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Che cos'è la partita Iva giovani e chi può averla con l'attuale normativa

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Facilitazioni per partite Iva giovani

L'avvio di un'attività imprenditoriale o l'inizio di una professione nel 2024 come freelance o lavoratore autonomo richiede l'apertura di una partita Iva.

I giovani interessati all'apertura di una partita Iva non sono sempre consapevoli delle possibilità di riduzione del carico fiscale e contributivo disponibili. Una strategia efficace nel 2024 per mitigare gli oneri fiscali è l'adesione al regime forfettario.

Questo regime prevede nel 2024 l'applicazione di un'imposta sostitutiva fissa al 15% sull'ammontare imponibile, che può ulteriormente decrescere al 5% per i primi cinque anni di attività, a condizione che siano soddisfatti alcuni criteri. Non solo, ma i professionisti autonomi che aderiscono a enti previdenziali privati possono beneficiare di agevolazioni supplementari, pensate appositamente per i giovani. Vediamo tutto:

  • Partita Iva giovani, che cos'è
  • Facilitazioni per partite Iva giovani con l'attuale normativa

Partita Iva giovani, che cos'è

L'avvio di un'attività imprenditoriale o l'inizio di una professione nel 2024 come freelance o lavoratore autonomo richiede l'apertura di una partita Iva. Sebbene l'opzione della prestazione occasionale possa sembrare conveniente, esiste un punto di svolta in cui diviene essenziale attivare una partita Iva, specialmente quando l'attività si caratterizza per la sua continuità e regolarità. Oltrepassare il limite di 5.000 euro di introiti lordi annui implica la necessità di stabilire un rapporto previdenziale, ad esempio con la gestione separata Inps, quando l'attività supera i criteri di sporadicità.

Il passaggio verso la partita Iva può suscitare incertezze legate agli oneri finanziari implicati, ma esistono strategie per minimizzare tali costi. Questo step non solo potenzia le possibilità di reddito ma offre anche maggiore flessibilità organizzativa e l'opportunità di espandere un'iniziativa imprenditoriale.

Per i giovani imprenditori, il regime forfettario emerge come una scelta fiscale da valutare. Questo regime permette di beneficiare di un'imposta ridotta al 5% sui ricavi per i primi cinque anni se si soddisfano determinati criteri, passando poi al 15% dell'imponibile. A confronto con altri regimi contabili, che partono dal 23% delle entrate, il forfettario è decisamente più vantaggioso. La determinazione dell'imponibile segue criteri legislativi specifici, influenzati dal settore di attività secondo il codice Ateco.

Le contribuzioni previdenziali variano a seconda del settore e dell'ente di appartenenza, con possibilità di agevolazioni per i professionisti. I costi per servizi di consulenza contabile possono essere mitigati attraverso l'utilizzo di piattaforme online.

Il regime forfettario offre inoltre benefici sotto l'aspetto fiscale e procedurali, esonerando dall'applicazione dell'Iva sulle fatture e semplificando gli obblighi contabili, limitati all'emissione e registrazione di fatture in sequenza numerica. Per aderire al regime forfettario è fondamentale non superare una soglia di 85.000 euro di fatturato annuo.

Facilitazioni per partite Iva giovani con l'attuale normativa

I neoprofessionisti che nel 2024 aderiscono a enti previdenziali settoriali possono beneficiare di una diminuzione nel tasso dei contributi obbligatori per i primi anni di esercizio professionale o in funzione dell'età.

Alcuni enti previdenziali applicano decrementi contributivi per professionisti con introiti ridotti, una contingenza tipica delle fasi iniziali dell'attività professionale. L'Inps, per la sua parte, implementa agevolazioni specifiche per artigiani e commercianti affiliati alla Gestione Artigiani e Commercianti. Ad esempio, titolari e collaboratori oltre i 21 anni sono soggetti a un'imposizione contributiva minore rispetto a coloro che non hanno ancora raggiunto tale età: artigiani oltre i 21 anni contribuiscono con il 23,70% sull'imponibile, mentre quelli al di sotto dei 21 anni con il 24%; per i commercianti le percentuali sono rispettivamente del 24,18% e del 24,48%.

Per i titolari di partita Iva che optano per il regime forfettario, è prevista una diminuzione del 35% sui contributi dovuti.

Da segnalare l'aumento nelle iniziative favorevoli all'istituzione di nuove imprese da parte di giovani imprenditori sotto i 35 anni, promosse da autorità locali e regionali. Queste misure mirano a stimolare l'avvio di attività imprenditoriali sul territorio e comprendono contributi non rimborsabili e prestiti a condizioni favorevoli. Per esplorare il panorama completo delle agevolazioni disponibili per le nuove imprese e i giovani imprenditori, è utile consultare il portale di Invitalia, nonché indagare su iniziative specifiche promosse a livello comunale o da istituti bancari.