Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Carta docenti 2026 arriverà a Febbraio, ma importo non è deciso: le nuove dichiarazioni del Ministro Valditara

di Marianna Quatraro pubblicato il
Carta docenti 2026 Febbraio importo non

Si prepara ad arrivare a febbraio la Carta Docenti 2026 ma è ancora incerto l'importo che sarà corrisposto: si punta a mantenere il valore di 500 euro

La Carta Docenti si prepara ad arrivare nel 2026 in un clima di incertezza, soprattutto relativamente all'effettivo valore che sarà assegnato. L’attesa per la definizione dell’importo tiene, infatti, in sospeso migliaia di docenti in tutta Italia: la cifra da destinare a ciascun beneficiario, infatti, non è ancora stata confermata, alimentando il dibattito sia tra sindacati sia nel confronto politico.

Le novità di quest'anno non si limitano però agli importi; tra ampliamento della platea, nuove tipologie di spesa ammesse e piattaforme digitali da aggiornare, ci si trova davanti a uno scenario che richiede aggiornamento costante. 

Quando arriverà la Carta Docenti 2026: ritardi, tempistiche e cause dello slittamento a febbraio

Il posticipo della Carta Docenti all’inizio del 2026 costituisce una delle principali novità di quest’anno. La disponibilità dei fondi, tradizionalmente prevista tra settembre e ottobre, è stata spostata: secondo le ultime disposizioni, la carta sarà utilizzabile soltanto a partire dal mese di febbraio.

Questo slittamento è legato a un aggiornamento strutturale del meccanismo di assegnazione. La platea definitiva dei beneficiari, ampliata con l’ingresso di nuove categorie di docenti e personale educativo, ha imposto di attendere la chiusura delle graduatorie e di ridefinire la ripartizione delle risorse.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, emanerà un decreto interministeriale (entro il 30 gennaio) per fissare modalità, criteri di attribuzione e importo della carta. Solo alla fine di questo procedimento amministrativo sarà possibile sbloccare effettivamente i voucher digitali nel “borsellino elettronico” di ogni docente.

Ulteriori ritardi operativi sono stati generati dal necessario aggiornamento della piattaforma online e dall’ampliamento dei controlli amministrativi per le nuove tipologie di spesa. Il risultato è che, nel 2026, chi ha diritto al beneficio potrà iniziare a utilizzarlo con alcuni mesi di posticipo rispetto al passato, con particolare disagio per chi è in servizio solo fino al 30 giugno, che rischia di avere una finestra temporale molto limitata per usufruire della misura.

Il nodo dell'importo: 500 euro confermati o bonus ridotto?

Il valore della Carta Docenti per il 2026 rappresenta il fulcro delle preoccupazioni attuali. Negli anni precedenti l'importo era fissato a 500 euro, ma la nuova normativa prevede che la cifra venga determinata annualmente in relazione al numero dei beneficiari e alle risorse effettivamente disponibili.

La recente estensione del beneficio ai precari con incarico fino al 30 giugno e al personale educativo comporta un incremento potenziale di circa 190.000 nuovi destinatari. A fronte di uno stanziamento complessivo di circa 400 milioni di euro, le proiezioni degli osservatori sindacali e ministeriali lasciano ipotizzare un risultato inferiore rispetto agli anni passati, oscillante tra 400 e 450 euro.

Secondo la relazione tecnica della Manovra Finanziaria e le analisi di associazioni come Anief e Gilda, la priorità sembra essere garantire l’estensione della misura a una platea più ampia, anche a costo di rivedere la soglia individuale.

La cifra massima rimane 500 euro, ma non vi è certezza che sia attribuita integralmente, soprattutto in assenza di fondi aggiuntivi o emendamenti in fase di conversione della legge di bilancio. Le sigle sindacali hanno richiesto un ulteriore finanziamento di almeno 100 milioni di euro per mantenere l’importo storico, ma la risposta definitiva arriverà solo con l’adozione del decreto ministeriale previsto per gennaio/febbraio.

La situazione genera attese e incertezza presso il personale scolastico. 

Le dichiarazioni del Ministro Valditara: prospettive e impegni per la conferma dei 500 euro

Il titolare del Ministero dell’Istruzione è intervenuto a più riprese per chiarire l’orientamento dell’amministrazione in merito alla misura. Il Ministro Valditara ha sottolineato la volontà di confermare la dotazione storica della card per l’anno scolastico 2025/2026, mantenendo centrale l’impegno a garantire un beneficio adeguato per ogni docente.

Durante diverse audizioni e comunicati, sono state ribadite due priorità:

  • L’inclusione delle nuove categorie di beneficiari, come i supplenti al 30 giugno e il personale educativo, in un’ottica di parità di trattamento e valorizzazione diffusa del corpo docente;
  • La ricerca di risorse aggiuntive, anche tramite eventuali emendamenti parlamentari, per sostenere la misura nei suoi importi massimi e favorire la formazione continua.
In più occasioni, sono state evidenziate le difficoltà collegate alla quadratura di bilancio, ma si è confermata l’intenzione politica di tutelare la cifra di riferimento.

Il quadro definitivo dipenderà tuttavia dalle risorse allocate nella legge di bilancio e dall’esito del decreto interministeriale in via di predisposizione. 

Chi avrà diritto alla Carta Docenti 2026: ampliamento della platea dei beneficiari e criteri di assegnazione

I beneficiari della Carta dei Docenti 2026 includono (ossia gli insegnanti di ruolo e supplenti annuali al 31 agosto) si aggiungono:

  • i docenti con contratto di supplenza fino al 30 giugno, ovvero fino al termine delle attività didattiche;
  • il personale educativo degli educandati e dei convitti statali.
Il nuovo sistema di attribuzione richiede la definizione puntuale dei beneficiari, che avverrà tramite un’apposita ricognizione operata dal Ministero dopo la chiusura dell’anagrafe nazionale dei supplenti annuali. Solo al termine di questa fase sarà possibile determinare l’importo finale pro-capite e assegnare i voucher digitali sul "borsellino elettronico" dei docenti.

I criteri di concessione e utilizzo sono stabiliti annualmente dal decreto interministeriale previsto dal quadro normativo rinnovato che interessa la scuola pubblica, nel rispetto dei limiti di spesa e dell’introduzione progressiva delle nuove modalità di gestione della misura. Questa estensione è un passo verso una maggiore equità e riconoscimento del lavoro svolto anche da chi è presente a scuola solo per parte dell’anno, ma comporta una complessità aggiuntiva nella gestione amministrativa e nel calcolo delle risorse pro-capite.

Nuove regole di utilizzo: hardware, trasporti, rendicontazione e limiti operativi

L’evoluzione normativa introduce novità sostanziali rispetto alle spese ammissibili e alle regole di tracciabilità. A partire dall’anno accademico 2025/2026, sarà possibile:

  • Acquistare hardware e software solo una volta ogni quattro anni a partire dalla prima erogazione;
  • Usare il bonus anche per servizi di trasporto (biglietti aerei, ferroviari, abbonamenti a trasporti pubblici), purché collegati a iniziative di formazione e aggiornamento professionale;
  • Effettuare acquisti esclusivamente tramite i voucher digitali emessi dalla piattaforma SOGEI, sul modello delle precedenti annualità.
Sono stati introdotti nuovi vincoli per la rendicontazione dei fondi spesi: la richiesta di riconoscimento del credito dovrà essere presentata entro 90 giorni dall’approvazione dei buoni o delle fatture elettroniche. Gli acquisti di computer e tablet restano validi solo nel caso sia rispettata la cadenza quadriennale, mentre la nuova apertura ai trasporti sarà limitata alle sole situazioni riconducibili all’attività professionale, con procedure di verifica potenziate.