Cresce la voglia e la soddisfazione di lavorare nella Pubblica Amministrazione: ecco cosa emerge dalla recente ricerca presentata al Forum Pa 2025
Come ci si trova a lavorare nella Pubblica Amministrazione secondo i recenti dati emersi nel 2025? Lavorare come dipendenti pubblici per molti italiani rappresenta una chimera: si tratta del classico posto fisso che, una volta conquistato tramite concorso pubblico, difficilmente si può perdere.
Per lavorare in questo settore è necessario, infatti, superare un concorso, aperto a tutti i cittadini italiani che possiedono i requisiti richiesti, che variano in base alla specificità del ruolo, per garantire l’accesso al lavoro pubblico e statale sulla base del merito e dell’idoneità, evitando favoritismi.
Il lavoro pubblico rappresenta, del resto, una parte fondamentale del sistema occupazionale italiano e offre diverse opportunità professionali in numerosi ambiti, dalla sanità all’istruzione, alla sicurezza alla pubblica amministrazione. Ma vediamo di seguito come si trovano realmente i dipendenti a lavorare nel pubblico impiego.
Circa sette lavoratori della P.A. su dieci pensano che il loro ruolo attuale sia importante per i cittadini e, in generale, il 45%, dei dipendenti percepisce miglioramenti nel comparto nell’ultimo triennio, mentre solo il 18% vede passi indietro, con avanzamenti soprattutto nella digitalizzazione e nella comunicazione a cittadini.
Nella P.A. è anche molto cresciuto il lavoro di gruppo rispetto al passato: oggi il 68% dei dipendenti pubblici lavora in team e anche in forma individuale, con il 13% dei dipendenti che operano prevalentemente in team, e il 19% che lavorano prevalentemente da soli.
Il 42% di chi lavora in team lo fa in gruppi trasversali che coinvolgono più enti o strutture.
Inoltre, è stato accertato che negli ultimi 15 mesi, su InPA si sono registrate procedure per l’assunzione di oltre 406.000 unità di personale.
Dunque, lavorare nella Pubblica Amministrazione oggi sembra essere ‘tornato di moda’ ma soprattutto sembra essere molto apprezzato da chi è già all’interno della macchina pubblica che, come spesso ribadito, sta cambiando forma, modernizzandosi, diventando più smart, competitiva ma anche innovativa.
Il motivo per cui tanti apprezza e scelgono di lavorare nella Pubblica amministrazione è soprattutto il cambiamento che sta subendo e di cui sarà ancora protagonista, grazie a velocizzazioni dei sistemi, lavoro smart e flessibile, nuovi meccanismi di assunzioni.
Cambia, infatti, il reclutamento: tra gennaio 2024 e metà aprile 2025 sulla piattaforma inPA sono stati pubblicate procedure per il reclutamento di oltre 406.000unità di personale, di cui 380.000 attraverso bandi di concorso e la restante parte tramite avvisi per la ricerca di esperti, mobilità e concorsi DFP-Formez.
Le nuove assunzioni puntano soprattutto su oltre 130.000 posti amministrativi e contabili, 8.894 posizioni per profili digitali, 17.774 per tecnici, 2.306 per esperti giuridici e 137.000 per figure educative e formative.
Le nuove motivazioni dei dipendenti pubblici sono sostenute da una serie di trasformazioni strutturali che stanno interessando la Pubblica Amministrazione, dalla digitalizzazione, che è considerata il principale fattore di miglioramento per il 38% del campione, alla comunicazione pubblica verso i cittadini, considerando che il 14,3% rileva progressi e solo un 9,1% continua a vederla ancora poco efficiente.
Emerge, però, anche la grande debolezza della pubblica amministrazione, che è quella semplificazione normativa, che resta critica per il 34% dei dipendenti pubblici, perchè ci sono regole e adempimenti ancora troppo farraginosi, insieme alla valorizzazione del merito.
Relativamente a quest’ultimo aspetto, oltre il 30% dei giudizi sono negativi, per cui servirebbe lavorare sulla leadership, sugli obiettivi, sulla costruzione di ambienti psicologicamente sicuri.