I fondi Lemanik si distinguono nel panorama italiano per performance, strategie di gestione, rischi e commissioni. Analizzando rendimenti recenti, opinioni di esperti e clienti, l'articolo esplora reputazione e prospettive future.
I fondi di investimento della casa Lemanik sono da anni al centro dell'attenzione per la loro capacità di distinguersi all'interno del panorama finanziario italiano ed europeo. Collocati tra le soluzioni azionarie più performanti, questi veicoli si sono ritagliati uno spazio importante nella categoria degli Azionari Italia, riscuotendo interesse tanto presso gli investitori privati quanto tra gli esperti di settore.
Affrontare un'analisi approfondita su come vanno i fondi Lemanik significa valutare strategia, rendimenti storici, struttura commissionale e gradimento da parte degli utenti, offrendo così un quadro utile a chiunque desideri investire responsabilmente nel settore del risparmio gestito.
I comparti gestiti da Lemanik si caratterizzano per un orientamento attivo, con una selezione dei titoli particolarmente mirata. Gli specialisti si concentrano principalmente su società di media capitalizzazione, privilegiando asset italiani che mostrano potenziale di crescita e opportunità derivanti da contesti di ristrutturazione o da sottovalutazioni di mercato. Il fondo Lemanik SICAV High Growth Cap, uno dei più noti, segue un approccio orientato al value investing, combinando esposizione a titoli ciclici, difensivi e a media volatilità. Una caratteristica distintiva è la sovraesposizione su comparti come telecomunicazioni (ad esempio Telecom Italia risparmio), beni industriali (Leonardo, Fincantieri, Danieli & C), finanza (Unipol Assicurazioni, Mediobanca), oltre a una selettività verso mid-small cap giudicate sottovalutate rispetto al valore fondamentale.
Analizzando le prestazioni degli ultimi esercizi, emerge che i comparti gestiti da Lemanik hanno sovraperformato la media dei fondi Azionari Italia, soprattutto nei periodi di maggiore instabilità dei mercati internazionali. Il Lemanik SICAV High Growth Cap Retail EUR ha registrato rendimenti superiori al 28% nel primo semestre 2025, piazzandosi al primo percentile della sua categoria. Questi risultati derivano da scelte tattiche su titoli ad alto potenziale, sostenute da una ponderata suddivisione degli asset e da una gestione flessibile. Provando a riassumere:
Anno |
Rendimento Lemanik SICAV High Growth Cap |
Media Categoria Azionari Italia |
2025 S1 |
+28,62% |
~17% |
2024 |
~+12% |
~7% |
2022-2023 |
Volatilità elevata, risultati in linea o leggermente sopra media |
Alta dispersione tra fondi |
Il confronto con competitor come Fidelity Italy e iMGP Italian Opportunities conferma che le strategie attive di Lemanik tendono a premiare soprattutto nelle fasi di rimbalzo dei mercati europei o durante cicli di crescita trainata da specifici settori. Tuttavia, la componente di volatilità resta significativa e va bilanciata con una gestione del rischio attenta e costante.
Un tema centrale nell'analisi di questi prodotti riguarda l'incidenza delle commissioni di gestione, che secondo le valutazioni Morningstar si collocano nel quintile più alto della categoria. Questo elemento costituisce una criticità, soprattutto per i sottoscrittori più attenti al rapporto costo/beneficio. Oltre alle commissioni annuali, in alcuni casi è prevista una fee di performance subordinata al raggiungimento di risultati superiori a benchmark prefissati. C'è quindi da considerare:
Le aspettative per i prossimi dodici mesi sono segnate da un moderato ottimismo. La posizione di Lemanik proietta il portafoglio su titoli value, tecnologie industriali e settori difensivi, in vista di un contesto europeo pronto a beneficiare di stimoli fiscali e investimenti infrastrutturali, come illustrato nei documenti ufficiali delle policy tedesche. Le prospettive restano condizionate dall'evoluzione della politica monetaria della BCE e dalla volatilità globale, mentre l'approccio gestionale mantiene una componente tattica per cogliere i drawdown in ottica di generazione di alfa. L'incremento degli investimenti su small e mid cap, la crescente esposizione a titoli difensivi e l'apertura a trend globali come l'intelligenza artificiale potrebbero generare opportunità aggiuntive.