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Stato di disoccupazione, regole e limiti redditi 2025

Quali sono le regole, condizioni per la determinazione dello stato di disoccupazione, i requisiti da soddisfare e le forme di sostegno che si possono ottenere

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Stato di disoccupazione, regole e limiti

Lo stato di disoccupazione rappresenta una condizione giuridica ed economica di particolare rilievo nel panorama delle politiche attive del lavoro e delle forme di sostegno al reddito in Italia. Nel 2025, la normativa inerente è stata oggetto di aggiornamenti, sia rispetto ai limiti di reddito che alle procedure di accertamento, al fine di garantire maggiore equità e rigore nell’accesso alle tutele come la Naspi e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Si tratta di una materia disciplinata dal Decreto Legislativo 150/2015 e ulteriormente puntualizzata da INPS e ANPAL

Definizione giuridica di stato di disoccupazione

La definizione di stato di disoccupazione è fondata sui requisiti previsti dall’articolo 19 del D.Lgs. 150/2015. Non è sufficiente trovarsi senza occupazione: è necessario dichiarare formalmente, tramite la DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro), la propria condizione di inattività e la disponibilità a collaborare ai percorsi di politica attiva presso il Centro per l’Impiego (CPI).

Lo status può essere mantenuto anche se si svolgono saltuarie attività lavorative subordinate, autonome o parasubordinate, tuttavia è cruciale non superare precisi limiti reddituali. In particolare, chi svolge un’attività di tirocinio, un lavoro domestico occasionale o partecipa a programmi di reinserimento pubblico può comunque essere considerato legalmente disoccupato, a condizione di rispetto dei limiti economici previsti dalla normativa vigente.

Nuove regole e limiti di reddito per il 2025

I limiti di reddito sono aggiornati annualmente sulla base delle indicazioni di INPS e Agenzia delle Entrate e, dal 2025, sono così determinati:

  • 8.500 euro annui per redditi da lavoro dipendente, parasubordinato, o assimilato;
  • 5.500 euro annui per redditi da lavoro autonomo o libero professionista;
  • 5.000 euro annui per prestazioni di lavoro occasionale.

Rimanere sotto queste soglie consente conservazione dello stato di disoccupazione e la possibilità di accedere o mantenere sussidi quali indennità di disoccupazione (NASpI), Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e collocamento mirato. È importante che il richiedente comunichi all’INPS il reddito presunto nel caso svolga attività lavorativa compatibile; il mancato adempimento comporta la sospensione o la decadenza dai benefici.

In caso di attività di lavoro subordinato con durata inferiore ai sei mesi e reddito superiore al limite previsto, lo stato di disoccupazione viene solo sospeso e non decade automaticamente, mentre se la durata è superiore ai sei mesi, il diritto viene meno definitivamente. Per i lavoratori autonomi, il superamento dei 5.500 euro comporta la decadenza automatica dallo stato di disoccupazione.

Ultime novità legislative e motivazioni dei cambiamenti

Con la Legge di Bilancio 2025 (Legge 207/2024) sono state introdotte modifiche sostanziali ai requisiti per il riconoscimento dello stato di disoccupazione e per l’accesso all’indennità NASpI. Tali novità sono motivate dall'esigenza di contrastare forme elusive e garantire l’effettiva involontarietà della perdita occupazionale. Tra i cambiamenti rilevanti si segnalano:

  • Requisito delle 13 settimane di contribuzione: per chi, nei 12 mesi precedenti alla disoccupazione involontaria, ha interrotto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato volontariamente (es. dimissioni), è necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nel periodo fra la cessazione volontaria e quella successiva involontaria per accedere a NASpI.
  • Sono escluse dal nuovo requisito le dimissioni per giusta causa, quelle nel periodo tutelato di maternità o paternità e le risoluzioni consensuali nell’ambito di procedure di conciliazione o per trasferimenti non giustificati.
  • Nuovo limite di reddito aggiornato per la no tax area 2025 che influisce sul computo dei limiti reddituali mantenendo la soglia a 8.500 euro per lavoro subordinato e 5.500 euro per autonomi.

Queste regole rispondono alla finalità di evitare abusi legati a sequenze di dimissioni volontarie seguite da brevi rapporti e licenziamenti mirati all’erogazione dell’indennità.

Accesso e conservazione dello stato di disoccupazione

Per ottenere e mantenere lo stato di disoccupazione è necessario:

  1. Effettuare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) tramite i portali regionali o il portale nazionale delle politiche attive del lavoro.
  2. Presentarsi al Centro per l'Impiego per sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato nei 15 giorni dalla domanda o rispondere alla prima convocazione ufficiale.
  3. Partecipare attivamente alle misure di politica attiva concordate, pena la sospensione o la decadenza dallo status.
  4. Comunicare in modo tempestivo (entro un mese) l’avvio di qualsiasi attività lavorativa e il reddito presunto ad INPS, condizione necessaria per il mantenimento dello stato e la regolarità dei sussidi.

Il mantenimento dello stato di disoccupazione è consentito anche in presenza di rapporti part-time, tirocini, lavori occasionali e forme particolari di collaborazione, purché la proiezione annuale del reddito rimanga dentro i limiti previsti.

Indennità di disoccupazione (NASpI): requisiti e novità 2025

La Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) rappresenta la principale forma di sostegno al reddito per i lavoratori subordinati disoccupati. Dal 2025 la procedura di accesso è stata modificata come segue:

  • Requisito dello stato di disoccupazione involontaria: la prestazione spetta solo a chi perde l’impiego per motivi non imputabili alla propria volontà (licenziamento, termine contratto a tempo determinato, fallimento aziendale). Restano esclusi i soggetti che si dimettono volontariamente, salvo giusta causa.
  • Requisito contributivo: almeno 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti la perdita occupazionale. In caso di dimissioni seguite da licenziamento, queste 13 settimane devono essere maturate interamente tra le due cessazioni, come stabilito dalla normativa aggiornata (Circolare INPS 98/2025).
  • Importo e durata: la misura mensile dell’indennità corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile degli ultimi quattro anni (fino a 1.436,61 euro mensili per il 2025), con riduzione progressiva a partire dal sesto o ottavo mese di fruizione. La durata è pari alla metà delle settimane di contribuzione dell’ultimo quadriennio (fino a un massimo di 24 mesi).

La domanda deve essere presentata tempestivamente all’INPS e la mancata partecipazione alle iniziative di politica attiva del lavoro, ove richiesto, comporta la decadenza dal beneficio.

Casi particolari, compatibilità e cumulo con altri redditi

La NASpI può essere compatibile con alcuni redditi da collaborazione, attività autonoma o parasubordinata, purché:

  • il reddito da lavoro accessorio non superi 5.000 euro annui;
  • il reddito annuo da lavoro dipendente/parasubordinato non superi 8.500 euro;
  • lavoro autonomo, borse di ricerca o incarichi da libero professionista non superino 5.500 euro annui.

In caso di superamento delle soglie, la prestazione è ridotta o sospesa. La comunicazione preventiva all’INPS è obbligatoria, anche se il reddito presunto è pari a zero. L’omissione comporta la perdita dell’indennità. Sono compatibili, senza comunicazione obbligatoria, borse di studio e tirocini professionali fino ai limiti fiscali, premi annui per attività sportiva dilettantistica e partecipazione a società di capitali non lavorative.

Durata dello stato di disoccupazione e anzianità

L’anzianità di disoccupazione decorre dal rilascio della DID e prosegue fino al giorno antecedente la revoca o alla perdita dei requisiti. Ai fini dei vantaggi riservati ai disoccupati di lungo periodo (12 mesi), rileva la presenza di almeno 365 giorni con status valido più uno. Questa consente accesso agevolato a incentivi, collocamento mirato e strumenti di riqualificazione professionale.

Sospensione e decadenza dello stato di disoccupazione: casi specifici

Lo stato di disoccupazione viene sospeso temporaneamente in caso di assunzione con contratto di durata non superiore a sei mesi, mantenendo l’anzianità di status qualora il rapporto si risolva prima della scadenza. Invece, l’instaurazione di rapporti oltre i sei mesi o il superamento delle soglie di reddito comporta la perdita definitiva dello status. Non sono previsti regimi di sospensione per lavoro autonomo: nel caso il reddito percepito sia superiore a quello consentito, il decadimento è immediato e automatico.

Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) e altre forme di sostegno

Il Supporto per la Formazione e il Lavoro rappresenta una misura collegata alle politiche attive, finalizzata a favorire il reinserimento delle persone a rischio di esclusione lavorativa. Si tratta di uno strumento che integra sussidio economico e percorsi di reinserimento personalizzati, rivolto a soggetti disoccupati e coloro che, pur potendo lavorare, si trovano in stato di disagio sociale o familiare.

Tabella limiti reddito per la disoccupazione 2025

Tipologia di reddito Limite annuo (euro)
Lavoro dipendente/parasubordinato 8.500
Lavoro autonomo 5.500
Lavoro occasionale 5.000

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