Quali sono le varie tipologie di Btp
Il Ministero dell'Economia ha annunciato l'introduzione di una nuova famiglia di titoli di Stato chiamati Btp Valore, Ma non è la sola possibilità di investimento e risparmio.
I titoli di debito pubblico italiano, noti come Btp, sono diventati oggetto di interesse per i risparmiatori. Questo non solo a causa del ritorno degli interessi interessanti dopo la fine dell'era dei tassi di interesse a zero o negativi, ma anche grazie alla flessibilità degli strumenti offerti dal Tesoro, adattati alle diverse esigenze dei risparmiatori. Facciamo il punto:
Attualmente, presso il Mercato Telematico dei Titoli di Stato (MTS) della Borsa Italiana, sono quotati nove Btp Italia che offrono un rendimento legato all'inflazione italiana, con rivalutazione di cedola e capitale. Una decima emissione, ancora in circolazione, sarà rimborsata il 22 maggio prossimo. Considerando l'aumento dell'inflazione a doppia cifra, che a aprile ha raggiunto l'8,3% nonostante un leggero calo negli ultimi mesi, non sorprende che il rendimento annuale delle cedole dei Btp Italia si attesti intorno all'8%. I Btp Italia svolgono un ruolo importante nella protezione del portafoglio e, secondo gli analisti, dovrebbero costituire dal 10% al 20% del totale di un portafoglio obbligazionario.
Le quattro emissioni di Btp Futura non hanno ottenuto il successo di raccolta e di rendimento riscontrato dai Btp Italia. Attualmente, i rendimenti netti delle quattro emissioni di Btp Futura variano dal 3,78% del bond a cinque anni con scadenza a novembre 2028 al 4,39% del Btp Futura rimborsabile nell'aprile 2037. Questo strumento si adatta principalmente a coloro che vogliono scommettere sulla crescita dell'economia italiana. I Btp Futura possono essere utili per coloro che desiderano acquistare titoli a sconto in previsione di un recupero delle quotazioni, anche se tale scenario potrebbe non verificarsi.
Una variante dei Btp Italia sono i Btp indicizzati al tasso di inflazione dell'area euro, calcolato da Eurostat. Questo gruppo di titoli comprende circa 12 emissioni con scadenze che vanno da settembre 2023 a maggio 2051 e presenta un rendimento di circa l'8%. È probabile che l'inflazione europea si riconduca al livello annuo del 2% in modo più rapido rispetto all'inflazione italiana. Di conseguenza, la cedola indicizzata di questi bond potrebbe ridursi più velocemente rispetto a quella dei titoli indicizzati all'inflazione italiana. I Btp indicizzati al tasso di inflazione europea beneficiano degli stessi vantaggi dei Btp Italia: protezione del portafoglio dalle fluttuazioni inflazionistiche.
I Btp Green sono una nuova categoria di titoli di Stato italiani, introdotta per la prima volta nel marzo 2021. Questi titoli, l'ultimo dei quali ha una scadenza di 8 anni nel 2031, sono progettati per finanziare le spese pubbliche volte alla protezione dell'ambiente e alla lotta ai cambiamenti climatici. Il Btp Green 2031 è stato collocato al prezzo di 99,888, con un rendimento lordo annuo all'emissione del 4,056%. I rendimenti delle emissioni green sono in linea con quelli dei Btp tradizionali di pari scadenza. Questi titoli sono indicati per i risparmiatori più giovani e per coloro che desiderano contribuire attivamente alla salvaguardia dell'ambiente attraverso progetti ecosostenibili.
Nonostante i Btp a breve scadenza, compresi nell'intervallo di 3-5 anni, non costituiscano una categoria di titoli distinti, presentano caratteristiche che li differenziano dai titoli a lunga scadenza. Il rendimento di questi titoli si situa tra il 3% e il 3,5%. Questi rendimenti si collocano al di sotto del tasso di inflazione, non garantendo così il mantenimento del valore reale del capitale. Il rendimento reale, al netto dell'inflazione, si attesta negativamente intorno al 5%, un valore notevolmente elevato. Il vantaggio di queste emissioni risiede nella maggiore stabilità delle loro quotazioni.
Le emissioni di Btp a scadenza medio-lunga o lunga offrono una migliore protezione del capitale rispetto all'erosione causata dall'inflazione. C'è la prospettiva di un guadagno reale se il tasso di inflazione nei prossimi 24-36 mesi si avvicina all'obiettivo del 2-3% annuo. Le quotazioni di questi titoli sono estremamente sensibili alle variazioni dei tassi di interesse, sia al rialzo che al ribasso. L'oscillazione del prezzo del titolo sul mercato secondario diventa maggiore all'aumentare della durata residua del bond. Un'analisi delle quotazioni di mercato di questi titoli evidenzia l'entità di queste oscillazioni, che dipendono in gran parte dal livello della cedola. Questi titoli sono adatti a risparmiatori che cercano un rendimento discreto e ritengono che l'inflazione diminuirà al di sotto del 3% nei prossimi 24 mesi.