Come cambiano le detrazioni fiscali per i familiari a carico, anche over 30: le nuove norme in vigore
Nel panorama delle agevolazioni fiscali per il periodo d’imposta 2025, la disciplina delle detrazioni per familiari a carico si presenta densa di cambiamenti. La nuova delega fiscale introduce criteri più selettivi sia in merito ai beneficiari sia ai requisiti di reddito e convivenza.
Queste novità impattano direttamente sulle dichiarazioni fiscali, modificando il perimetro di coloro che possono essere considerati a carico, con particolare attenzione alla fascia anagrafica e alle condizioni delle persone con disabilità.
La riforma fiscale interviene in modo sostanziale sull’età dei figli fiscalmente a carico per le detrazioni IRPEF.
Dal 2025, la detrazione di 950 euro annui per ciascun figlio spetta solo per i soggetti di età pari o superiore ai 21 anni e inferiore a 30 anni. Restano esclusi dalla detrazione i figli che abbiano compiuto i 30 anni durante l’anno d’imposta di riferimento, salvo specifiche deroghe. Il limite reddituale perché un figlio sia considerato a carico è fissato a:
I criteri di ripartizione prevedono, in caso di genitori congiunti, una divisione della detrazione al 50%, mentre ai genitori affidatari unici la quota è riconosciuta per intero. Il nuovo regime elimina la possibilità di beneficiare di maggiorazioni per famiglie con più di tre figli, precedentemente riconosciute.
Un’eccezione sostanziale riguarda i figli con disabilità con la Legge 104: la detrazione di 950 euro rimane disponibile senza alcun tetto massimo di età. Questo garantisce continuità di supporto alle famiglie che assistono soggetti con handicap grave, in linea con i principi di tutela previsti dalla normativa nazionale.
I figli del coniuge deceduto sono equiparati ai figli propri del contribuente, a patto che vi sia convivenza con il dichiarante. In caso di genitore superstite non convivente, la detrazione spetta solo al soggetto che convive con il figlio. Non è previsto il cumulo della detrazione per coniuge a carico su questi casi.
Stando a quanto stabilito dalla attuazione della delega fiscale 2025, anche i figli oltre i 30 anni, quelli del coniuge deceduto o quelli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti, ma anche le sorelle e i fratelli conviventi possono beneficiare di alcune norme fiscali anche per i familiari non a carico, ma comunque strettamente legati al contribuente.
Per la detrazione dei familiari a carico, invece, rimane in vigore la soglia economica. Si devono considerare fra i beneficiari i soggetti sopra elencati che possiedono un reddito complessivo non superiore ai 2.840,51 euro, cioè 4mila euro per i figli di età non superiore a 24 anni.
Stando a quanto precisato, i nuovi soggetti possono essere considerati a carico anche se, in taluni casi, non è più prevista, a loro favore, una detrazione per carichi di famiglia; si pensi ai figli di età fino a 21 anni o superiore a 30 anni nonché ai fratelli e sorelle conviventi.
L’accesso alle detrazioni fiscali prevede l’obbligo da parte del contribuente di presentare dichiarazione dei redditi, segnalando le condizioni che danno diritto al beneficio. Dal 2025, occorre allegare:
Le nuove regole fissano:
Tipologia | Limite Reddituale | Massimale Detraibile |
Figlio a carico (21-29 anni) | 2.840,51 € / 4.000 € <24 anni | 950 € |
Figlio disabile >30 anni | 2.840,51 € | 950 € |
Ascendente convivente | 2.840,51 € | 750 € |
Ricavi complessivi sopra i 75.000 euro subiscono un tetto massimo alle detrazioni: 14.000 euro fino a 100.000 euro, 8.000 euro sopra tale soglia. Alcune spese, come quelle sanitarie e di ristrutturazione, rimangono escluse da questi limiti.
Le spese che danno diritto a usufruire delle detrazioni fiscali: