Quali sono i chiarimenti dellInps sulla procedura pi veloce per avere lassegno di inclusione secondo il principio del silenzio-assenso
Cosa prevede la nuova circolare Inps di febbraio sulle nuove regole per l’assegno di inclusione 2024? L’assegno di inclusione è la misura di sostegno al reddito che dal primo gennaio ha sostituito il reddito di inclusione e che vale per specifiche categorie di persone senza lavoro.
Possono, infatti, presentare la domanda per avere la nuova misura le persone con disabilità o i fragili, i nuclei familiari in cui siano presenti minorenni e gli over 60. La domanda per avere l’assegno di inclusione deve essere presentata direttamente all’Inps. Vediamo quali sono le ultime novità chiarite dall’Istituto.
Secondo quanto spiegato dall’Istituto, se entro un periodo massimo di due mesi l’amministrazione interpellata, per esempio la Asl, per effettuare le verifiche sulla sussistenza dei requisiti e la condizione di difficoltà economica del richiedente l’assegno di inclusione non fornisce una risposta, allora la domanda deve intendersi accettata.
Scatta, dunque, anche nel caso dell’assegno di inclusione la regola del silenzio-assenso.
L’Inps spiega anche di aver reso disponibile sul proprio sito il servizio ‘Validazione delle certificazioni Adi’ che permette, in maniera rapida, all’amministrazione pubblica competente di validare la dichiarazione, indicata nella domanda, sulle certificazioni attestanti le condizioni di svantaggio per il richiedente o per i soggetti appartenenti al suo nucleo familiare, e l’inserimento nei programmi di cura e assistenza.
Il servizio vale per le strutture sanitarie che rilasciano le certificazioni che vengono poi riportate dai richiedenti nella domanda.
L’operatore della struttura sanitaria, accedendo al servizio, deve indicare se il richiedente ha o non ha una condizione di svantaggio e se è inserito o meno in un programma di cura e assistenza.
Se l’amministrazione non fornisce alcuna risposta su una o entrambe le verifiche entro il termine di sessanta giorni, la domanda per l'assegno di inclusione si considera accettata per il principio del silenzio-assenso, senza aspettare oltre.
Perché si ottenga l’esito positivo alla domanda di assegno di inclusione secondo il principio del silenzio-assenso, i 60 giorni di attesa decorrono dall’invio della domanda e dalla contestuale sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.
Quest’ultimo è obbligatorio da firmare per il percorso di reinserimento nel mondo del lavoro.
Inoltre, l’Inps ha chiarito che, una volta approvata la domanda, il beneficio economico viene riconosciuto a partire dal mese successivo.