Cosa sono, a chi spettano e di quanto vengono pagati gli assegni unici figli e famiglia: chiarimenti e spiegazioni sui due benefici in vigore
Quali sono tutte le differenze tra gli assegni unici figli e famiglia (entrambi aumentati ora)? Mentre si parla di aumenti dell’assegno unico per i figli pagati a giugno a tante famiglie ma ancora in arrivo a luglio, si parla anche di una rivalutazione degli assegni familiari. E c’è tanta confusione, perché sono in tanti a chiedersi come mai si parli di rivalutazione da luglio degli assegni familiari quando non ci sono più perché sostituiti dall’assegno unico per figli. Vediamo allora di fare chiarezza.
L’assegno unico per i figli spetta a tutte le coppie con figli, comprese le coppie conviventi, sia che si tratti di coppie conviventi di fatto, sia che si tratti di coppie che hanno formalizzato la propria convivenza in Comune, che abbiano uno o più figli a carico di età inferiore ai 21 anni a condizione che il figlio faccia parte dello stato famiglia, sia convivente con i genitori e sia a carico degli stessi.
In particolare, l'assegno unico per i figli spetta per:
Le maggiorazioni dell'assegno unico per figli 2023 sono le seguenti:
L’assegno famiglia è l’assegno familiare Anf che è stato sostituito dal nuovo assegno unico per figli debuttato lo scorso marzo 2022 ma non per tuttui. Quando è stata presentata la misura del nuovo assegno unico per figli, è stato spiegato che avrebbe sostituito e inglobato tutte le misure precedentemente in vigore per famiglie con figli, ad eccezione del bonus asilo nido, ancora in vigore, e compresi assegni familiari in busta paga e detrazioni in busta paga per figli.
Tuttavia, nonostante l’assegno unico per figli abbia sostituito gli assegni familiari in busta paga ci sono ancora diverse categorie di persone che ancora li percepiscono. Ed ecco perché si parla di aumento dell’assegno famiglia.
Ci sono ancora nuclei familiari che hanno diritto a percepire i vecchi assegni familiari (Anf) che, esattamente come da sempre accade, hanno importi che cambiano ogni anno per adeguamento all’andamento del costo della vita.
Anche gli assegni familiari Anf sono, infatti, soggetti a rivalutazione, per questo sono aumentati a luglio, e i nuovi importi sono disponibili consultando le nuove tabelle Inps e valgono per il periodo che va dal primo luglio al 30 giugno prossimo 2024. Considerando l’andamento dell’inflazione, quest’anno l’aumento previsto è dell’8,1%.
Possono ancora ricevere gli assegni familiari rivalutati fino al 2024 coniuge; fratelli, sorelle e nipoti del richiedente minorenni o inabili a svolgere qualsiasi lavoro ma solo se non coniugati, orfani di entrambi i genitori e non aventi diritto alla pensione ai superstiti, e nuclei orfanili, cioè nuclei familiari composti o solo da minorenni o da maggiorenni disabili.
Stando a quanto confermano le ultime notizie, la rivalutazione degli importi sulla base dell’inflazione porterà fino a centinaia di euro in più al mese ai beneficiari degli assegni famiglia, soprattutto per chi ha redditi più bassi e non ha figli a carico.
L’assegno famiglia, a differenza dell’assegno unico per figli, spetta a coloro che non hanno figli, a meno che non si tratti di figli maggioreznni disabili, e non può essere riconosciuto anche a chi percepisce l’assegno unico per i figli e solo a determinate condizioni, come sopra riportato.
Inoltre, mentre l’importo da riconoscere di assegno unico per i figli varia per ogni famiglia e dipende da valore Isee del nucleo familiare e composizione dello stesso, l’importo dell’assegno famiglia è unico, in base ai redditi, stabilito dall’Inps.