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Contratto CCNl dirigenti bancari 2024-2025 rinnovato ufficialmente. Le novità per stipendi, arretrati, malattia, maternità

di Marianna Quatraro pubblicato il
Contratto CCNl dirigenti bancari rinnova

Previsto un aumento retributivo fino a 20mila euro e novità anche per malattia e maternità: ecco le modifiche del Contratto CCNl dirigenti bancari rinnovato

Il rinnovo del contratto collettivo nazionale per i dirigenti bancari rappresenta un passaggio rilevante nel panorama normativo e del lavoro in Italia. La recente firma tra ABI e le principali sigle sindacali ha introdotto modifiche di rilievo per una platea di oltre 6.000 dirigenti, ridefinendo numerosi aspetti economici, gestionali e di tutela.

Le principali novità del rinnovo: aumento dello stipendio minimo e durata dell'accordo

Tra le modifiche più significative introdotte dalla nuova intesa spicca l’aumento del trattamento economico minimo. Dal primo agosto, la retribuzione base per i dirigenti bancari passa da 65.000 a 80.000 euro annui, con ulteriore innalzamento a 85.000 euro dal primo gennaio 2026, distribuiti su tredici mensilità. Questa misura traduce in un incremento complessivo del 31%, suddiviso in due tranche: una iniziale da 15.000 euro e una successiva da 5.000 euro, colmando un vuoto che durava da anni nel riconoscimento economico di questa fascia professionale.

  • Durata dell’accordo: il contratto avrà validità fino al 31 luglio 2028, garantendo stabilità normativa per quattro anni.
  • Periodo di prova: le nuove assunzioni prevedono un periodo di prova non superiore a sei mesi.
  • Uniformità delle tutele: si è perseguito l’obiettivo di allineare le protezioni riconosciute ai dirigenti a quelle riservate a quadri e impiegati, rafforzando coesione e trasparenza.
  • Valorizzazione del ruolo manageriale: l’adeguamento retributivo prende atto della crescente complessità gestionale e delle maggiori responsabilità cui queste figure sono sottoposte nel contesto attuale.

Incrementi salariali: come cambia la retribuzione dei dirigenti bancari

L’adeguamento delle soglie retributive rappresenta una svolta significativa. Oltre all’aumento minimo garantito, le nuove disposizioni prevedono una distribuzione degli incrementi su due fasi temporali distinte:
  • Prima tranche dal 1° agosto: incremento di 15.000 euro, che porta lo stipendio minimo lordo annuale a 80.000 euro.
  • Seconda tranche dal 1° gennaio 2026: ulteriore contributo di 5.000 euro, attestando la retribuzione minima a 85.000 euro.
Questa strategia risponde anche all’esigenza di valorizzare la crescente complessità del ruolo dirigenziale, spesso chiamato a gestire livelli elevati di stress e responsabilità. L’aggiornamento del contratto considera inoltre la necessità di mantenere la competitività del settore bancario rispetto agli standard europei. Il meccanismo della suddivisione in tranche consente alle banche di programmare i flussi di cassa senza penalizzare lavoratrici e lavoratori in attesa dell’adeguamento salariale completo. Le parti hanno concordato anche formule più precise per il calcolo del compenso orario in caso di lavoro straordinario, variando il divisore e garantendo maggiore equità retributiva.
Periodo Stipendio Minimo Lordo Annuale
Fino al 31 luglio 2025 65.000 euro
Dal 1° agosto 2025 80.000 euro
Dal 1° gennaio 2026 85.000 euro

Nuove tutele per malattia, maternità e conciliazione vita-lavoro

Oltre agli aspetti economici, il nuovo assetto contrattuale interviene fortemente sulle misure di protezione sociale. In particolare, emerge un rafforzamento delle garanzie in materia di salute e conciliazione tra vita privata e professionale:

  • Prolungamento del periodo di comporto: In caso di disabilità riconosciuta, il diritto al mantenimento del posto di lavoro durante la malattia viene esteso del 50% rispetto al precedente periodo massimo.
  • Aspettativa non retribuita: Per gravi patologie oncologiche o patologie simili, l’assenza dal lavoro senza retribuzione arriva a 24 mesi, assicurando una copertura temporale particolarmente ampia.
  • Trattamento economico durante la gravidanza a rischio: È confermato il pieno riconoscimento della retribuzione per gestazioni che comportino situazioni di rischio, garantendo la sicurezza reddituale anche in condizioni delicate.
  • Allineamento delle tutele: Le nuove tutele replicano e spesso potenziano misure già attive per altri livelli contrattuali, garantendo omogeneità su tutto il sistema bancario.

Formazione continua e valorizzazione delle competenze

L’accordo punta con decisione sull’aggiornamento permanente delle competenze. Il settore bancario, attraversato da digitalizzazione e fusioni, impone ai dirigenti una formazione costante. Attraverso l’incentivazione all’uso dei fondi interprofessionali di Fondir, vengono messi a disposizione finanziamenti mirati:
  • Accesso facilitato ai corsi finanziati: Priorità alla formazione su digitalizzazione, sostenibilità gestionale, gestione delle fusioni e sviluppo delle competenze trasversali.
  • Monitoraggio dei bisogni formativi: L’accordo prevede sistemi di verifica periodica, così da aggiornare l’offerta in base ai cambiamenti del contesto lavorativo e normativo.

Arretrati contrattuali ed effetti sui dipendenti part-time

L’introduzione delle nuove soglie stipendiali comporta il riconoscimento di arretrati per il periodo intercorso dalla scadenza del precedente accordo all’entrata in vigore di quello attuale. Gli arretrati dovranno essere calcolati sulla base delle nuove retribuzioni e delle decorrenze fissate dal contratto.

Per i lavoratori part-time, il rinnovato assetto prevede:

  • Riduzione dell’orario settimanale riconosciuta economicamente: Dal 1° gennaio 2026 l’adeguamento non si traduce più in permessi ma in un effettivo aumento della paga oraria, valorizzando il lavoro svolto su base proporzionale, secondo le nuove formule di calcolo definite nell'accordo.
  • Durante il periodo transitorio: Sono stati riconosciuti permessi retribuiti a compensazione della mancata riduzione oraria, garantendo equilibrio e trasparenza nel trattamento dei diversi rapporti di lavoro.

 

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