L'assegno di inclusione nel 2025 rappresenta un sostegno economico fondamentale per le categorie di persone considerate non occupabili. Questo sussidio, che ha sostituito definitivamente il reddito di cittadinanza, offre un supporto concreto a chi si trova in condizioni di fragilità economica e sociale. Ma quali sono effettivamente gli importi previsti e come vengono calcolati nei diversi casi? Analizziamo nel dettaglio i criteri di calcolo e forniamo esempi pratici per comprendere meglio questa misura di sostegno.
Chi può richiedere l'assegno di inclusione nel 2025
L'assegno di inclusione è destinato esclusivamente alle categorie definite come non occupabili. Rientrano in questa classificazione:
- Persone con disabilità
- Soggetti in condizione di fragilità
- Nuclei familiari con minori
- Persone con età superiore ai 60 anni
- Individui con invalidità certificata
È importante sottolineare che i cittadini considerati
occupabili, ovvero quelli con età compresa tra 18 e 59 anni che non rientrano nelle categorie sopra elencate, non possono accedere a questo sussidio.
Importo base dell'assegno di inclusione nel 2025
Il contributo economico dell'assegno di inclusione nel 2025 prevede un importo massimo di 6.000 euro annui, corrispondenti a 500 euro mensili. A questa somma si aggiunge un ulteriore contributo per l'affitto destinato a chi vive in abitazioni in locazione con regolare contratto registrato. Tale integrazione ammonta a 3.360 euro annui, equivalenti a 280 euro mensili.
Nel caso specifico di nuclei familiari composti esclusivamente da persone di età pari o superiore a 67 anni o da soggetti con disabilità grave, l'importo mensile può raggiungere i 630 euro (7.560 euro annui), con un'ulteriore maggiorazione di 150 euro mensili (1.800 euro annui) come contributo per l'affitto.
La durata del sostegno economico è fissata per un massimo di 18 mesi consecutivi, con possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi dopo una sospensione obbligatoria di un mese. Al termine del periodo di fruizione, sarà necessario attendere un mese prima di presentare una nuova domanda.
Come si calcola l'importo dell'assegno di inclusione
Il calcolo dell'importo effettivo dell'assegno di inclusione nel 2025 si basa su diversi fattori, tra cui:
- La composizione del nucleo familiare
- La presenza di persone over 60 o con disabilità
- Il reddito familiare complessivo
- La scala di equivalenza applicabile
La
scala di equivalenza è un parametro che tiene conto della composizione del nucleo familiare e attribuisce un valore maggiore in presenza di minorenni, persone con disabilità o anziani. Questo valore viene utilizzato nel calcolo dell'importo finale del sussidio.
La formula di calcolo è la seguente:
(Importo base annuo × Parametro scala di equivalenza) - (Reddito familiare/12)
Valori della scala di equivalenza
I valori della scala di equivalenza variano in base alla composizione del nucleo familiare:
- 1 = per un singolo componente adulto
- +0,4 = per ogni ulteriore componente maggiorenne
- +0,2 = per ogni componente minorenne, fino a un massimo di 2,1
- +0,15 = per ogni componente con disabilità media
- +0,25 = per ogni componente con disabilità grave
- +0,4 = per ogni componente non autosufficiente
- +0,1 = per ogni componente di età pari o superiore a 67 anni
Esempi pratici di calcolo dell'assegno di inclusione nel 2025
Per comprendere meglio come funziona il calcolo dell'importo, analizziamo alcuni esempi concreti.
Esempio 1: Famiglia con componente over 60
Consideriamo una famiglia composta da due adulti, di cui uno di età superiore ai 60 anni, con un reddito familiare di 1.500 euro annui.
Dati:
- Importo base: 6.000 euro
- Scala di equivalenza: 1,4 (1 per il primo componente + 0,4 per il secondo)
- Reddito familiare: 1.500 euro
Calcolo: (6.000 euro × 1,4) - (1.500/12) = 8.400 - 125 = 8.275 euro annui
L'importo mensile sarà quindi di circa 690 euro.
Esempio 2: Famiglia con figli minori
Prendiamo in esame una famiglia con due adulti e due figli minori, di cui uno di età inferiore a 3 anni, con un reddito familiare di 2.000 euro annui.
Dati:
- Importo base: 6.000 euro
- Scala di equivalenza: 1,7 (1 per il primo componente + 0,4 per il secondo adulto + 0,2 per ogni minore)
- Reddito familiare: 2.000 euro
Calcolo: (6.000 euro × 1,7) - (2.000/12) = 10.200 - 166,67 = 10.033,33 euro annui
L'importo mensile sarà quindi di circa 836 euro.
Esempio 3: Persona singola con disabilità grave
Consideriamo ora il caso di una persona singola con disabilità grave e un reddito annuo di 1.000 euro.
Dati:
- Importo base: 6.000 euro
- Scala di equivalenza: 1,25 (1 per il componente + 0,25 per disabilità grave)
- Reddito familiare: 1.000 euro
Calcolo: (6.000 euro × 1,25) - (1.000/12) = 7.500 - 83,33 = 7.416,67 euro annui
L'importo mensile sarà quindi di circa 618 euro, a cui si aggiungerà l'eventuale contributo per l'affitto.
Limiti e condizioni per l'accesso all'assegno di inclusione
Per accedere all'assegno di inclusione nel 2025, è necessario rispettare determinati requisiti economici e patrimoniali:
- ISEE non superiore a 9.360 euro
- Reddito familiare inferiore a una soglia definita annualmente
- Patrimonio immobiliare non superiore a 30.000 euro (esclusa la prima casa)
- Patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per un singolo componente (incrementato in base alla composizione del nucleo)
- Non possedere autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc immatricolati nei 36 mesi precedenti la richiesta
- Non possedere navi o imbarcazioni da diporto
Inoltre, per mantenere il diritto all'assegno di inclusione, i beneficiari dovranno sottoscrivere un
Patto di attivazione digitale e aderire a un
percorso personalizzato di inclusione sociale e/o lavorativa.
Come presentare domanda per l'assegno di inclusione nel 2025
La domanda per l'assegno di inclusione può essere presentata attraverso diversi canali:
- Online sul sito dell'INPS, accedendo all'area riservata mediante SPID, CIE o CNS
- Presso i patronati
- Presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF)
Dopo la presentazione della domanda, il richiedente dovrà recarsi presso i servizi sociali del proprio comune per la firma del
Patto di Attivazione Digitale (PAD). Successivamente, entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD, il nucleo familiare sarà convocato dai servizi sociali per una valutazione multidimensionale dei bisogni.
A seguito di questa valutazione, verrà definito un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa che prevede, per i componenti del nucleo familiare, la partecipazione a progetti utili alla collettività, a percorsi formativi o di riqualificazione professionale.
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