Negli ultimi anni, l’interesse per le iniziative relative alle "case a 1 euro" è aumentato notevolmente, collocando il fenomeno al centro del dibattito su rigenerazione urbana, ripopolamento e valorizzazione dei borghi italiani.
Nel 2025, questa strategia si inserisce in un quadro immobiliare nazionale caratterizzato da una ripresa delle compravendite (+11,2% nel primo trimestre), un aumento consistente dei mutui e una domanda sostenuta di soluzioni abitative non convenzionali. Le amministrazioni comunali promuovono la vendita di immobili in stato di abbandono con un prezzo simbolico per favorire nuove residenzialità, investimenti e contrastare lo spopolamento.
Come funziona la vendita delle case a 1 euro: principi, requisiti e iter burocratico
La vendita delle case a 1 euro si basa sul rilancio dei centri storici semiabbandonati tramite la cessione a un prezzo simbolico di immobili spesso in condizioni precarie. Chi acquista si impegna a ristrutturare l’edificio entro un periodo prestabilito, sostenendo integralmente i costi degli interventi edilizi e delle relative pratiche amministrative. I requisiti prevedono:
- Presentazione di un progetto di recupero conforme alle prescrizioni urbanistiche locali;
- Stipula di una fideiussione di importo variabile (di solito tra 2.000 e 5.000 euro) a garanzia dell’avvio dei lavori;
- Rispetto di scadenze temporali precise, generalmente entro due-tre anni dall’acquisto;
- Obbligo di pagamento delle imposte collegate al trasferimento di proprietà (registro, ipotecaria e catastale);
- Assunzione di tutti gli oneri relativi ad accertamenti tecnici e ristrutturazione.
L’iter burocratico viene dettagliato nei bandi comunali, che definiscono i criteri di selezione, i vincoli urbanistici e le linee guida progettuali.
Dove sono state vendute più case a 1 euro: mappa geografica e principali comuni coinvolti
L’analisi delle vendite delle case a 1 euro mostra una concentrazione significativa nelle regioni del Sud e nelle aree interne dell’Italia centrale. Tra i comuni maggiormente coinvolti troviamo:
- Sambuca di Sicilia (AG): divenuto emblematico per la rapidità con cui sono stati assegnati decine di immobili e per l’interesse internazionale generato;
- Mussomeli, Gangi (Sicilia), Taranto Vecchia e Zungoli (Campania), come modelli di successo replicati in diverse province;
- Regioni come Molise, Calabria e zone montane dell’Abruzzo, con bandi rivolti sia a cittadini italiani sia a stranieri attratti dal patrimonio storico-architettonico;
- Alcuni borghi della Toscana e delle Marche, con progetti strutturati per la valorizzazione turistico-ricettiva.
Le vendite sono decisamente aumentate fra il 2022 e il 2025: si contano oltre cento comuni aderenti all’iniziativa, con oltre mille immobili venduti secondo i dati più recenti.
Analisi dei dati e delle statistiche 2025 sulle vendite delle case a 1 euro
Nel 2025, l’Osservatorio del Mercato Immobiliare segnala un incremento nel numero di bandi di vendita pubblicati e una maggiore rapidità nell’assegnazione degli immobili. Rispetto agli anni precedenti, si riscontra:
- Un aumento del 35% delle richieste ricevute dai comuni tra gennaio e maggio 2025, con una domanda in crescita da parte di cittadini esteri (circa il 30% del totale);
- Più di 1200 unità immobiliari vendute dal 2020 al maggio 2025 nei principali comuni aderenti;
- Un tasso medio di ristrutturazione e riqualificazione superiore al 65% sugli immobili alienati, dato che evidenzia l’efficacia dell’iniziativa per la rigenerazione urbana;
- Un incremento degli investimenti correlati (oltre 18 milioni di euro complessivi tra fondi privati e pubblici, inclusi incentivi energetici e fiscali regionali).
Nel primo semestre 2025:
- Molise e Sicilia si confermano le regioni più attive, rispettivamente con 22 e 33 immobili ceduti tramite l’iniziativa da gennaio a maggio;
- I comuni con il maggior numero di transazioni restano Gangi (PA), Sambuca di Sicilia (AG), Taranto Vecchia e Civita di Bagnoregio (VT);
- La partecipazione è in aumento nel Centro Italia, specie in borghi delle Marche e dell’Umbria, anche grazie alla crescente attenzione verso la sostenibilità e le opportunità offerte ai nuovi residenti.
In particolare, secondo gli ultimi dati, da Caltagirone, a Piazza Armenina, Bivona, sono una trentina i comuni dell’isola dove sono in vendita diverse case ad un euro, molte anche sono disponibili in Campania, mentre
in Comuni di altre regioni, i bandi si sono risolti con un nulla di fatto, soprattutto al
Nord.
Precisiamo che, anche se la cifra simbolica di 1 euro rappresenta la base d’asta, il valore effettivo degli investimenti dipende dalla ristrutturazione, con costi medi tra 500 e 1.100 euro/mq a seconda delle condizioni dell’edificio e della localizzazione.
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