La possibilità di usufruire dei bonus edilizi nel 2025 sarà limitato solo alle prime case: ne saranno escluse le seconde ma anche le terze case. Le modifiche annunciate
Come cambiano i bonus edilizi e per le ristrutturazioni sulle seconde case nel 2025? Nel corso della recente assemblea di Confindustria, la premier Giorgia Meloni ha chiaramente annunciato una riforma dei bonus edilizi.
Le modifiche alle detrazioni vigenti erano state, in realtà, già annunciate per recuperare le risorse utili da impiegare per la definizione di specifiche misure per la prossima Manovra Finanziaria 2025.Vediamo di seguito cosa cambia nel dettaglio per le seconde case.
Le agevolazioni per ottenere immobili meno inquinanti potrebbero, dunque, valere solo per la prima casa e si tratta di una importante stretta, considerando che ora si può usufruire dei bonus edilizi su qualsiasi immobile di tipo abitativo.
La limitazione di applicazione delle detrazioni fiscali agli interventi edilizi solo sulle seconde case potrebbe rientrare nella revisione generale dei bonus.
Il governo si prepara, infatti, a rivedere del tutto gli incentivi edilizi ora vigenti. La maggior parte dei bonus attuali sarà, infatti, cancellata.
Non ci saranno più il prossimo anno il sismabonus, il bonus giardini, ma anche il bonus persiane, tende da sole, l'ecobonus come oggi formulato con le due aliquote al 50% e al 65%.
Resteranno, invece, il bonus ristrutturazioni (e il collegato bonus mobili) nonchè il superbonus, pur se rivisti e con percentuali ridotte. Per il bonus ristrutturazioni la detrazione scende dal 50% al 36% nel 2025 e per il superbonus la percentuale si riduce ancora il prossimo anno passando dal 70% al 65%. Per l’ecobonus si pensa, invece, di definire un’unica percentuale, al 65%, e solo per specifici lavori.
L’obiettivo è rimodulare il meccanismo delle detrazioni per i lavori di efficientamento energetico ma solo in relazione alle prime case e per permettere anche a chi non ha potuto sfruttare a pieno il superbonus di usufruire di agevolazioni.
Le agevolazioni interesseranno interventi specifici, come cappotti termici, riscaldamento a pavimento, pompe di calore o doppi infissi, che garantiscono un maggior risparmio energetico.
Inoltre, al vaglio del governo ci sarebbe anche la possibilità di garantire ai meno abbienti che non possono usufruire del credito d’imposta il beneficio sotto forma di sovvenzione.