L'incremento previsto degli affitti per il 2024 sta per diventare una certezza. Inevitabile capire se sia conveniente rimanere in affitto o considerare l'acquisto di una casa.
Si comincia a discutere degli aumenti degli affitti per il 2024 poiché il costo stabilito nei contratti di locazione immobiliare è influenzato da una serie di fattori, tra cui uno degli elementi più significativi è l'inflazione. In base alle prime stime ottenute dai dati dell'Istat, si prevede che l'inflazione all'inizio del 2024 si attesterà intorno al 5,4%, rispetto all'ipotesi precedente del 5,6% formulata in un periodo precedente. Nel caso in cui questa previsione si concretizzasse, è possibile fare una stima preliminare dell'incremento potenziale del canone di locazione su base mensile. Approfondiamo in questo articolo:
Sulla base delle stime iniziali, con un'ipotetica inflazione del 5,4% nel 2024 - purché sia specificato nel contratto di locazione che l'incremento sarà soggetto alla rivalutazione Istat -, è possibile anticipare i seguenti aumenti potenziali nei canoni di locazione:
Il settore degli affitti in Italia sta attraversando una fase di tensione, influenzato da molteplici fattori tra cui l'aumento dei canoni di locazione, la carenza di offerta e le regolamentazioni governative relative agli affitti a breve termine.
Queste tensioni si sono concentrate principalmente nelle maggiori città italiane, dove il mercato immobiliare sta vivendo un periodo contraddittorio caratterizzato da un aumento dei prezzi al metro quadro e una diminuzione delle transazioni di acquisto di immobili. Questa situazione è stata complicata dai tassi di interesse elevati che rendono difficile l'accesso ai mutui, oltre al fatto che gli affitti stanno diventando sempre più costosi a causa della scarsità di abitazioni disponibili in affitto. Nel frattempo, molti proprietari scelgono di lasciare i loro appartamenti vuoti per proteggersi dalla possibilità di inquilini morosi.
Secondo la responsabile dell'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel primo semestre del 2023 i canoni di locazione in Italia sono aumentati in media del 3,4% per i monolocali, del 3% per i bilocali e del 3,2% per i trilocali a livello nazionale. Questo incremento segue una tendenza di crescita iniziata nel 2015, con l'eccezione del 2020, quando l'offerta è aumentata e la domanda è diminuita a causa della pandemia.
Negli ultimi anni, l'espansione degli affitti brevi ha influito notevolmente su questo settore, sottraendo immobili al mercato residenziale, soprattutto nelle città ad alta attrattività turistica. Inoltre, una parte dell'offerta non è disponibile sul mercato residenziale poiché è stata affittata con contratti a canone libero o concordato dopo essere stata liberata durante la pandemia, con un focus sul mercato turistico.
Tecnocasa prevede un aumento dei canoni di locazione nel 2024, con una crescita prevista compresa tra il 3% e il 5%. Ma un aumento dei canoni potrebbe rendere gli affitti meno sostenibili per i potenziali inquilini, aumentando il rischio di inquilini morosi a lungo termine. Questa è una delle preoccupazioni dei proprietari, che spesso preferiscono lasciare l'immobile vuoto piuttosto che affrontare tale rischio.