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Bando Giovani Attività Professionali Regione Lazio 2025-2026: chi può accedervi, requisiti, aiuti erogati, procedura domanda, date

di Marcello Tansini pubblicato il
Regione Lazio 2025-2026

Il bando Giovani Attività Professionali della Regione Lazio 2025-2026 offre opportunità per giovani talenti: dai requisiti di accesso ai contributi previsti alla modalità di domanda.

La Regione Lazio ha annunciato un'importante misura di sostegno per i giovani professionisti, destinando 5 milioni di euro per accompagnare l'evoluzione delle attività libero-professionali tramite contributi a fondo perduto. L'iniziativa, finanziata nell'ambito del PR FESR Lazio 2021-2027, si rivolge ai titolari di partita IVA under 40, con domicilio fiscale nella regione, iscritti a specifici ordini professionali. Questo strumento intende incentivare l'avvio, l'ampliamento e la modernizzazione degli studi professionali, mettendo l'accento su innovazione, digitalizzazione e rafforzamento delle competenze. La procedura è interamente digitalizzata e prevede tempistiche definite, favorendo trasparenza e accessibilità.

Obiettivi del bando e contesto di riferimento

La misura nasce nell'ambito dell'Obiettivo Strategico 1 del PR FESR Lazio 2021-2027, che promuove una crescita regionale più competitiva tramite innovazione e trasformazione digitale. Il principale scopo è rafforzare la sostenibilità e la competitività delle PMI, con un focus specifico sulle attività libero-professionali guidate da giovani. Il contesto nel quale questa iniziativa si inserisce è caratterizzato dall'urgenza di consolidare la presenza di nuovi professionisti, spesso penalizzati dalla volatilità del mercato e dalla difficoltà di accesso al credito.

In linea con l'Obiettivo Specifico 3 del programma europeo, il bando contribuisce alla creazione di valore aggiunto nel tessuto produttivo regionale, sostenendo sia progetti di nuova costituzione sia quelli che puntano a espandere, ristrutturare o ammodernare strutture esistenti.

Attraverso la Consulta dei Giovani Imprenditori e Professionisti viene promosso un dialogo tra istituzioni e nuove generazioni, incentivando politiche pubbliche aggiornate sulle reali esigenze del territorio. Viene posta enfasi sulla digitalizzazione, su processi gestionali avanzati e su servizi innovativi, per aumentare la competitività locale e prevenire la fuga di competenze fuori regione.

Chi può partecipare: requisiti e beneficiari

I destinatari della misura sono professionisti che si presentano in forma singola, titolari al 16 settembre 2025 di partita IVA attiva e con domicilio fiscale nel Lazio. Ulteriori condizioni riguardano l'età, inferiore ai 40 anni e l'iscrizione regolare a uno dei seguenti ordini professionali:

  • Architetti
  • Avvocati
  • Commercialisti ed esperti contabili
  • Consulenti del lavoro
  • Geologi
  • Geometri
  • Ingegneri
  • Notai
  • Periti industriali
Non sono previsti benefici per società tra professionisti, associazioni o studi associati. Gli interessati devono inoltre risultare fiscalmente e amministrativamente regolari, non essere sottoposti a misure di interdizione o esclusione dagli aiuti pubblici e non aver già compiuto quarant'anni alla data indicata. Tra gli elementi caratterizzanti emerge l'attenzione alle donne professioniste, cui viene riconosciuta una premialità in sede di valutazione.

È importante presentare la documentazione attestante i requisiti, la cui assenza può comportare l'esclusione dalla procedura. La selezione si concentra sul sostegno allo sviluppo individuale, non sono agevolate attività gestite in forma collettiva.

Contributi e spese ammissibili: quali aiuti si possono ottenere

Il bando mette a disposizione contributi a fondo perduto fino a un massimo di 20.000 euro per progetto, con una percentuale di copertura delle spese variabile tra il 40% e il 60%. La scelta di una percentuale inferiore permette di ottenere punteggio aggiuntivo in graduatoria.

Sono considerate ammissibili le seguenti categorie di spesa:

  • Investimenti materiali: acquisto di attrezzature, hardware, arredi per studio e eventuali veicoli dedicati.
  • Investimenti immateriali: licenze software, applicativi gestionali, tecnologie cloud (SaaS, IaaS, PaaS), brevetti e diritti d'autore.
  • Lavori sugli immobili: adeguamento strutturale, arredi, abbattimento di barriere architettoniche e miglioramento energetico della sede (entro il 20% delle spese materiali).
  • Servizi qualificati: formazione, aggiornamento, promozione e marketing, consulenze specialistiche, certificazioni.
  • Costi generali e personale: spese amministrative e di gestione, compensi per collaboratori e personale strettamente connessi all'intervento (riconosciute in via forfettaria fino al 20% delle altre spese ammissibili).
Per essere eleggibile, il progetto deve prevedere un investimento minimo di 10.000 euro, da completare in massimo nove mesi dalla concessione del contributo. Tabella esplicativa delle possibili combinazioni di spesa:

Spesa totale

Contributo al 40%

Contributo al 60%

12.000 €

4.800 €

7.200 €

20.000 €

8.000 €

12.000 €

40.000 €

16.000 €

20.000 € (massimo)

Restano escluse spese di natura ordinaria come affitti, utenze, leasing operativo, attrezzature usate e retribuzioni personali del titolare. Tutte le voci di costo dovranno essere dettagliate e documentate in fase di rendicontazione.

Procedura di domanda: modalità e tempistiche di presentazione

Le richieste di accesso all'iniziativa sono presentabili in modalità digitale tramite la piattaforma GeCoWEB Plus, a partire dalle ore 12:00 del 16 settembre 2025 fino alle ore 17:00 del 16 ottobre 2025. Il formulario online sarà disponibile in consultazione già dal 2 settembre.

Per la candidatura è necessario predisporre la seguente documentazione:

  • Domanda compilata online tramite la piattaforma
  • Piano d'investimento dettagliato (business plan), con indicazione delle spese previste
  • Copia dei preventivi, certificati di iscrizione all'ordine e documenti anagrafici
  • Eventuali attestazioni aggiuntive per le premialità
Le domande, una volta inviate, sono sottoposte ad acquisizione di protocollo elettronico. Non sono previsti invii via posta o altre modalità non digitali. Immediatamente dopo la chiusura del periodo di presentazione parte la fase istruttoria, che si conclude con la pubblicazione di una graduatoria.

La progettazione degli interventi deve essere accurata: occorre dettagliare le tipologie di spesa, fornire i giustificativi necessari e programmare la tempistica compatibile con i 9 mesi fissati dal bando per la realizzazione e la rendicontazione degli investimenti.

Criteri di valutazione, graduatoria e modalità di erogazione dei contributi

I progetti presentati verranno valutati in base a una griglia di criteri oggettivi e trasparenti. Tra i principali fattori che determinano il punteggio in graduatoria rientrano:

  • Livello di fatturato e solidità economica dell'attività
  • Età del professionista, con punteggio più alto ai più giovani
  • Percentuale di cofinanziamento richiesta (punteggio aggiuntivo per quote inferiori al 60%)
  • Data di avvio dell'attività (favoriti coloro con attività di recente avvio)
  • Premialità per il genere femminile
Le domande ammissibili vengono ordinate in senso decrescente di punteggio; il finanziamento viene assegnato fino ad esaurimento delle risorse disponibili. La Commissione di Valutazione verifica inoltre la coerenza tecnica ed economico-finanziaria dei progetti, privilegiando quelli con maggiore innovazione, sostenibilità e impiego di standard tecnologici avanzati.

L'erogazione dei contributi avviene in un'unica soluzione, previa verifica della rendicontazione delle spese effettivamente sostenute, in conformità alle disposizioni dell'avviso pubblico.

I beneficiari che ottengono il contributo sono tenuti a rispettare disposizioni in materia di rendicontazione e trasparenza:

  • Raccolta e conservazione della documentazione di spesa a giustificazione degli investimenti e dei servizi rendicontati
  • Rendicontazione dei costi sostenuti entro il termine di 9 mesi dalla data di concessione del contributo
  • Adozione delle modalità di comunicazione istituzionali: i beneficiari dovranno dare pubblicità all'aiuto ricevuto attraverso i loghi appropriati, secondo quanto previsto dal Regolamento (UE) n. 2021/1060
  • Rispetto di tutti gli obblighi previsti nel kit di applicazione e linee guida pubblicate dalla Regione Lazio
La mancata osservanza di tali prescrizioni può portare alla revoca del contributo già assegnato. Il rispetto dei criteri di trasparenza e comunicazione rappresenta un elemento essenziale della strategia europea e delle best practice in materia di finanziamenti pubblici.