Come funzionano premi aziendali di produzione 2023
Premi aziendali di produzione 2023 come funzionano. Leggi, regole e contratti nazionali
La creazione dei premi aziendali di produzione 2023 trova le sue basi nella funzione di incentivazione e in quella di motivazione dei dipendenti. La promessa di corrispondere un surplus in busta paga riesce spesso e volentieri a stimolarli a fare di più verso il raggiungimento di target sempre maggiori.
Naturalmente il tutto è determinato da regole ben precise e gli obiettivi sono concordati tra le parti nell'ambito del contratto collettivo nazionale di lavoro. C'è però un altro aspetto fondamentale che spinge le aziende a utilizzare questo anziché altri strumenti.
Le agevolazione fiscali legate ai premi di produttività ovvero la detassazione li rendono infatti più vantaggiosi. Ricordando che ciascuna azienda, nel contesto del proprio Ccnl, ha la facoltà di organizzarsi in autonomia, analizziamo i dettagli della materia ovvero
Vanno cioè individuati quali sono quei criteri che lo fanno scattare. I premi sono generalmente legati ad aumenti di produttività, riduzione delle assenze sul lavoro, miglioramento della redditività, crescita della qualità, innalzamento dell'efficienza e raggiungimento di nuovi step di innovazione.
In seconda battuta vanno chiariti i modi obiettivi per misurarli e verificarli. Altra variabile chiave dei premi aziendali di produzione 2023 è la durata del periodo entro cui raggiungere gli obiettivi. Può ad esempio essere semestrale, annuale o pluriennale.
Il principale motivo di attrazione rappresentato dai premi di produzione è la tassazione del 10% a titolo di imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali.
Per l'azienda è sicuramente una facilitazione interessante, ma lo è anche per il dipendente, tenendo conto che il premio non concorre al reddito complessivo al fine di determinare le detrazioni d'imposta e non concorre al limite di reddito per aver diritto agli 80 euro al mese sulla base della fascia di reddito di importanza.
In buona sostanza si tratta di un surplus in busta paga, ma soggetto a limiti ben precisi. L'applicazione dell'aliquota al 10% è possibile solo per importi fino a 3.000 euro. Solo se i lavoratori sono coinvolti pariteticamente nell'organizzazione interna e non sono meri esecutori, il limite viene innalzato a 4.000 euro.
A proposito di calcolo del premi di produzione dal lordo al netto, le leggi 2023 in vigore stabiliscono anche una maniera alternativa di fruire dei premi aziendali di produzione. Non solo in denaro, ma sotto forma di erogazione di beni e servizi legati al welfare aziendale. A fare la differenza nell'individuazione delle varie differenze è il contratto di lavoro di categoria di appartenenza.