Dal 2026 il personale scolastico delle istituzioni pubbliche italiane avrà accesso automatico a una nuova copertura assicurativa sanitaria integrativa, delineata per offrire prestazioni aggiuntive rispetto al servizio sanitario nazionale. Questa misura si inserisce in un contesto di ridefinizione del welfare scolastico, rispondendo alle esigenze di tutela della salute di una platea che supera il milione di dipendenti tra docenti e ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario).
Obiettivi della misura e chi può usufruire della copertura sanitaria integrativa tra docenti e ATA
L'assicurazione sanitaria integrativa per i lavoratori della scuola, docenti e personale Ata, garantisce una copertura sanitaria supplementare per il personale scolastico, con stanziamento annuo di 65 milioni di euro dal 2026 al 2029. I fondi provengono principalmente dal Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, con una quota integrativa destinata al Ministero dell’istruzione e del merito (MiM).
L’accesso alla nuova Assicurazione sanitaria integrativa scuola 2026 riguarda:
- Personale docente e ATA con contratto a tempo indeterminato;
- Personale a tempo determinato con incarico annuale fino al 31 agosto;
- Operatori delle scuole italiane all’estero (sia di ruolo sia annuali).
L’adesione avviene in forma automatica per la platea di riferimento, senza la necessità di esplicita richiesta salvo eventuali rinunce secondo i futuri regolamenti applicativi. La misura non prevede, nella fase iniziale, oneri a carico degli interessati.
Restano esclusi:
- Supplenti con contratto fino al 30 giugno o al termine delle attività didattiche;
- Supplenti temporanei brevi.
Le prestazioni previste e i massimali: quali spese copre l’assicurazione sanitaria integrativa
Le prestazioni offerte dalla nuova Assicurazione sanitaria integrativa scuola 2026 saranno oggetto di dettaglio nell’esito della gara pubblica europea prevista per l’affidamento del servizio. Le ipotesi attuali elaborano un quadro di copertura sanitaria focalizzata su eventi gravi e prevenzione. Le possibili coperture includono:
- Cure oncologiche (prevenzione, diagnosi e trattamento)
- Interventi chirurgici di rilievo
- Assistenza medica per il parto (naturale o cesareo)
- Cure odontoiatriche (una seduta di igiene dentale e una visita specialistica l’anno)
- Visite di prevenzione generale
- Diaria per malattie gravi
- Visite oculistiche e check-up specialistici
Il massimale annuo previsto a regime potrebbe raggiungere fino a
3.000 euro per lavoratore, secondo alcune stime sindacali. Tuttavia, il valore definitivo dipenderà dall’esito della gara pubblica e dal numero effettivo di beneficiari.
L’elenco dettagliato delle prestazioni verrà concordato tra amministrazione scolastica e organizzazioni sindacali rappresentative, con monitoraggio periodico sia sulla qualità delle prestazioni sia sull’adeguatezza dei massimali erogati.
L’esclusione dei supplenti al 30 giugno e le prospettive future di estensione
Attualmente il segmento dei supplenti con contratto fino al 30 giugno, stimato in circa 230.000 unità, rimane escluso dalla tutela integrativa. Questa scelta è stata oggetto di ampio dibattito sindacale e di formali richieste di estensione.
Diversi sindacati, come FLC CGIL, ANIEF e SNALS, hanno promosso iniziative e comunicati per sottolineare la necessità di una copertura che includa tutto il personale impiegato stabilmente nel funzionamento delle istituzioni scolastiche.
Nel documento contrattuale integrativo è stata inserita una dichiarazione congiunta che prevede il monitoraggio della platea esclusa e la predisposizione di un organismo paritetico incaricato di valutare eventuali adeguamenti normativi nei quattro anni di vigenza della misura.