporta la sospensione o la decadenza dai benefici.
In caso di attività di lavoro subordinato con durata inferiore ai sei mesi e reddito superiore al limite previsto, lo stato di disoccupazione viene solo sospeso e non decade automaticamente, mentre se la durata è superiore ai sei mesi, il diritto viene meno definitivamente. Per i lavoratori autonomi, il superamento dei 5.500 euro comporta la decadenza automatica dallo stato di disoccupazione.
Con la Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024) sono state introdotte modifiche sostanziali ai requisiti per il riconoscimento dello stato di disoccupazione e per l’accesso all’indennità NASpI. Tali novità sono motivate dall'esigenza di contrastare forme elusive e garantire l’effettiva involontarietà della perdita occupazionale. Tra i cambiamenti rilevanti si segnalano:
Queste regole rispondono alla finalità di evitare abusi legati a sequenze di dimissioni volontarie seguite da brevi rapporti e licenziamenti mirati all’erogazione dell’indennità.
Per ottenere e mantenere lo stato di disoccupazione è necessario:
Il mantenimento dello stato di disoccupazione è consentito anche in presenza di rapporti part-time, tirocini, lavori occasionali e forme particolari di collaborazione, purché la proiezione annuale del reddito rimanga dentro i limiti previsti.
La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) rappresenta la principale forma di sostegno al reddito per i lavoratori subordinati disoccupati. Dal 2025 la procedura di accesso è stata modificata come segue:
La domanda deve essere presentata tempestivamente all’INPS e la mancata partecipazione alle iniziative di politica attiva del lavoro, ove richiesto, comporta la decadenza dal beneficio.
La NASpI può essere compatibile con alcuni redditi da collaborazione, attività autonoma o parasubordinata, purché:
In caso di superamento delle soglie, la prestazione è ridotta o sospesa. La comunicazione preventiva all’INPS è obbligatoria, anche se il reddito presunto è pari a zero. L’omissione comporta la perdita dell’indennità. Sono compatibili, senza comunicazione obbligatoria, borse di studio e tirocini professionali fino ai limiti fiscali, premi annui per attività sportiva dilettantistica e partecipazione a società di capitali non lavorative.
L’anzianità di disoccupazione decorre dal rilascio della DID e prosegue fino al giorno antecedente la revoca o alla perdita dei requisiti. Ai fini dei vantaggi riservati ai disoccupati di lungo periodo (12 mesi), rileva la presenza di almeno 365 giorni con status valido più uno. Questa consente accesso agevolato a incentivi, collocamento mirato e strumenti di riqualificazione professionale.
Lo stato di disoccupazione viene sospeso temporaneamente in caso di assunzione con contratto di durata non superiore a sei mesi, mantenendo l’anzianità di status qualora il rapporto si risolva prima della scadenza. Invece, l’instaurazione di rapporti oltre i sei mesi o il superamento delle soglie di reddito comporta la perdita definitiva dello status. Non sono previsti regimi di sospensione per lavoro autonomo: nel caso il reddito percepito sia superiore a quello consentito, il decadimento è immediato e automatico.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro rappresenta una misura collegata alle politiche attive, finalizzata a favorire il reinserimento delle persone a rischio di esclusione lavorativa. Si tratta di uno strumento che integra sussidio economico e percorsi di reinserimento personalizzati, rivolto a soggetti disoccupati e coloro che, pur potendo lavorare, si trovano in stato di disagio sociale o familiare.
Tipologia di reddito | Limite annuo (euro) |
Lavoro dipendente/parasubordinato | 8.500 |
Lavoro autonomo | 5.500 |
Lavoro occasionale | 5.000 |