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Bancomat, esiste un numero massimo di prelievi al mese?

di Marcello Tansini pubblicato il
bamcomat prelievi

Prelevare contanti con il Bancomat non sempre uguale: limiti mensili, commissioni dopo un certo numero di operazioni e regole diverse tra banche possono incidere sulla gestione del denaro e sulla sicurezza delle proprie operazioni.

I prelievi tramite Bancomat rappresentano per milioni di italiani una delle modalità più comuni per ottenere denaro contante. Tuttavia, le modalità e le soglie applicate ai prelievi risultano spesso poco chiare. L’osservanza di specifiche regole bancarie e dei regolamenti interni delle diverse banche è fondamentale per evitare spiacevoli sorprese, come blocchi operativi o commissioni impreviste. Conoscere l’esistenza di limiti sui prelievi e le relative condizioni permette una gestione più informata delle proprie finanze, riducendo il rischio di costi aggiuntivi.

Numero massimo di prelievi Bancomat al mese: cosa prevede la normativa bancaria

Il tema dei massimali sui prelievi con carta di debito in Italia non trova una disciplina uniforme nella legge. I limiti applicati sono stabiliti autonomamente da ciascun istituto di credito, che li dettaglia all’interno dei documenti contrattuali relativi alla carta associata al conto corrente. Questo significa che non esistono limiti di legge uguali per tutti gli utenti, ma ogni correntista deve far riferimento alle condizioni offerte dalla propria banca.

In termini pratici, i limiti di prelievo possono dipendere da diversi fattori:

  • Il tipo di conto corrente o di carta di debito posseduti
  • Le richieste e le necessità del titolare del conto
  • Le disposizioni generali della banca, che tengono conto di sicurezza, gestione interna e normative di contrasto al riciclaggio
Dal punto di vista normativo, il quadro italiano non impone un tetto massimo ai prelievi di contante. Tuttavia, gli istituti sono obbligati a monitorare le operazioni considerate "anomale" secondo gli standard anti-riciclaggio (D.Lgs. 231/2007 e circolari UIF). Prelievi di importi rilevanti, ripetuti o privi di una motivazione chiara possono essere oggetto di segnalazione agli organi di controllo, ma l'atto del prelievo in sé, entro le soglie contrattuali, resta perfettamente lecito e consentito.

Il numero massimo di prelievi mensili dipende anche dalla strategia commerciale delle banche, che talvolta fissano una soglia di operazioni gratuite, oltre la quale scattano costi o vincoli ulteriori. Tale pratica è stata introdotta per ragioni di ottimizzazione e riduzione dei costi operativi, specialmente quando viene utilizzato un ATM di un’altra banca.

Soglie gratuite e commissioni: il limite dei tre prelievi mensili

Tra le pratiche più diffuse tra gli istituti bancari figura quella di fissare una soglia minima di prelievi gratuiti da sportello automatico ogni mese, comunemente pari a tre operazioni. Superato questo numero, molte banche applicano una commissione variabile: l'obiettivo è gestire il costo di mantenimento degli sportelli ATM e incentivare l’uso di strumenti di pagamento digitali.

Le commissioni previste oltre la terza operazione possono essere di due tipologie:

  • Fisse: un importo tra 1 e 3 euro per ciascuna operazione oltre la soglia gratuita
  • A percentuale: tra l’1% e il 3% dell’importo prelevato, a seconda della politica bancaria
Dall’estate 2025, la regolamentazione affronta una novità di rilievo: prima di autorizzare il prelievo, viene visualizzato all’utente il costo esatto dell’operazione.

Va ricordato che il limite dei tre prelievi mensili non è universale e può variare tra banche e tipi di conto corrente. Alcuni istituti prevedonooperazioni illimitate senza commissione, oppure applicano tariffe anche prima della soglia dei tre. È pertanto essenziale prendere visione delle condizioni contrattuali del proprio conto.

Come funzionano i costi aggiuntivi e cosa succede dopo il terzo prelievo

Oltre la soglia gratuita, le commissioni vengono addebitate automaticamente dalla banca e si riflettono nello storico dei movimenti. Spesso i clienti non notano subito queste spese, che si accumulano mese dopo mese, incidendo sul bilancio personale. Le modalità di addebito possono essere:

  • Voce separata nell’estratto conto
  • Accorpamento a fine mese in una sola operazione riepilogativa
È sempre la banca a determinare l’entità dell’importo e il momento dell’addebito, comunicando l’informazione tramite i canali ufficiali. La recente introduzione della visibilità immediata della commissione durante il processo di prelievo rende più trasparente e consapevole la scelta dell’utente.

Con riferimento alla politica dei gruppi bancari, alcuni consentono prelievi aggiuntivi senza commissioni presso sportelli appartenenti allo stesso gruppo, mentre applicano costi solo per operazioni effettuate su ATM di istituti terzi.

Strategie per evitare le commissioni e massimizzare i prelievi gratuiti

Per limitare l’incidenza delle commissioni aggiuntive, una gestione attenta permette di ottimizzare l’utilizzo degli sportelli automatici. Gli esperti suggeriscono alcune strategie:

  • Concentrare i prelievi in operazioni più consistenti, limitando il numero di uscite mensili dal conto
  • Utilizzare prioritariamente sportelli ATM della banca emittente, ove spesso le commissioni non si applicano
  • Valutare conti correnti con prelievi illimitati gratuiti o condizioni più flessibili
  • Prediligere soluzioni di pagamento elettronico, app di trasferimento denaro o servizi di cashback nei supermercati
Queste opzioni aiutano a evitare addebiti e riducono la necessità di ricorrere frequentemente al denaro contante.

Limiti di prelievo mensile e giornaliero: differenze tra banche e conti

I massimali di prelievo vengono fissati autonomamente dalle banche, sulla base delle caratteristiche del conto e della tipologia di carta. Le differenze tra banca e banca sono talvolta marcate: alcune permettono prelievi elevati, altre si mantengono su cifre più contenute per ragioni di sicurezza.

Il limite mensile può variare da 2.000 a 10.000 euro per i clienti privati, con massimali più bassi per conti standard e più alti per prodotti premium. Le soglie giornaliere si attestano solitamente tra 250 e 1.500 euro, ma possono arrivare anche a 3.000 euro per alcune realtà. Importante notare che la somma totale delle operazioni effettuate nell’arco di 30 giorni costituisce il massimale mensile. Da considerare:

  • Prelievi su ATM "estranei" spesso sono soggetti a limiti inferiori rispetto a quelli praticati dagli sportelli della propria banca
  • Al superamento del plafond mensile o giornaliero la carta verrà bloccata per il prelievo, pur restando abilitata ai pagamenti
Esistono inoltre casi specifici in cui occorre superare temporaneamente i limiti: questa modifica è quasi sempre possibile previa richiesta personalizzata in filiale o tramite i canali digitali della banca.

Esempi pratici dai principali istituti italiani

Banca Limite giornaliero Limite mensile
BNL 2.000 € 7.750 €
Banca Sella 250 € -
Intesa Sanpaolo 1.500 € 5.000 €
Unicredit 500 € 2.500 €
ING 500 € 4.500 €
Revolut - 3.000 €
isybank 3.000 € 10.000 €
BPER 500 € 3.000 €

Ogni banca aggiorna periodicamente i massimali: è opportuno verificare le condizioni all’interno del foglio informativo del proprio conto o attraverso l’app ufficiale.

Modificare i limiti di prelievo: come fare e quando conviene

La flessibilità dei moderni servizi bancari consente di modificare i limiti associati alla propria carta, su base temporanea o permanente. L’aumento o la riduzione delle soglie giornaliere e mensili può essere gestito da:

  • App di home banking o sezione gestione carte
  • Contatto diretto con la filiale
  • Richiesta via email certificata o modulo bancario
È consigliato ricorrere a questa possibilità soprattutto in presenza di esigenze straordinarie e documentate, quali pagamenti importanti o trasferimenti di liquidità motivati. La banca valuta caso per caso, soprattutto in relazione alla normativa antiriciclaggio. Ridurre il massimale può essere utile invece per motivi di sicurezza personale, ad esempio in caso di smarrimento della carta.

Cosa succede superando i limiti: controlli, segnalazioni e rischi

Oltrepassare i limiti di prelievo imposti dal contratto comporta il blocco delle operazioni di ritiro contante tramite ATM fino al successivo periodo utile. Gli sportelli segnalano immediatamente la mancanza di disponibilità, e il cliente si vede rifiutare la transazione. Tuttavia, prelievi elevati come importi giornalieri sopra 1.000 euro o mensili sopra 5.000 euro, se considerati anomali o ripetuti, possono essere oggetto di valutazione da parte degli organi di controllo previsti dalla normativa antiriciclaggio, come l’UIF.

L’operazione rimane totalmente lecita se avviene nel rispetto del proprio contratto, ma operazioni ripetute o prive di una corretta giustificazione possono portare ad accertamenti approfonditi. Non si tratta di sanzioni automatiche, ma di verifiche per garantire la legalità dei flussi finanziari.