Alef Model A segna il debutto dell'auto volante sul mercato: dalla fantascienza alla realtà, tra innovazione tecnica, regolamentazioni, prestazioni su strada e in volo, nuovi scenari per la mobilità del futuro.
L’immaginario collettivo legato all’auto che vola accompagna l’umanità dagli anni della “Space Age”, ma fino a tempi recenti ha assunto i toni del sogno irraggiungibile. Oggi, invece, una casa californiana propone un modello a cavallo tra autovettura e velivolo, proiettando la mobilità verso scenari innovativi. Si tratta di un passo oltre le consuete concept car: la Model A si distingue per il suo carattere pionieristico, rappresentando il confine tra fantascienza e realtà. Il raggiungimento della produzione di serie sottolinea la credibilità del progetto e la capacità dell’azienda di superare scetticismi e regolamentazioni. Grazie all’appoggio di investitori del calibro di Tim Draper e al supporto di testimoni autorevoli del settore tecnologico, l’ambizione diventa realtà tangibile. La mobilità personale si arricchisce, aprendo la strada a nuove possibilità sia per i privati che per le aziende che cercano risposte alle esigenze di trasporto avanzato.
L’idea di un’automobile in grado di volare affonda le radici nella fantasia degli anni ’60, ma solo con la nascita di Alef Aeronautics, circa dieci anni fa, ha iniziato a prendere forma un percorso concreto. La società ha avuto il merito di trasformare uno schema visionario in una catena di sviluppo tecnico e imprenditoriale. Dal primo prototipo presentato nel 2022, l’azienda ha affrontato un cammino complesso che ha richiesto competenze interdisciplinari tra ingegneria aerospaziale, elettronica e design industriale. Nel corso degli anni, i test hanno consentito la messa a punto di sistemi e materiali innovativi, fino al raggiungimento dell’omologazione stradale e alla ricezione dell’autorizzazione al volo dalla Federal Aviation Administration statunitense.
Un elemento chiave è stato l’inserimento di tecnologie derivanti dal settore dei veicoli elettrici e droni, accoppiate a una propulsione 100% elettrica e a un layout costruttivo centrato sulla leggerezza e sull’efficienza. Durante il percorso di sviluppo, sono stati pubblicati video e dati di collaudo, alimentando un acceso dibattito tra sostenitori e scettici. A giudicare dal crescente numero di preordini e dal coinvolgimento degli “early adopters” nei test reali, la svolta dalla fantascienza alla produzione di serie appare ormai compiuta. Con i primi clienti pronti a ricevere la propria vettura-velivolo, la mobilità entra in una nuova era.
L’unicità della Model A risiede nella sua architettura ibrida, che combina funzioni di automobile elettrica e capacità di decollo verticale, risultando uno dei pochi veicoli omologati per circolare sia su strada che in aria senza necessità di ali tradizionali. Il design è contraddistinto da un abitacolo centrale sospeso in una griglia ultraleggera che ospita quattro potenti eliche integrate sotto la carrozzeria. Questa soluzione assicura sia la stabilità durante il volo che un profilo estetico prossimo a quello di una city car, pur mantenendo una massa complessiva contenuta.
La propulsione della vettura è integralmente elettrica, garantendo bassi consumi e assenza di emissioni inquinanti. Motori elettrici ad alta efficienza sono posizionati sulle ruote per il movimento terrestre, mentre otto eliche nascosti nella struttura centrale sono responsabili del decollo e della fase di volo. Il sistema di controllo intelligente permette il passaggio automatico dalla guida alla configurazione di volo, senza la necessità di trasformazioni strutturali complesse.
L’abitacolo – seppure compatto – offre strumentazioni digitali evolute, con funzioni di sicurezza attiva e passiva derivate dal mondo automotive, mentre i sistemi di navigazione assistita e gestione autonoma delle eliche consentono di affrontare operazioni di decollo e atterraggio in spazi relativamente ristretti. Secondo i dati dichiarati dal produttore, il mezzo è in grado di percorrere in modalità terrestre circa 350 km con una singola carica e, in volo, circa 175 km.
Grazie alla micro-ingegnerizzazione spinta e alla digitalizzazione dei sistemi di bordo, la Model A promette un’esperienza utente di nuova generazione: chi la guida può gestire la transizione da strada a cielo con pochi semplici comandi, affidandosi a livelli di automazione non riscontrabili nei veicoli convenzionali. Queste innovazioni, unite al rispetto dei requisiti normativi, la pongono in una categoria di assoluta avanguardia.
La gestione dell’energia rappresenta una delle principali sfide affrontate dagli ingegneri: il veicolo sfrutta batterie ad alta densità energetica, le stesse che alimentano le migliori auto elettriche. In modalità automobilistica, Model A raggiunge un’autonomia di circa 350 km, mentre nel passaggio al volo la percorrenza scende intorno a 175-180 km – valori testati che offrono margini superiori alle attuali soluzioni VTOL (decollo verticale e atterraggio), specie considerando la doppia modalità d’uso.
Dal punto di vista dei consumi, la vettura/velivolo consuma meno di una Tesla Model S nelle percorrenze terrestri, ottimizzando la restituzione di energia grazie a una massa contenuta e a una struttura aerodinamica avanzata. Le prestazioni su strada la pongono in linea con le citycar elettriche di ultima generazione, mentre in aria la velocità massima raggiunge valori coerenti con i regolamenti per velivoli leggeri, offrendo una guida stabile e silenziosa.
In condizioni d’uso reale, è previsto un sistema di diagnostica remota che monitora costantemente lo stato delle batterie e l’efficienza dei propulsori. Informazioni e parametri – come la residuale autonomia in volo o i cicli di ricarica consigliati – sono riportati su display interni, per garantire all’utilizzatore la massima consapevolezza delle condizioni operative.
Acquisire un esemplare di questa vettura “ibrida” segue un percorso digitale trasparente, accessibile tramite la piattaforma ufficiale della casa madre. Il prezzo fissato per il modello di lancio si attesta intorno ai 299.000 dollari (circa 260.000 euro), giustificato dal livello di innovazione e dalla produzione semi-artigianale tipica delle prime serie ad alto contenuto tecnologico.
La procedura di pre-ordine prevede due modalità:
Le prospettive per il futuro annunciano una progressiva riduzione dei prezzi parallelamente al consolidarsi dei volumi produttivi: la strategia aziendale prevede infatti, già nei prossimi anni, la possibile introduzione di modelli più accessibili, compatibili con utenti meno esclusivi.
L’omologazione della vettura e il relativo permesso di volo sono stati rilasciati negli Stati Uniti dalla Federal Aviation Administration, ma la libertà di utilizzo è tutt’altro che illimitata. Il nuovo veicolo ricade nella categoria dei cosiddetti “superleggeri”, soggetti a specifici vincoli progettuali e all’osservanza di precise restrizioni d’impiego.
Le regole attualmente prevedono:
È in corso la definizione di moduli assicurativi specifici e di sistemi di gestione della responsabilità civile, per garantire l’incolumità sia dei passeggeri che di terzi. L’interazione tra mobilità terrestre e aerea solleva inoltre nuovi interrogativi sulle infrastrutture e sulla regolamentazione del traffico verticale.