Tra i quattro fattori individuati dallo studio, il benessere economico è uno degli elementi più potenti nel determinare una vita lunga e di qualità.
Una vita lunga e sana non è determinata dal Dna, ma piuttosto da abitudini quotidiane ben precise. Questo è quanto emerge da un ampio studio condotto dall'Università di Oxford, pubblicato su Nature Medicine. La ricerca ha monitorato per oltre un decennio più di 500.000 persone, individuando quattro fattori determinanti per la longevità: benessere economico, assenza di fumo, attività fisica regolare e sonno adeguato. Questi elementi si sono rivelati molto più influenti della predisposizione genetica, che incide soltanto per un modesto 2% sulla durata della vita. Approfondiamo in questo articolo:
Possedere una casa, avere un lavoro stabile e non essere gravati da debiti sono condizioni che riducono il rischio di sviluppare malattie croniche. La ricerca di Oxford ha evidenziato come il benessere economico influenzi ben 19 delle 21 patologie analizzate, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e disturbi neurodegenerativi. Il professor James Whitmore, uno degli autori dello studio, ha spiegato che la sicurezza finanziaria riduce il livello di stress cronico, noto fattore di rischio per molte patologie legate all'invecchiamento.
Smettere di fumare o, meglio ancora, non iniziare affatto, è la scelta più importante per vivere più a lungo. Il fumo è responsabile di oltre 7 milioni di morti all'anno a livello globale, secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo studio di Oxford ha rilevato che il fumo è il principale fattore di rischio per 21 delle 22 condizioni cliniche esaminate, tra cui patologie come il cancro ai polmoni, infarto e ictus.
Gli effetti dannosi del fumo si estendono ben oltre il sistema respiratorio. Le sostanze chimiche presenti nelle sigarette accelerano il processo di invecchiamento cellulare, compromettono il sistema immunitario e danneggiano i vasi sanguigni, aumentando il rischio di ipertensione e malattie cardiache. Chi smette di fumare può vedere i benefici sulla salute in tempi relativamente brevi: già dopo 12 mesi dall'ultima sigaretta, il rischio di malattia coronarica si dimezza rispetto a quello di un fumatore.
L'esercizio fisico è un altro tassello per chi aspira a vivere più a lungo. Praticare attività fisica con regolarità aiuta a mantenere un peso sano e migliora anche la salute cardiovascolare, potenzia il sistema immunitario e favorisce il benessere mentale. La ricerca suggerisce che anche una moderata attività fisica, come camminare per 30 minuti al giorno, può ridurre il rischio di sviluppare 17 diverse malattie.
Accanto all'attività fisica, il sonno regolare gioca un ruolo decisivo. Dormire tra le 7 e le 9 ore per notte è la fascia ideale per garantire un recupero fisico e mentale ottimale. Chi dorme troppo poco o troppo tende a sviluppare problemi di memoria, metabolismo alterato e una maggiore predisposizione a malattie neurodegenerative. Il professor Whitmore ha sottolineato che un buon riposo notturno aiuta anche a regolare i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, contribuendo a mantenere il corpo in equilibrio.