Secondo un'analisi di Crif, il 31,8% degli utenti utilizza il Bnpl per acquisti fino a 300 euro, mentre il 44,3% non percepisce questa modalità.
Il Buy Now, Pay Later (Bnpl), ovvero Compra ora, paga dopo, è un sistema di pagamento rateale che ha guadagnato spazio in Italia. Si tratta di una forma di credito a breve termine che consente ai consumatori di effettuare acquisti immediati e dilazionare il pagamento nel tempo, generalmente senza interessi. L’esplosione del Bnpl in Italia è stata agevolata dall’ascesa degli acquisti online e dalla flessibilità di pagamento che questo sistema offre, rendendolo attraente sia per i consumatori che per i commercianti.
Come evidenziato da recenti analisi del Crif e di altre autorità di vigilanza finanziaria, il Bnpl presenta anche rischi significativi che richiedono una consapevolezza maggiore da parte dei consumatori. Ecco quindi:
Al momento del checkout, il cliente seleziona il Bnpl come metodo di pagamento, spesso integrato in modo visibile nel sito o nell’app del commerciante. Alcuni fornitori di Bnpl eseguono una verifica del credito leggera, anche se non invasiva come quella di un prestito bancario tradizionale, per assicurarsi che il cliente possa sostenere il pagamento. In altri casi, la verifica potrebbe essere assente, facilitando l’accesso al credito.
Una volta approvata la richiesta, il costo dell’acquisto viene suddiviso in una serie di rate (solitamente da 3 a 6), che vengono addebitate sulla carta di credito o sul conto bancario del cliente.
Il cliente deve semplicemente assicurarsi che il proprio conto o carta abbia fondi sufficienti per coprire le rate. Il mancato pagamento può portare a penali o, nei casi più gravi, a segnalazioni nelle banche dati di credito.
La facilità di accesso al Bnpl può portare i consumatori a fare acquisti eccessivi, accumulando rate mensili che possono diventare difficili da sostenere. La mancanza di una valutazione approfondita della solvibilità e l’assenza di un interesse immediato possono indurre i consumatori a sottovalutare l’impatto di questi acquisti sulle proprie finanze.
Secondo il Crif, oltre il 20% degli utenti Bnpl possiede già più linee di credito attive, il che li rende più vulnerabili al rischio di insolvenza. Questo rischio aumenta se si considera che alcuni consumatori accumulano più debiti Bnpl contemporaneamente, sommando rate che a lungo termine potrebbero pesare sul bilancio mensile.
In Italia, il Bnpl ha registrato un boom negli ultimi anni, con una crescita accelerata durante e dopo la pandemia, che ha visto l’esplosione degli acquisti online. Secondo i dati del Crif, il 31,8% degli utenti Bnpl italiani utilizza questa formula per acquisti di basso importo, sotto i 300 euro, e il 44,3% non considera il Bnpl come una forma di credito tradizionale.
La possibilità di dilazionare il pagamento in rate senza interessi rende gli acquisti più accessibili a una vasta platea di consumatori, inclusi i giovani che preferiscono rateizzare i costi di beni di consumo. Il processo di approvazione è rapido, spesso senza le formalità richieste dai prestiti tradizionali. Molti giovani e acquirenti digitali trovano il Bnpl comodo e meno invasivo rispetto alle pratiche bancarie.
Il Bnpl si distingue dai prestiti personali o dalle carte di credito, poiché non prevede interessi sui pagamenti rateali, rendendolo attraente per coloro che desiderano acquistare senza costi aggiuntivi. Molti dei principali e-commerce e catene di vendita italiane hanno adottato il Bnpl, rendendolo disponibile su piattaforme diffuse e popolari. Questo ha contribuito a normalizzare l’uso di questa modalità di pagamento tra i consumatori. Molti italiani, soprattutto i più giovani, non percepiscono il Bnpl come un vero e proprio finanziamento, ma piuttosto come una forma di pagamento dilazionato, più “leggero” e meno impegnativo di un prestito bancario.
Nonostante i vantaggi e la popolarità, il Bnpl presenta una serie di rischi. Il Crif ha avvertito su alcune problematiche legate all’uso indiscriminato del Bnpl, che potrebbero portare a conseguenze finanziarie negative per i consumatori.