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Bonus ristrutturazione casa si può usare 2 volte? Importi, lavori, limiti e chiarimenti spiegati in circolare AdE n. 2024

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bonus ristrutturazione casa

Secondo quanto specificato dall'Agenzia delle entrate, è possibile beneficiare nuovamente della detrazione del 50%, fino a un massimo di spesa di 96.000 euro.

Quante volte si può utilizzare il bonus ristrutturazione casa? Noto anche come bonus ristrutturazioni, è un regime agevolativo che permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50% per determinati interventi di riqualificazione abitativa, con un massimo di spesa ammissibile pari a 96.000 euro.

Questa detrazione è suddivisa in dieci rate annuali di pari importo e può essere richiesta sia per lavori effettuati sulle singole unità immobiliari che per interventi sulle parti comuni di edifici residenziali. In caso di esaurimento del plafond di detrazione disponibile, è possibile beneficiare nuovamente del bonus? L'Agenzia delle entrate ha recentemente fornito chiarimenti in merito a seguito di una richiesta da parte di un contribuente. Di seguito riportiamo la domanda e la risposta fornita dall'Agenzia:

  • Chiarimenti delle Entrate sull'uso del bonus ristrutturazione casa per 2 volte
  • Lavori e importi del bonus ristrutturazione casa

Chiarimenti delle Entrate sull'uso del bonus ristrutturazione casa per 2 volte

Il contribuente ha dichiarato di aver eseguito lavori di ristrutturazione avviati nel 2022 e conclusi nel 2023, ottenendo l'approvazione della Cila (Comunicazione di inizio lavori edilizi) al Comune per entrambi i periodi e utilizzando un totale di 96.000 euro distribuiti tra i due anni. Poi, nel 2023, ha effettuato altri interventi di manutenzione straordinaria per un importo di 12.000 euro. La sua domanda è sulla possibilità di beneficiare della detrazione del 50% anche per questi nuovi interventi, considerando che si tratta di lavori autonomi rispetto alla Cila precedentemente registrata, la quale ha raggiunto il limite massimo di 96.000 euro in due anni.

L'Agenzia delle entrate ha risposto in maniera affermativa, specificando tuttavia che ciò è possibile solo se "i nuovi interventi possono essere considerati autonomamente detraibili". Ma cosa si intende esattamente? L'ente stesso ha fornito chiarimenti in merito.

Nel dettaglio, l'Agenzia delle entrate ha precisato nei suoi documenti di prassi che "quando gli interventi eseguiti in ciascun anno rappresentano una prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti sulla stessa unità immobiliare, il limite massimo delle spese detraibili deve includere anche le spese sostenute negli anni precedenti".

Va segnalata un'eccezione riguardante il caso in esame: questa regola non si applica agli interventi autonomi, ovvero quelli che non costituiscono semplicemente una continuazione dei lavori già realizzati. Per essere considerati autonomamente detraibili rispetto a quelli eseguiti in anni precedenti sulla stessa unità immobiliare, i nuovi interventi devono essere anche certificati autonomamente attraverso la documentazione richiesta dalla normativa edilizia in vigore, oppure devono trattarsi di lavori per i quali non è richiesta alcuna autorizzazione, documentati tramite autocertificazione.

Lavori e importi del bonus ristrutturazione casa

Secondo quanto specificato dall'Agenzia delle entrate, è possibile beneficiare nuovamente della detrazione del 50%, fino a un massimo di spesa di 96.000 euro, per alcune categorie di interventi di ristrutturazione effettuati all'interno della propria abitazione o nei condomini. Affinché sia consentita tale fruizione, è necessario che tali interventi siano considerati "autonomi" rispetto a quelli già precedentemente eseguiti.

Gli interventi contemplati dal bonus casa o bonus ristrutturazioni includono lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativi, nonché ristrutturazioni edilizie riguardanti singole unità immobiliari o parti comuni di edifici residenziali. Per queste ultime, è ammessa anche la manutenzione ordinaria.

Sono inclusi interventi per il ripristino di immobili danneggiati da eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza. Nel bonus casa rientrano anche lavori volti alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche di proprietà comune, e interventi per l'eliminazione di barriere architettoniche o finalizzati a prevenire atti illeciti da parte di terzi.

Tra le tipologie di interventi ammissibili per il bonus si annoverano anche quelli relativi alla cablatura degli edifici, alla riduzione dell'inquinamento acustico, al miglioramento dell'efficienza energetica e all'adozione di misure antisismiche. Infine, sono compresi interventi di bonifica dall'amianto e opere volte a prevenire infortuni domestici.

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