Come si appresta a cambiare il settore del commercio nel 2023 e attesa per il rinnovo del Contratto scaduto già nel 2018: cosa attendersi
Quali sono le attese per il settore e lavoratori del commercio nel 2023? Il periodo della pandemia prima e della crisi economica ed energetica, a livello mondiale, scaturita dallo scoppio del conflitto ucraino poi sta avendo conseguenze importanti su tutti i settori lavorativi, coinvolgendone soprattutto alcuni, a partire dal settore del commercio, per cui si attendono prospettive negative.
Secondo quanto sottolineato da Confesercenti, aumentano le difficoltà delle imprese del settore del commercio, che dal 2016 a oggi ha perso quasi 73mila unità, di cui oltre 30mila dal 2019 ad oggi. Molte imprese hanno dovuto chiudere e solo il 46%, quasi la metà, raggiunge i cinque anni di attività. E la situazione è resa ancor più difficile dalla competizione con l’online.
Il settore del commercio, più di qualsiasi altro, risente dello sviluppo dell'online. La ridistribuzione delle quote di mercato tra online e canali fisici dovrebbe, infatti, portare ad una perdita di ben 100mila posti di lavoro.
L’eCommerce si prepara, infatti, a superare la quota di mercato delle piccole superfic: oggi, la quota delle piccole imprese è al 34%, per arrivare al 29% entro il 2027, mentre l’eCommerce dovrebbe passare nello stesso periodo dal 22 al 29% con un incremento netto di 17 miliardi di euro.
Si attendono poi novità e aumenti per i lavoratori del commercio nel 2023 in attesa di rinnovo contrattuale. Il Ccnl Commercio prevede sette Livelli di inquadramento professionale per cui sono previsti al momento i seguenti stipendi:
L’intesa è stata raggiunta dai sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con Confcommercio, Federdistribuzione, Confesercenti, mentre gli incontri per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto nel 2019, ripartiranno a gennaio.
Stando a quanto al momento stabilito, l’accordo raggiunto ora prevede il pagamento di un importo di 350 euro lordi per i lavoratori inquadrati nel quarto livello ed riparametrato sugli altri livelli di inquadramento e sarà pagato in due tranche: una di 200 euro con la retribuzione di gennaio e una di 150 con la retribuzione di marzo.
Da aprile, inoltre, scatterà, sempre per il quarto livello, l’anticipo sui futuri incrementi della paga base di 30 euro.