In Italia, un privato cittadino non può liberamente accedere ai filmati di una telecamera pubblica o di una telecamera privata che non è di sua proprietà, se non in circostanze ben definite. Questo principio trova fondamento nella normativa del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) e sul rispetto della privacy delle persone riprese.
La videosorveglianza coinvolge la gestione di dati sensibili, e l'accesso ai filmati è consentito solo ad alcuni soggetti e in determinati casi. Ecco i dettagli:
Accesso ai filmati di telecamere pubbliche, quando è possibile
Quale procedura per richiedere i filmati di una telecamera
Le telecamere pubbliche sono gestite da enti locali o forze dell'ordine per garantire la sicurezza in aree pubbliche (strade, piazze, luoghi di transito). I cittadini non possono accedere direttamente ai filmati di queste telecamere. Ma in caso di incidenti, furti, atti vandalici o altri reati, è possibile presentare una denuncia alle autorità competenti, come polizia o carabinieri. Sono loro a richiedere formalmente l’accesso ai filmati per fini di indagine.
Le registrazioni di videosorveglianza pubblica possono essere utilizzate per ricostruire eventi o identificare i responsabili di un crimine, ma solo attraverso un procedimento legale.
Anche nel caso di telecamere private, come quelle installate in abitazioni, condomini, uffici o negozi, un privato non ha il diritto di accedere liberamente ai filmati. Solo il titolare del trattamento (ad esempio, il proprietario dell’immobile o il responsabile del condominio) può gestire le immagini riprese.
Se un cittadino ritiene che sia stato ripreso durante un evento rilevante (come un danno alla propria proprietà o un incidente), può presentare una richiesta formale di accesso ai filmati. Questa richiesta deve essere giustificata da un interesse legittimo e può essere inoltrata direttamente al proprietario della telecamera o del sistema di videosorveglianza.
Se si ritiene che i filmati di una telecamera pubblica siano necessari per risolvere una questione personale o legale, c'è una procedura da seguire. Se si è coinvolti in un incidente o sei vittima di un reato, la prima cosa da fare è presentare una denuncia alle autorità competenti (polizia, carabinieri). Le forze dell'ordine possono richiedere formalmente i filmati per svolgere un'indagine.
Se l’evento si è verificato in un’area sorvegliata da telecamere private (ad esempio un condominio o un negozio) si può contattare il responsabile della sorveglianza, come il proprietario o l’amministratore del condominio. Bisogna inviare una richiesta scritta, motivando l'interesse legittimo (ad esempio, per dimostrare un incidente). In questo caso, il titolare può accettare o rifiutare la richiesta in base alla normativa sulla privacy.
Se le immagini riprese contengono informazioni personali (ad esempio, il proprio volto), si può invocare il diritto di accesso ai dati personali previsto dal GDPR. Questo diritto consente di richiedere al titolare del trattamento una copia delle immagini che riguardano direttamente, ma non consente di visualizzare immagini che coinvolgono terze parti senza il loro consenso.
In tutti i casi, la visualizzazione dei filmati deve rispettare le normative sulla privacy. L'accesso ai video è limitato per proteggere la riservatezza delle persone riprese, e le immagini possono essere utilizzate solo per finalità specifiche, come indagini giudiziarie, incidenti o questioni legali. È vietato utilizzare o divulgare i filmati per altri scopi, e chiunque violi queste regole può essere soggetto a sanzioni previste dalla legge.