Tra preoccupazione economica e interesse ecologico, è imperativo conoscere i consumi dei vari dispositivi, accesi e in standby, della vita quotidiana.
Mentre i prezzi regolamentati sono in costante aumento negli ultimi tempi, i nostri dispositivi contribuiscono a una delle maggiori spese domestiche: il consumo elettrico. Ci domandiamo allora come si possono controllare i consumi effettivi di luce ed energia elettrica in casa. L'elettricità è oggi una fonte particolarmente importante di spreco di energia nelle case.
Innanzitutto perché il consumo effettivo degli elettrodomestici nelle abitazioni è difficile da conoscere e quindi da controllare. L'aumento del numero di elettrodomestici nelle case ha anche quasi triplicato il consumo di elettricità delle famiglie negli ultimi decenni. Vediamo in questo articolo:
Gli elettrodomestici consumano quindi in modo molto diverso da un'abitazione all'altra, a seconda della durata e della frequenza di utilizzo, della classe energetica dell'apparecchio o del loro utilizzo. Le medie di consumo nascondono grandi differenze nel costo effettivo che un dispositivo può avere rispetto a un altro. A volte non abbiamo idea del consumo dei nostri dispositivi quotidiani. Innanzitutto, il modo più semplice per stimare il consumo energetico di un dispositivo è calcolarlo.
Basta infatti prendere la potenza in Watt dell'apparecchio indicata sul suo manuale, quindi convertirla in kW: dividendola per 1000 e moltiplicandola per il numero di ore durante le quali l'apparecchio è acceso. Questa conversione converte la potenza del dispositivo in consumo energetico medio nel tempo. Possiamo quindi diminuire questo consumo per giorno, mese o anno.
Il wattmetro è il dispositivo che visualizza il consumo effettivo di un dispositivo elettrico. Per ottenere il numero occorre solo collegarlo a quest'ultimo e leggere il risultato visualizzato. Ripetendo questa azione su tutti i dispositivi della propria casa, si ottiene il consumo elettrico di ciascuno di essi. Una volta fatto, non resta altro che confrontare i numeri. Il più importante sarà quello che consuma di più.
In vendita ci sono vari tipi di misuratori elettrici. Come quelli da quadro, da collegare direttamente alla presa elettrica. Oppure quello Wi-Fi che comunica con un display touchscreen.
Perché non affidarsi a un'app dedicata? Qualche idea? MyWatt Plug per gestire da remoto le prese elettriche e monitorarne i consumi, permettendo all'utente di accendere, spegnere o programmare l'avvio e lo spegnimento di computer, lampade, televisione. Oppure Omnia Genius per monitorare tutti i consumi di energia della casa da remoto e in tempo reale. Segnaliamo anche Energy Consumption Analyzer che monitora i consumi di luce, gas e acqua con interfaccia semplice e intuitiva dove bisogna inserire i dati delle proprie bollette per calcolare il tasso medio di consumo per ora, giorno, settimana o mese, e costi dei singoli consumi.
L'intelligenza artificiale permette di riconoscere le firme elettriche dei vari dispositivi connessi nel consumo elettrico complessivo della casa: è immediata, esatta e soprattutto meno complicata della maggior parte delle altre soluzioni.
I grandi elettrodomestici come lavastoviglie, lavatrici o asciugatrici erano inizialmente molto energivori, ma la comparsa delle classi energetiche ha permesso di classificarli in base al loro consumo energetico, che quindi varia molto da un apparecchio all'altro.
I dispositivi in standby - televisore, computer, console di gioco, cellulare carico ma ancora collegato, Internet box - possono facilmente rappresentare 150 euro all'anno per nucleo familiare
A proposito, quale illuminazione consuma meno? È senza dubbio la lampadina a Led. Restituisce una potenza molto superiore a quella che consuma. Una lampadina a incandescenza consuma tanti watt quanti ne emette mentre un Led da 12 watt può emettere 75 watt di luce.