Ci sono svariate ragioni che possono indurre un consumatore a optare per il pagamento di una maxirata finale, associata a rate precedenti di valore inferiore.
Il finanziamento per l'acquisto di un'auto non è certamente una novità. Si è infatti evoluto per adattarsi alle esigenze del mercato e dei veicoli. Una formula finanziaria che ha ottenuto successo già nei primi anni 2000 è la cosiddetta maxirata, così chiamata per la presenza di una rata finale superiore alle precedenti, giustificata dalla natura stessa della formula: pagare meno all'inizio e rimandare gran parte dell'importo da versare alla fine.
Quali sono le ragioni dietro a questa scelta? Esistono diverse motivazioni: ad esempio, la necessità di attendere l'arrivo di un capitale con cui saldare il debito. Ma è inevitabile chiedersi non solo come funziona ma pure qual è la reale convenienza a scegliere questa formula di finanziamento. La risposta, come sempre, varia a seconda delle circostanze: può essere uno strumento efficace per il proprio scopo oppure può ritorcersi contro. Non ci resta che approfondire i dettagli:
La convenienza del finanziamento con maxirata non è universalmente determinabile, essendo strettamente dipendente dalle circostanze specifiche e dalle esigenze peculiari del consumatore. Se utilizzato correttamente, questo strumento finanziario può risultare estremamente vantaggioso; tuttavia, in caso di utilizzo improprio, può rivelarsi rischioso.
Un finanziamento con maxirata segue generalmente due fasi: una fase iniziale, della durata di 13-36 mesi, con un'imposta mensile relativamente bassa che non scende al di sotto dell'1% del capitale finanziato. Ad esempio, per un finanziamento di 10.000 euro, la rata iniziale parte da almeno 100 euro. Alla fine della prima fase, c'è solitamente la possibilità di scegliere tra due opzioni: saldare la maxirata finale in un'unica soluzione o rifinanziarla per ulteriori 36 o 48 mesi.
In alcuni casi si fa riferimento al valore futuro garantito che indica un accordo contrattuale tra cliente e venditore in cui il venditore si impegna a riconoscere un valore dell'auto pari alla maxirata, a condizione che siano rispettate le clausole riguardanti il chilometraggio e lo stato del veicolo, in cambio di una permuta per l'acquisto di un nuovo veicolo. Queste formule si basano sul Trade Circle Management (Tcm): pianificare il cambio del veicolo secondo un breve ciclo di sostituzione, ogni 2 o 3 anni, offrendo al cliente un valore futuro garantito del veicolo e mantenendo una costante disponibilità di veicoli usati per la rete di concessionari.
Il finanziamento con maxirata risulta vantaggioso per coloro che, avendo a disposizione un capitale pronto ma non immediatamente liquidabile, desiderano dilazionare il pagamento iniziale puntando a estinguere la rata finale. Ma non è raccomandato per coloro che prevedono già di dover rifinanziare la maxirata, poiché è preferibile optare per una formula più prolungata ma a rata costante.
Allo stesso modo, non è consigliato per coloro che non hanno l'intenzione di cambiare l'auto dopo due o tre anni. In questi casi, è preferibile considerare una formula con un valore futuro garantito concordato contrattualmente. Questo garantisce maggiore chiarezza e sicurezza nell'operazione finanziaria.