L'Attestato di prestazione energetica, documento per la valutazione dell’efficienza energetica degli edifici, viene aggiornato con nuove norme che cambiano il suo contenuto.
La direttiva EPBD, relativa alla prestazione energetica nell'edilizia, introduce cambiamenti nel modo in cui vengono gestiti e ristrutturati gli edifici. Con il recente via libera del Consiglio energia europeo, entrano in vigore nuove disposizioni sull'Attestato di prestazione energetica (Ape): Questo documento, obbligatorio in molti Paesi, fornisce una valutazione dettagliata dell'efficienza energetica di un edificio. Indica il consumo di energia e suggerisce possibili interventi per migliorarne l'efficienza. Ecco quali sono le modifica:
La prima pagina dell'Ape contiene alcuni dati chiave. Per iniziare viene indicata la classe di prestazione energetica dell'edificio che mostra quanto è efficiente dal punto di vista energetico. Sono poi riportati i consumi annui di energia primaria e finale cioè l'energia totale utilizzata e quella consumata dopo la trasformazione. Un altro elemento è la percentuale di energia rinnovabile prodotta in loco, che indica quanto dell'energia viene generata direttamente dall'edificio attraverso fonti rinnovabili. Infine, l'attestato include le emissioni operative di gas a effetto serra per capire quanto l'edificio contribuisce alle emissioni di gas serra durante il suo utilizzo.
Oltre ai dati obbligatori, il documento fornisce anche altre informazioni. Sono compresi i consumi energetici totali che offrono una panoramica generale sull'energia usata. La produzione di energia rinnovabile è dettagliata per mostrare quanto l'edificio riesce a generare energia verde. Si parla del fabbisogno energetico dell'edificio e della sua capacità di adattarsi a condizioni esterne e climatiche per mantenere l'efficienza ottimale.
Infine, può potrà contenere informazioni aggiuntive a seconda delle caratteristiche dell’edificio. Tra queste c'è l'efficienza energetica per usi diversi che analizza come l'edificio si comporta in base alle sue diverse funzioni. Viene valutato anche il rischio di surriscaldamento per verificare se l'edificio può diventare troppo caldo. Potrebbero essere indicati i sensori di qualità dell’aria presenti, se ci sono, e la disponibilità di punti di ricarica per veicoli elettrici. Ed è possibile vedere se l'edificio può adattare gli impianti per migliorare ulteriormente l'efficienza energetica.
La direttiva EPBD introduce modifiche per l'Attestato di prestazione energetica che diventa digitale con regole precise per il suo rilascio e utilizzo. L'Ape è obbligatorio in nel caso di:
Tutti gli Ape devono essere caricati in una banca dati centralizzata, comprensiva di tutte le informazioni necessarie per calcolare la prestazione energetica dell’edificio. Le conseguenze legali legate agli Ape saranno determinate dalle normative nazionali in vigore. Ebbene, secondo l'articolo 6 del decreto legislativo 192 del 2005, la certificazione energetica deve essere aggiornata ogni volta che si eseguono interventi che modificano la classe energetica dell'immobile, dal 2025 con il nuovo modello. Alcuni esempi di interventi che richiedono un aggiornamento dell'Ape sono:
Viene quindi introdotta la classe A0, o ZEB, acronimo di Zero Energy Building. Questa classe designa gli edifici ad altissima prestazione energetica, dove il fabbisogno di energia molto basso è coperto interamente da fonti rinnovabili locali o sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento.