La Carta Docenti si prepara a cambiare, tra ampliamento della platea e nuove finalità, il valore effettivo del bonus assegnato agli insegnanti il prossimo anno si presenta meno certo rispetto alle passate edizioni. L'importo di 500 euro a docente potrebbe essere, infatti, rivisto a causa dell’aumento del numero di beneficiari, delle risorse disponibili e ealle strategie ministeriali per la valorizzazione della formazione professionale degli insegnanti. Le recenti dichiarazioni istituzionali e le novità normative affrontano il delicato compromesso fra equità, sostenibilità finanziaria e aggiornamento continuo delle competenze.
Estensione della platea dei beneficiari: chi avrà diritto alla Carta Docenti nel 2026?
La Carta Docenti, riservata dal 2015 principalmente agli insegnanti di ruolo, già dallo scorso anno ha visto l’apertura ai supplenti annuali con contratto al 31 agosto. Ma la vera novità per il 2026 consiste nell’ulteriore allargamento della platea: la misura viene estesa anche a
- docenti con contratto di supplenza fino al 30 giugno, ossia fino a termine delle attività didattiche
- personale educativo degli educandati e dei convitti statali
Questa scelta recepisce sia le sentenze della Corte di Giustizia Europea, sia le numerose richieste dei sindacati e delle associazioni di categoria. Le stime attuali parlano di circa 180-200 mila nuovi beneficiari che si aggiungono ai docenti già di ruolo e ai supplenti annuali. Tuttavia, la normativa lascia ancora fuori dalla misura chi lavora con
incarichi di supplenza breve o saltuaria.
Come sarà determinato l'importo della Carta Docenti 2026: fra decreti ministeriali e risorse disponibili
Probabilmente per il prossimo anno, l'importo della Carta Docenti non sarà più fisso a 500 euro ma sarà infatti definito annualmente con decreto interministeriale, in base al numero effettivo dei beneficiari e alle disponibilità finanziarie. Il notevole incremento dei beneficiari porta, rispetto agli anni precedenti, ad una possibile diminuzione del bonus individuale, proprio per garantire la copertura a tutti gli aventi diritto.
| Anno |
Importo stimato (euro) |
Beneficiari coinvolti |
| 2024/2025 |
500 |
Docenti ruolo/supplenti annuali |
| 2025/2026 (previsto) |
400-450 |
Ruolo + supplenti annuali + 30 giugno + personale educativo |
La determinazione dell'importo sarà, quindi, frutto di un bilanciamento tra la volontà politica (eventuali integrazioni di fondi in legge di bilancio o tramite emendamenti, come richiesto da alcune sigle sindacali) e la reale capienza del capitolo di spesa. Di conseguenza, fino all’adozione del decreto interministeriale di gennaio/febbraio, resta un margine di incertezza che solo la comunicazione ufficiale potrà sciogliere.
400 o 500 euro? Previsioni, dati ufficiali e scenari possibili
Le prime conferme ministeriali e fonti sindacali convergono su una stima prudente dell’importo tra 400 e 450 euro a docente per l’annualità 2026. La previsione si fonda su diverse evidenze:
- Stime del Ministero dell’Istruzione e del Merito che, nelle dichiarazioni più recenti, indicano come priorità la copertura universale piuttosto che l’importo massimo individuale
- Valutazioni dei dirigenti sindacali (ad esempio, dichiarazione Castellana/Gilda) che parlano di una riduzione “probabilmente del 20%” rispetto alle annualità precedenti
- Conferme indirette da comunicazioni interne e interviste parlamentari secondo cui “l’importo sarà determinato sulla base delle risorse e del numero effettivo dei docenti aventi diritto” e non può essere fissato ex ante
Solo in presenza di un aumento delle risorse, mediante appositi emendamenti in legge di bilancio (uno dei quali per ulteriori 100 milioni è già stato richiesto da Anief), si potrebbe ipotizzare un ritorno o una vicinanza ai 500 euro. Al momento,
resta più probabile uno scenario con importo oscillante tra 400 e 450 euro, sbloccato solo dopo l’ufficializzazione tramite il decreto del MiM-MEF previsto entro fine gennaio.
Nuove regole di utilizzo: hardware, trasporti e controlli sulle spese ammesse
Le novità più significative sul fronte dell’utilizzo della Carta Docente sono contenute nel nuovo assetto normativo:
- Acquisti di hardware e software (PC, tablet, notebook): consento solo una volta ogni quattro anni (dalla prima erogazione nel 2025/26, poi cadenza quadriennale), per prevenire un uso improprio e garantire investimenti duraturi nella didattica digitale
- Apertura alle spese per servizi di trasporto e viaggi, compresi biglietti aerei, ferroviari e abbonamenti ai trasporti pubblici; tuttavia, la validità sarà riconosciuta solo per spostamenti collegati a iniziative formative o aggiornamento professionale
Rilevante,
l’introduzione di controlli più rigorosi sulle modalità di rendicontazione: tutti i fornitori dovranno caricare la fattura entro 90 giorni dalla validazione dei buoni, pena la decadenza dal rimborso. Il Ministero si riserva la possibilità di controllare a campione l’effettiva pertinenza dei pagamenti e i docenti dovranno caricare le ricevute e la documentazione sulla piattaforma online. L’obiettivo è duplice:
rafforzare l’affidabilità del sistema e valorizzare la reale dimensione formativa delle spese, nel rispetto della normativa vigente e della mission della Carta.
Tempistiche, piattaforma e attivazione: cosa aspettarsi a inizio 2026
La piattaforma digitale ufficiale dedicata alla Carta Docenti, nella sua versione aggiornata, sarà riaperta a gennaio 2026. Questo posticipo rispetto alle abitudini precedenti (attivazione a settembre-ottobre) deriva dalla necessità di attendere la certificazione della platea definitiva, in particolare dopo la chiusura dell’anagrafe dei supplenti al 30 giugno.
Nel dettaglio:
- I voucher digitali spendibili saranno materialmente disponibili tra gennaio e febbraio, dopo l’emanazione del decreto MiM-MEF che stabilirà la cifra attribuita per l’annualità
- I residui degli anni precedenti potranno essere utilizzati senza vincoli fino alla scadenza prevista (31 agosto 2026), mentre la parte relativa al nuovo anno verrà visualizzata nel borsellino elettronico solo successivamente all’assegnazione automatica
- L’accesso alla piattaforma continua a essere garantito tramite SPID o CIE, in continuità con le prassi consolidate e nel rispetto dei criteri di sicurezza rafforzati.