Cosa prevede e a chi si rivolge il servizio civile in agricoltura al via ufficialmente tra poco: tutti i chiarimenti e le date da segnare
Come fare a partecipare al servizio civile in Agricoltura e cosa prevede? E’ stato presentato il 25 settembre a Ortigia (Siracusa) dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida e da quello dello Sport, Andrea Abodi il Servizio civile agricolo, risultato di un protocollo d’intesa tra i ministeri dell’Agricoltura e dello Sport siglato lo scorso novembre e che entra ora nella fase operativa grazie allo stanziamento per la fase sperimentale di 7 milioni di euro.
I progetti presentati saranno poi valutati da una commissione unica formata dal dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale insieme con il ministero dell’Agricoltura.
Solo successivamente (dunque presumibilmente per il mese di dicembre) sarà pubblicato il bando di partecipazione per i ragazzi interessati e disponibile sui siti del dipartimento e del Masaf.
Il servizio civile agricolo prevede una prima sperimentazione per 1.000 giovani dai 18 ai 28 anni, per valorizzare il talento e le competenze dei giovani, offrendo la possibilità di contribuire concretamente alla crescita delle comunità rurali.
A chi prende parte al programma sarà riservata una quota del 15% nei concorsi pubblici.
Il lavoro sarà presentato presso gli enti di servizio civile universale (Scu) no profit che operano in ambito agricolo e puntano a promuovere lo sviluppo sostenibile delle zone rurali, la valorizzazione del territorio, la tutela dell’ambiente, la promozione dell’agricoltura sostenibile e la realizzazione di progetti sociali nelle comunità rurali come comunità terapeutiche che operano in campagna.
I ragazzi, volontari, potranno essere impiegati per un periodo variabile tra gli 8 e i 12 mesi con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali articolati su cinque o sei giorni a settimana e avranno un assegno di servizio civile pari a 507,30 euro.