La corsia di destra in autostrada, spesso sottovalutata o usata in modo improprio, riflette tendenze e malcostumi radicati. Norme, conseguenze sulla sicurezza, eccezioni e possibili soluzioni a un problema poco discusso
Ogni giorno, sulle principali arterie italiane, si osservano scenari che sfidano la logica della corretta circolazione stradale: la corsia più libera e teoricamente più sicura rimane largamente sottoutilizzata. Questo accade malgrado precise regole dettino l’utilizzo delle corsie, determinando spesso un vero paradosso. La corsia di destra, prevista dal regolamento come prioritaria per la marcia, viene snobbata da una buona parte degli automobilisti. La scena si ripete: lunghi flussi di veicoli stipati nella zona centrale o su quella riservata al sorpasso, mentre a lato si apre un nastro d’asfalto pressoché vuoto, preferito quasi esclusivamente da mezzi pesanti o da pochi attenti guidatori.
L’ordinamento italiano, attraverso il Codice della Strada, stabilisce in modo netto la posizione che un veicolo deve mantenere sulla carreggiata. In particolare l’art. 143 obbliga chi guida a occupare la corsia più libera a destra, destinando quelle centrali e di sinistra esclusivamente a specifiche manovre come il sorpasso. Questo principio ha lo scopo di favorire la fluidità e la sicurezza del traffico, evitando rallentamenti e pericolose manovre di rientro improvviso. In aggiunta, il Codice disciplina:
La riluttanza collettiva a utilizzare la corsia di destra rappresenta una delle abitudini maggiormente diffuse sulle autostrade italiane e non ha sempre fondamento logico o normativo. Tratto caratteristico del costume nazionale, questa pratica trae origine sia da false convinzioni sia da consuetudini consolidate: molti pensano che la corsia destra vada riservata esclusivamente a veicoli lenti o pesanti, attribuendo alle altre corsie una valenza erroneamente "preferenziale" per gli automobilisti comuni. Tale percezione finisce per alterare la corretta comprensione delle regole e favorire il diffondersi di prassi scorrette.
Frequenti sono i casi in cui automobilisti si accalcano nella corsia centrale anche in assenza di traffico intenso, lasciando libera la parte destra della carreggiata. Si tratta spesso di una scelta dettata da comodità, scarsa attenzione, o dalla convinzione di poter così mantenere una velocità costante lontano dai flussi dei mezzi pesanti.
L’utilizzo improprio delle corsie, e in particolare l’abbandono della parte destra dell’autostrada, ha conseguenze concrete e misurabili. Dal punto di vista della sicurezza, la concentrazione di veicoli nelle corsie centrali oppure in quella di sorpasso comporta un aumento dei rischi di tamponamento e porta spesso alla necessità di manovre improvvise da parte di chi vuole sorpassare rispettando la normativa. La scorretta posizione sulla carreggiata favorisce l’insorgere di situazioni di disagio e frustrazione tra utenti ligi alle regole, che si trovano costretti a "zigzagare" per evitare ostacoli creati dall’occupazione sistematica della corsia centrale.
Infrazione | Sanzione (euro) |
Errata posizione sulla carreggiata | 42 - 173 |
Circolazione su corsia d’emergenza | 430 - 1.731 |
Transito non autorizzato su corsie preferenziali | 83 - 333 |
La riduzione del malcostume relativo all’errato utilizzo delle corsie richiede innanzitutto informazione e consapevolezza normativa. Molti automobilisti non conoscono dettagliatamente la normativa o sottovalutano l’impatto dei propri comportamenti sulla collettività. Risulta pertanto necessario:
Solo seguendo queste direttrici sarà possibile ristabilire un equilibrio tra regole e prassi su strada, favorendo l’utilizzo efficace della corsia destra e incrementando, di conseguenza, la sicurezza e la fluidità del traffico su tutto il territorio nazionale.