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Assicurazione con bonus protetto: che cos'è e come funziona. Evita aumento premio RC auto dopo un incidente con colpa ma ha limiti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Evita aumento premio RC auto

L'assicurazione con bonus protetto nella RC Auto tutela la classe di merito anche dopo un incidente con colpa, ma ha regole e limiti precisi. Funzionamento, costi, condizioni e possibili alternative.

Quando si parla di protezione della tariffa assicurativa dopo un incidente con colpa, la formula bonus protetto è per molti automobilisti una scelta strategica. Si tratta di una garanzia accessoria che permette di mantenere la classe di merito interna, evitando che un singolo sinistro con responsabilità vada a incidere direttamente sul costo del premio al rinnovo. Nel contesto assicurativo italiano, sempre più compagnie includono questa formula nelle proprie offerte a clienti con profilo di guida virtuoso.

La crescente adozione di questa soluzione risponde all'esigenza di stabilizzare i costi dell'RC Auto anche in presenza di imprevisti occasionali, senza tuttavia sottrarsi alle regole generali imposte dal sistema bonus-malus e dalla disciplina IVASS. In questa panoramica approfondita si esaminano funzionamento, limiti, requisiti e costi, fornendo informazioni dettagliate a chi desidera comprendere i reali benefici e le possibili insidie della garanzia bonus protetto.

Come funziona il bonus protetto nell'RC Auto

Il funzionamento della clausola bonus protetto all'interno dell'assicurazione per la responsabilità civile auto è improntato a tutelare la posizione assicurativa degli automobilisti. In pratica, tale garanzia permette al conducente responsabile di un incidente di non subire un immediato peggioramento della propria classe di merito interna, mantenendo così il premio invariato anche dopo il primo sinistro con colpa durante il periodo di copertura.

Il meccanismo prevede che, a seguito di un unico incidente per annualità assicurativa, la compagnia mantenga stabile la classe interna. Tuttavia, è importante sottolineare che l'evento viene comunque registrato sull'attestato di rischio elettronico, e la classe di merito universale (CU), rilevante in caso di cambio compagnia, verrà aggiornata secondo la regolamentazione vigente.

La possibilità di aggiungere questa clausola è generalmente riservata a clienti con una storia assicurativa priva di incidenti significativi negli ultimi anni e una classe favorevole. Le compagnie possono declinare la richiesta nel caso di assegnazione a classi più alte o per assicurati con incidenti recenti nella propria storia.

Vale anche per polizze relative a diversi tipi di veicoli (auto, moto, autocarri), ma alcune imprese limitano l'efficacia solo alla prima occorrenza annuale.

Classi di merito: universale e interna e la protezione del bonus

Le classi di merito sono tra gli elementi fondamentali della determinazione del premio assicurativo in Italia. Esistono due classificazioni distinte:

  • Classe di merito universale (CU): è il parametro unificato e riconosciuto da tutte le compagnie assicurative, disciplinato dall'IVASS. Compare sull'attestato di rischio ed è quello che si utilizza per cambiare compagnia o richiedere preventivi. In caso di sinistro con colpa, la CU tende a peggiorare (si sale di due classi), con aumento del premio negli anni seguenti.
  • Classe di merito interna: viene calcolata autonomamente da ciascuna compagnia e utilizzata per politiche tariffarie interne. Il bonus protetto agisce esclusivamente su questa classe e quindi il suo beneficio si realizza solo se il titolare della polizza rinnova il contratto presso la stessa assicurazione.
Il bonus protetto non modifica la CU ma blocca la penalizzazione della classe interna. Il vantaggio si perde in caso di cambio compagnia: la nuova impresa valuterà la CU riportata sull'attestato di rischio, e il sinistro sarà conteggiato ai fini del nuovo premio.

Requisiti e condizioni per ottenere il bonus protetto

L'accesso alla clausola bonus protetto è solitamente subordinato a criteri di idoneità:

  • Il richiedente deve appartenere a una classe di merito bassa (spesso CU 1 o CU 2), dimostrando una buona condotta negli anni precedenti.
  • Non sono consentiti sinistri con colpa negli ultimi 2-5 anni; ogni compagnia stabilisce i propri parametri temporali.
  • Alcune assicurazioni pongono limiti anagrafici o relativi al tipo di veicolo, escludendo ad esempio guidatori over 65 o vetture sportive ad elevata potenza.
Le condizioni applicative prevedono quasi sempre che la protezione sia valida solo per il primo sinistro di colpa nel periodo di copertura annua, salvo offerte doppio bonus per profili particolarmente virtuosi.

Va inoltre segnalato che la presenza della clausola può essere prevista senza costi aggiuntivi dal rinnovo in alcuni casi di fidelizzazione, a totale discrezione dell'assicuratore, ma la regola generale resta quella della selettività d'accesso. 

Limiti della garanzia: validità e situazioni in cui non si applica

Nonostante la sicura attrattiva della clausola, vi sono limiti strutturali alla validità del bonus protetto. Tra i più rilevanti:

  • Validità legata allo stesso assicuratore: cambiando compagnia, la protezione decade e la nuova impresa terrà conto della CU presente nell'attestato di rischio, che risulterà peggiorata qualora fosse stato segnalato un sinistro.
  • Applicazione limitata a un solo sinistro per anno assicurativo: eventuali incidenti successivi comportano il passaggio a una classe peggiore e un rialzo del premio.
  • Talvolta esclusione di sinistri con responsabilità inferiore al 100%: per concorso di colpa o corresponsabilità, i contratti possono prevedere regole diverse, talora meno favorevoli.
Infine alcune compagnie consentono versioni ampliate (bonus garantito), con protezione su più sinistri, ma sempre a fronte di costi ben superiori e requisiti di accesso più stringenti.

Quanto costa aggiungere il bonus protetto alla polizza RC Auto?

Il prezzo della clausola bonus protetto dipende da numerosi fattori quali storico del conducente, classe di merito, zona di residenza e tipologia contrattuale. In linea generale, il sovrapprezzo annuo varia dal 5% al 15% rispetto al premio base.

Ad esempio, per una polizza con premio di 500 euro, la spesa supplementare per la garanzia si posizionerà tipicamente fra 25 e 75 euro.

Alcune compagnie, motivate da strategie di fidelizzazione, possono prevedere il bonus protetto senza maggiorazione per i migliori clienti. Tuttavia, la prassi più diffusa è quella della personalizzazione del costo in relazione al rischio storico e alle caratteristiche del veicolo.

È opportuno confrontare le offerte con l'aiuto di un comparatore per valutare l'incidenza della garanzia rispetto alle differenze di premio praticate dalle varie imprese anche su base territoriale.

Alternative al bonus protetto: riscatto del sinistro e pagamento diretto dei danni

Oltre alla soluzione della clausola protettiva sul bonus, esistono valide alternative per limitare l'incremento del premio in caso di incidente con colpa:

  • Riscatto del sinistro tramite Consap: se la compagnia ha già liquidato il danno, l'assicurato può rimborsare di tasca propria l'importo, evitando che l'incidente penalizzi la CU e sia registrato sull'attestato di rischio.
  • Pagamento diretto dei danni: nella gestione di sinistri di lieve entità, è possibile risarcire direttamente la controparte, bypassando la denuncia all'assicurazione e la conseguente penalità assicurativa; soluzione valida per danni materiali modesti e in assenza di feriti.
Queste alternative si rendono spesso più vantaggiose del bonus protetto quando il danno economico è limitato e non sono presenti clausole di franchigia contrattuale particolarmente penalizzanti.