X Money un ecosistema dove le persone possono chattare, condividere contenuti, acquistare prodotti e inviare denaro senza mai uscire dall'app.
Dopo aver trasformato Twitter in X, Elon Musk punta a cambiare anche il mondo dei pagamenti digitali. Lo fa con X Money, portafoglio elettronico integrato nell'app X che coniuga funzioni social, servizi finanziari, commercio e intrattenimento in un'unica piattaforma.
Il progetto è ambizioso edisruptive, e secondo alcuni analisti ridefinirà il modo in cui milioni di utenti effettuano acquisti, inviano denaro o monetizzano la propria presenza online. Ma cos'è X Money? Come funziona? E soprattutto, quando potrebbe sbarcare in Italia?
Dietro questa visione c'è il superamento della frammentazione digitale. Oggi per chattare si usa WhatsApp, per vendere Shopify, per ricevere pagamenti PayPal o Satispay, per navigare contenuti Instagram o TikTok. Musk vuole unire tutto in una sola app, in stile WeChat cinese, ma declinato secondo i valori occidentali della tecnologia decentralizzata e dei social monetizzati.
Il primo impatto di X Money si farà sentire tra gli utenti attivi di X e i cosiddetti creator cioè coloro che generano contenuti testuali, video o audio per la piattaforma. La monetizzazione sarà possibile in tempo reale grazie a un sistema di pagamenti integrati, che consentirà di inviare mance o quote fisse in cambio di contenuti premium.
In parallelo l'utente medio può usare X Money per scambiarsi denaro con amici, come accade con Revolut o PayPal oppure per effettuare acquisti presso aziende presenti su X, grazie a profili business abilitati ai pagamenti diretti. L'app memorizza la cronologia delle transazioni, gestire saldi multipli e, in prospettiva, anche offrire piccoli prestiti o prodotti assicurativi digitali.
Secondo indiscrezioni, Elon Musk starebbe valutando anche l'introduzione di un token proprietario oppure la piena integrazione di Bitcoin, che da sempre è al centro dei suoi interessi.
X Money è in fase di beta testing negli Stati Uniti, dove ha ottenuto l'autorizzazione a operare in 41 stati su 50. Si punta al lancio commerciale completo entro la fine del 2025, con una estensione ai mercati internazionali nel 2026. Per quanto riguarda l'Italia, non esistono ancora date certe, ma è verosimile che l'approdo avvenga tra il primo e il secondo semestre del 2026 compatibilmente con il rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte di Banca d'Italia e Consob. Le autorità europee richiedono livelli elevati di trasparenza per i sistemi di pagamento, soprattutto in termini di trattamento dei dati, tutela dei consumatori e antiriciclaggio.