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I Btp in asta ora a fine ottobre: rendimenti, caratteristiche, durata di ognuno. Conviene comprarli o no?

di Marcello Tansini pubblicato il
Rendimenti, caratteristiche, durata BTP

Panoramica sulle aste di ottobre 2025 tra BTP, BOT, durata, rendimenti, meccanismi d'asta e novit come il BTP Valore. Caratteristiche, rischi e prospettive per chi valuta l'acquisto.

Nel mese di ottobre 2025 il mercato dei titoli di Stato italiani si prepara a una nuova serie di collocamenti, coinvolgendo strumenti sia a breve che a medio-lungo termine. L'interesse degli investitori nasce dal quadro dei tassi ancora relativamente elevati, mentre lo Stato prosegue nella strategia di allungare la durata media del debito.

L'attenzione è alta sia da parte di risparmiatori privati sia da soggetti istituzionali, soprattutto in seguito all'annuncio di strumenti pensati per il retail come il BTP Valore. Grazie a queste emissioni, il Tesoro mira a soddisfare esigenze di finanziamento senza perdere la fiducia dei mercati, offrendo rendimenti potenzialmente competitivi rispetto agli scenari precedenti.

Calendario e tipologie di titoli in asta a ottobre 2025

Il Dipartimento del Tesoro, in coordinamento con la Banca d'Italia, ha diramato il calendario per ottobre 2025, che comprende una varietà di titoli: BOT, BTP di diversa durata, BTP Short Term, BTP€i e BTP Valore riservato ai risparmiatori privati. Le date da cerchiare includono il 10 e 29 ottobre per le aste di BOT, il 14 e 30 ottobre per i collocamenti di titoli pluriennali, il periodo dal 20 al 24 ottobre per il BTP Valore e il 28 ottobre per la combinata Short Term e indicizzati all'inflazione.

Ogni emissione sarà preceduta da un annuncio formale, con dettagli su durata, tassi minimi garantiti e importi offerti. Tale ampiezza di offerta risponde alla varietà delle necessità di risparmiatori e investitori professionali, che potranno scegliere tra scadenze dai 3 ai 50 anni o optare per strumenti indicizzati.

BTP a medio-lungo termine: emissioni, cedole e dettagli delle aste di ottobre

Le emissioni nei collocamenti di ottobre 2025 vedono protagonisti strumenti a scadenza tra i 3 e i 30 anni, con pagamenti cedolari semestrali. I titoli poliennali vengono offerti sia agli investitori professionali che al pubblico retail, con importo minimo di 1.000 euro. Tradizionalmente, i BTP a 3 e 7 anni sono collocati nella seconda settimana del mese, mentre le scadenze a 5 e 10 anni sono offerte nell'ultima.

Questo schema organizzativo consente di rispondere alle esigenze di mercato e assicurare liquidità ai titoli. Le cedole variano a seconda della durata e dell'attuale scenario di tassi: esempi nel 2025 riguardano scadenze a 3 anni con cedola al 2,35%, a 7 anni con cedola del 3,25%, fino ai 15 anni con cedola del 3,85%. Il collocamento avviene attraverso aste marginali, con prezzi e quantità determinati in relazione alle domande degli operatori.

Interessante è la panoramica sui 4 BTP in asta il 14 ottobre: dettagli su durata, cedola e importi:

  • BTP 15 gennaio 2029: scadenza a 3 anni, cedola 2,35%, importo tra 1,5 e 2 miliardi di euro.
  • BTP 1 dicembre 2028: cedola 2,80%, vita residua 3 anni, importo tra 1 e 1,25 miliardi di euro.
  • BTP 15 novembre 2032: scadenza a 7 anni, cedola 3,25%, importo tra 3 e 3,5 miliardi di euro.
  • BTP 1 ottobre 2040: scadenza a 15 anni, cedola 3,85%, importo tra 1,25 e 1,75 miliardi di euro.
Tutte queste emissioni prevedono una possibile asta supplementare e sono organizzate per soddisfare una domanda differenziata per orizzonte temporale e profilo di rischio.

BTP Short Term e BTP€i: meccanismi, protezione dall'inflazione e funzionamento delle aste

Nella sessione del 28 ottobre vengono offerte due tipologie di strumenti: i BTP Short Term, con scadenze brevi tra 18 e 30 mesi, e i BTP€i, con indicizzazione all'inflazione dell'area euro. Il BTP Short Term - ad esempio quello con scadenza agosto 2027 (ISIN IT0005657330) - offre cedola fissa annua del 2,10% e consente una gestione più prudente della liquidità. I BTP€i, come la tranche a 10 anni (scadenza maggio 2036, ISIN IT0005588881), offrono rivalutazione del capitale e delle cedole sulla base dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo europeo.

L'assegnazione avviene tramite asta marginale e il taglio minimo è 1.000 euro, mentre la protezione dall'inflazione e una minore esposizione al rischio di tasso rappresentano i principali punti di interesse. Le aste prevedono sia tranche ordinarie sia supplementari rivolte a operatori autorizzati.

Il nuovo BTP Valore: struttura delle cedole, premi fedeltà e vantaggi fiscali

L'emissione del BTP Valore di ottobre 2025 si distingue per essere dedicata in esclusiva agli investitori privati. La durata è stata estesa a 7 anni, con un sistema di cedole trimestrali a tasso definito ma crescente nel tempo, secondo la formula step-up: 2,6% annuo per i primi 3 anni, 3,1% per i successivi 2 e 4% per gli ultimi 2 anni. A chi manterrà il titolo fino a scadenza, il MEF riconoscerà un premio fedeltà dello 0,8% del capitale investito.

Il taglio minimo acquistabile è di 1.000 euro, senza limiti massimi, e la sottoscrizione è possibile tramite home banking, filiali bancarie e postali. Dal punto di vista fiscale si applicano le condizioni tipiche dei titoli di Stato: tassazione ridotta al 12,5%, esenzione da imposta di successione e dall'indicatore ISEE fino a 50.000 euro. Il titolo è collocato alla pari e senza commissioni di acquisto. Per quanto riguarda risultati e andamento della sottoscrizione: volumi raccolti e partecipazione retail:

  • Volumi raccolti nella prima giornata di collocamento: 5,4 miliardi di euro.
  • Nelle cinque giornate complessive di offerta la raccolta ha sfiorato i 16,6 miliardi di euro.
  • Il numero totale di contratti sottoscritti è stato prossimo a 507.000, per un valore medio unitario di circa 33.000 euro.
  • L'interesse è stato costantemente elevato, soprattutto da parte di investitori privati, come confermato dalla media storica delle precedenti emissioni della stessa famiglia di titoli.
Questo dato testimonia una fiducia crescente nei confronti degli strumenti specificamente dedicati alla clientela retail e una vivace partecipazione del pubblico.

Conviene comprare questi titoli? Analisi dei rendimenti, rischi e scenari futuri

Nell'attuale scenario, i rendimenti offerti dai titoli oggetto delle aste d'ottobre sono più alti rispetto agli anni passati, in linea con una politica monetaria ancora restrittiva. Il BTP Valore, in particolare, esprime un rendimento netto annuo ponderato attorno al 2,84%, considerando sia le cedole trimestrali sia il premio fedeltà. Tuttavia, il vero beneficio dipende dall'andamento dell'inflazione. In uno scenario di inflazione al 2%, il rendimento reale è positivo; se l'inflazione supera il 3%, il vantaggio potrebbe essere eroso.

Le emissioni a tasso fisso e i BOT garantiscono maggiore certezza dei flussi ma meno protezione contro la perdita di valore reale. Il rischio principale resta la possibile volatilità dei prezzi in caso di rivendita anticipata: chi intende vendere prima della scadenza si espone a eventuali svalutazioni in caso di innalzamento generalizzato dei tassi sul mercato. Le emissioni indicizzate all'inflazione (BTP€i) possono essere più adatte in caso di attese per prezzi al consumo in aumento. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente il bilanciamento tra rendimento, orizzonte temporale e posizione patrimoniale complessiva, oltre a tenere conto dell'eventuale eccessiva esposizione al debito pubblico italiano all'interno del portafoglio.