Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Come funziona davvero il contributo di 100mila per chi si trasferisce a vivere in Trentino in 32 città e paesi

di Marcello Tansini pubblicato il
Trasferirsi a vivere in Trentino

Un contributo di 100mila euro incentiva il trasferimento in 33 comuni trentini, contrastando lo spopolamento. Requisiti, vincoli, modalità d'accesso e impatto su territorio ed economia: come funziona l'iniziativa.

La Provincia autonoma di Trento ha avviato un programma di incentivi economici che mette a disposizione fino a 100mila euro per chi sceglie di vivere stabilmente in uno dei piccoli centri montani trentini soggetti al rischio di spopolamento. Questo sostegno economico mira a incoraggiare nuovi residenti ad acquistare o ristrutturare immobili nelle aree selezionate, garantendo una forte azione di ripopolamento e promozione della vita comunitaria nelle località meno popolose del territorio provinciale. L'iniziativa è stata concepita per rispondere in modo strutturato all'emergenza demografica che interessa molti borghi d'altura, offrendo una concreta opportunità di rilancio del tessuto sociale ed economico locale, con particolare attenzione ai valori di sostenibilità e recupero edilizio.

Obiettivi dell'iniziativa contro lo spopolamento dei borghi trentini

L'obiettivo principale del programma di contributi della Provincia di Trento è quello di invertire il trend negativo che sta affliggendo diversi comuni montani. Negli ultimi vent'anni, queste realtà hanno assistito a una riduzione significativa dei propri abitanti, con percentuali di calo demografico che in alcuni casi si avvicinano o superano il 10%. Il fenomeno dello spopolamento ha ripercussioni tangibili: riduzione dei servizi essenziali, perdita di interazioni sociali, aumento del patrimonio edilizio inutilizzato e progressivo impoverimento delle economie locali.

La misura utilizza il Fondo per la ripopolazione dei territori montani, istituito dalla legge provinciale n. 9 del 6 agosto 2024 (maggiori dettagli disponibili su Consiglio Provincia Trento), per garantire finanziamenti mirati in quelle realtà più vulnerabili ai fenomeni di emigrazione e abbandono.

Chi può beneficiare del contributo e requisiti di accesso

Destinatari dell'iniziativa sono persone fisiche che già possiedono un immobile o intendano acquisire un diritto reale su un'abitazione situata nei comuni individuati dal bando. Tra i principali requisiti di accesso, che ricalcono in parte quanto visto con il progetto delle case a 1 euro:

  • Il beneficiario non deve essere residente nel comune dell'immobile, ad eccezione dei soggetti under 45
  • È possibile fare domanda anche da parte di residenti all'estero, purché si impegnino a stabilire la residenza (o a destinare l'immobile all'affitto a lungo termine con canoni moderati)
  • Sono esclusi i trasferimenti di proprietà tra parenti di primo grado e gli immobili classificati nelle categorie catastali A1, A8, A9
  • Richiesta la destinazione ad uso residenziale: l'abitazione dovrà diventare prima casa o essere locata a prezzi convenzionati entro 12 mesi dalla fine lavori
  • È consentito presentare domanda per massimo 3 unità immobiliari, se incluse in un unico progetto di recupero edilizio
Documentazione richiesta include atto preliminare di vendita o rogito, progetto dettagliato di ristrutturazione, e presenza di un piano economico stimato. L'età anagrafica e il luogo di residenza del richiedente sono determinanti per l'accesso senza esclusioni alle varie tipologie di incentivo. Viene data priorità alle domande presentate da giovani nuclei familiari, soprattutto se l'immobile è destinato a prima abitazione.

Entità e finalità del contributo: importi e modalità di impiego

I contributi previsti coprono fino a 100.000 euro complessivi per ciascun intervento, articolati nel modo seguente:

Voce di spesa

Importo massimo

Percentuale coperta

Ristrutturazione

80.000 euro

40% (centri storici), 35% (altre aree), su max 200.000 euro

Acquisto immobile

20.000 euro

Forfetario aggiuntivo

L'incentivo è a fondo perduto e può essere cumulato, nel rispetto dei limiti previsti, con altri incentivi statali quali il Bonus Ristrutturazioni e l'Ecobonus, purché non venga superato il totale delle spese sostenute. Il contributo è destinato a coprire lavori di rifacimento strutturale, interventi di efficientamento energetico, recupero di elementi storici o architettonici, e opere sulle pertinenze esterne (quali balconi, tetti, impianti, infissi).

La misura intende orientare le risorse verso il ripristino e la riqualificazione dell'esistente, scoraggiando edificazione ex novo. È previsto il coinvolgimento di professionisti e imprese locali per incrementare gli effetti economici sul territorio

I 33 comuni coinvolti e i criteri di selezione

I territori ammessi sono stati selezionati tramite analisi demografiche incrociate con dati di presenza turistica, per identificare quei comuni maggiormente colpiti dall'emigrazione e meno esposti alla speculazione immobiliare tipica delle località turistiche. C'

L'elenco provvisorio comprende, tra gli altri: Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cinte Tesino, Cis, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville, Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio.

La scelta dei comuni si basa su due fattori:

  • Indice di decremento demografico: la popolazione residente ha subito un calo di almeno l'8-10% negli ultimi vent'anni
  • Indice di turisticità: selezionando esclusivamente realtà con una bassa incidenza turistica rispetto alla media provinciale, per evitare effetti distorsivi dovuti ad affitti brevi e speculazione
L'esclusione riguarda Trento, Riva del Garda, e altre aree ad alta densità abitativa o con forte richiamo turistico.

L'ottenimento dell'incentivo comporta specifici obblighi temporali e funzionali. L'immobile deve essere destinato a prima residenza o locato a canone moderato a chi vi sposta la residenza per almeno 10 anni a decorrere dalla conclusione degli interventi. In pratica sono indispensabili:

  • Necessità di trasferimento della residenza entro un anno dal termine dei lavori
  • Impegno a mantenere l'uso abitativo o l'affitto locale regolamentato per l'intera durata del vincolo decennale
  • Registro e trascrizione del vincolo al Libro Fondiario, a garanzia della destinazione d'uso
  • Decadenza del beneficio e restituzione delle somme in caso di mancato rispetto degli obblighi previsti
Sono esclusi coloro che effettuano transazioni tra parenti diretti. Il programma non consente di adibire le abitazioni a residenze turistiche o vendita a breve termine, finalizzando invece ogni intervento al rafforzamento della coesione sociale e al mantenimento delle caratteristiche originarie delle comunità montane.

Procedura per la presentazione della domanda

La candidatura ai contributi per la residenza in Trentino avviene esclusivamente tramite la piattaforma digitale provinciale, nelle finestre temporali previste dal bando:

  • Prima finestra: 19 maggio – 30 giugno 2025
  • Seconda finestra: 8 settembre – 23 ottobre 2025
Sono richiesti:
  • Identità digitale tramite SPID, CIE o CNS
  • Inserimento della documentazione relativa all'immobile, progetto di ristrutturazione e piano spesa
  • La valutazione delle domande segue rigorosamente l'ordine cronologico di arrivo, con priorità a: immobili nei centri storici, beneficiari under 45, utilizzo come prima abitazione
L'assegnazione del contributo avviene entro 60 giorni dall'accettazione della richiesta. È fondamentale aver già identificato l'immobile per la validità della domanda. .