Quali sono le novità relative alla residenza fisica nel 2024 al via con nuova riforma fiscale e ulteriori modifiche già pronte a partire
Come cambia la residenza fisica nel 2024 con la nuova definizione di domicilio con l'entrata in vigore della riforma fiscale ufficiale? La nuova riforma fiscale non ha solo previsto modifiche delle aliquote Irpef di tassazione dei redditi, estensione della no tax area, revisione delle detrazioni e dei controlli fiscali e relativi pagamenti ma anche novità relative al concetto di residenza fisica. Vediamo cosa cambia allora.
Come stabilito dal decreto Anticipi, il decreto legge collegato alla legge di bilancio 2024, approvato lunedì 16 ottobre in Consiglio dei ministri, relativamente alla residenza fiscale delle persone fisiche, a partire dal primo gennaio 2024, è stato previsto che, ai fini del pagamento delle imposte sui redditi, si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta, considerando anche le frazioni di giorno, hanno il domicilio o la residenza nel territorio dello Stato e si presumono residenti le persone iscritte per la maggior parte del periodo di imposta nelle anagrafi della popolazione residente.
Nello stesso decreto viene precisato che per domicilio si intende il luogo in cui si sviluppano, in modo principale, le relazioni personali e familiari della persona. Dunque, nella riforma fiscale si parla di domicilio come concetto legato all’ambito fiscale e alla presenza della persona fisica in un determinato luogo.
Le modifiche della residenza nella nuova riforma fiscale puntano, in particolare, a rendere coerente il criterio della residenza fiscale con le convenzioni sottoscritte dall'Italia per evitare le doppie imposizioni e a coordinarla con la disciplina della stabile organizzazione e dei regimi speciali vigenti per i soggetti che trasferiscono la residenza in Italia.
Accanto al nuovo concetto di residenza fisica spiegata nella riforma fiscale al fine di garantire ulteriori pagamenti di tasse nei territori italiani, ci sono altre recenti novità al via sulla residenza in questi ultimi mesi, a partire dai nuovi controlli serrati approvati per scoprire le residenze fittizie.
Stando a quanto definito, infatti, ogni singolo Comune può ora effettuare controlli presso le residenze dei cittadini, anche a sorpresa, senza necessità di alcun preavviso per verificare che la residenza dichiarata da ogni cittadino sia effettivamente veritiera.
La nuova legge che permette al Comune di effettuare controlli per verificare l’effettiva residenza abituale dei cittadini prevede anche per gli stessi cittadini la possibilità di comunicare in quali orari non si è presenti in casa e nelle fasce orarie comunicate il Comune non può effettuare controlli.
Se, però, in giorni e orari in cui il cittadino dovrebbe essere in casa all’indirizzo di residenza comunicato non è mai presente, soprattutto nel caso di più controlli, allora l’ufficiale di stato civile può procedere alla cancellazione del nominativo del cittadino dall’anagrafe locale.