L'Isee, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, si conferma centrale per valutare l’accesso ai benefici statali e, con la nuova proposta avanzata dal ministro Matteo Salvini per il 2026 a favore delle famiglie appartenenti al ceto medio, molto potrebbe cambiare. È, in particolare, prevista una revisione strutturale dei meccanismi di calcolo dell’ISEE, con l’esclusione dell’abitazione principale dal patrimonio considerato e una maggiore attenzione alle dinamiche familiari.
Eliminazione della prima casa dal calcolo Isee: principi e motivazioni della misura
L’attuale formulazione dell’ISEE, utilizzata per determinare l’ammissibilità a numerosi bonus e agevolazioni, include il valore dell’abitazione principale, la cosiddetta prima casa, nel computo del patrimonio immobiliare.
La nuova proposta del ministro Salvini punta proprio a cancellare prima casa da calcolo Isee per evitare squilibri sociali, perchè il ministro stesso ha spiegato che chi ha una casa di proprietà ed è oggi considerato ricco, in realtà non lo è davvero. Spesso ha fatto moltissimi sacrifici per l'acquisto dell'immobile, per cui non dovrebbe essere penalizzato.
L'idea di Salvini nasce per:
- Equità e realismo patrimoniale: L’esclusione della prima casa si basa sull’assunto che il possesso dell’abitazione in cui si vive non rappresenta automaticamente una ricchezza immediatamente spendibile o liquidabile.
- Risposta ai bisogni sociali: Molte famiglie si ritrovano escluse da bandi e benefici statali esclusivamente per il solo fatto di possedere l’immobile in cui risiedono, nonostante spesso questo bene non produca redditività aggiuntiva o capacità contributiva elevata.
- Allineamento con altri modelli europei: In diversi sistemi di welfare, il valore della prima casa è assente dal computo dei patrimoni ai fini di benefici sociali. Adeguarsi a questo standard rappresenta anche un passo di avvicinamento a logiche di maggiore inclusività.
- Effetto incentivante e semplificativo: Semplificare la raccolta documentale, riducendo la pressione burocratica e minimizzando le discrepanze tra valore catastale e valore di mercato delle abitazioni.
Il nuovo calcolo dell’Isee familiare: funzionamento attuale e possibili cambiamenti
Attualmente,
il calcolo dell'Isee si basa su un meccanismo che tiene conto del reddito di tutti i componenti del nucleo familiare, sommato al patrimonio mobiliare e immobiliare, tra cui viene computata anche l’abitazione principale detratta di una franchigia normativa. Il valore risultante determina la possibilità di accesso a oltre 70 prestazioni e sussidi pubblici.
Componenti dell’ISEE attuale |
- Reddito complessivo del nucleo
- Valore patrimoniale mobiliare (depositi, investimenti, ecc.)
- Valore patrimoniale immobiliare, comprensivo della prima casa dopo detrazione
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La proposta Salvini rivede questa impostazione, eliminando la prima casa dal conteggio, e prevedendo una semplificazione nell’acquisizione dei dati necessari per la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), facilitando le procedure per le famiglie e riducendo i margini di discrezionalità da parte degli uffici competenti.
Bonus previsti con la riforma: chi potrà beneficiarne e principali incentivi per le famiglie
Il nuovo calcolo all’ISEE promette di rendere fruibili diverse misure di sostegno attualmente precluse a molte famiglie. L’esclusione della prima casa porterebbe ad un abbassamento dell’indicatore per numerosi nuclei, ampliando la platea degli aventi diritto, consentendo di accedere a:
- Bonus energia e utenze: Agevolazioni sulle bollette per famiglie con un ISEE più basso rispetto ai parametri attuali.
- Misure di sostegno alla genitorialità: Maggiori possibilità di accedere a bonus asilo nido e assegno unico per i figli, grazie ad un calcolo più realistico della situazione finanziaria.
- Incentivi all’istruzione: Riduzione delle tasse universitarie, incremento delle borse di studio e delle facilitazioni per trasporti e mense scolastiche.
- Agevolazioni per l’inclusione sociale: Maggiore accesso al bonus affitto e ai fondi di garanzia per mutui prima casa.
Le categorie apparentemente più favorite dalla misura saranno le famiglie con reddito medio-basso proprietarie dell’immobile di residenza, i nuclei monogenitoriali e le giovani coppie con figli.
Quoziente familiare e altri strumenti a confronto: prospettive per il futuro del welfare italiano
La discussione sulla riforma non si esaurisce nel solo risvolto dell’ISEE. Al centro del dibattito c'è anche il tema del quoziente familiare. Questo strumento prevede che la pressione fiscale sia modulata sulla composizione effettiva del nucleo, penalizzando meno i nuclei numerosi e tenendo conto di carichi familiari, disabilità e altri fattori sociali:
- Il vantaggio del quoziente: Permette di personalizzare maggiormente la valutazione economica delle famiglie, introducendo parametri di aggiustamento che premiano la presenza di figli o la cura di persone fragili.
- Prospettive di applicazione: Nel contesto della proposta di Salvini, il quoziente viene visto come integrazione possibile alle nuove linee guida dell’ISEE.
- Confronto con altri modelli europei: L’adozione di metodi flessibili per il calcolo della capacità contributiva rappresenta una tendenza verso cui anche l’Italia potrebbe orientarsi, accrescendo la capacità del sistema di inclusione sociale ed economica.
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