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Consulenza finanziaria indipendente, quali sono le società e le banche che operano nel settore

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Consulenza finanziaria indipendente

La consulenza finanziaria indipendente si distingue per principi, modelli di remunerazione e regole specifiche. Il confronto con banche e società del settore aiuta a orientarsi tra vantaggi, costi e modalità di scelta più consapevoli.

La consulenza finanziaria indipendente è una disciplina professionale riconosciuta dalla normativa europea e italiana, che si distingue per la sua assenza di conflitti di interesse e la totale autonomia rispetto a banche, reti di vendita e intermediari finanziari. Questo approccio si basa su principi di imparzialità, trasparenza e personalizzazione delle raccomandazioni, orientate unicamente al miglior interesse del cliente. In Italia, la crescente attenzione verso tali servizi riflette una sensibilità più elevata rispetto al passato verso la tutela del patrimonio privato e la corretta pianificazione delle risorse finanziarie familiari e aziendali.
L’evidenza normativa è garantita dall’attuazione della direttiva MiFID II, dalla sorveglianza dell’OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell'Albo unico dei Consulenti Finanziari) e dal ruolo regolatorio della Consob, conferendo piena legittimità e tutela all’investitore.
Il progressivo aumento di professionisti indipendenti testimonia la rilevanza sociale e finanziaria di questa professione, che si pone come alternativa priva di incentivi occulti ai tradizionali canali bancari. Questo scenario è particolarmente favorevole alla costruzione di una cultura finanziaria più matura e consapevole.

Consulenti finanziari indipendenti, banche e società: differenze, requisiti e normativa OCF

I consulenti finanziari indipendenti (CFA), i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (ex promotori bancari) e le società di consulenza finanziaria (SCF) costituiscono le principali figure di riferimento nel settore. La differenza fondamentale risiede nella modalità di remunerazione e nell’esistenza o meno di rapporti contrattuali con intermediari.
La normativa OCF (Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo dei Consulenti Finanziari) richiede che per essere considerato autonomo o indipendente, il professionista sia iscritto in specifica sezione dell’Albo e non abbia alcun legame contrattuale o incentivo economico derivante dalla vendita di prodotti finanziari.
Per operare in autonomia, sono richiesti diversi requisiti normativi:

  • Requisito di indipendenza: assenza assoluta di rapporti, diretti o indiretti, con intermediari finanziari o emittenti che condizionino l’obiettività del parere.
  • Requisito di professionalità: superamento dell’esame OCF o esperienza certificata; formazione continua e aggiornamento annuale obbligatorio.
  • Requisito organizzativo: per chi lavora in proprio, presentazione di un articolato programma operativo e gestionale. Esigenza assolta dalla SCF se inquadrati al suo interno.
  • Requisito patrimoniale: obbligo di polizza assicurativa professionale.
  • Requisito di onorabilità: assenza di cause di ineleggibilità, condanne penali o incompatibilità secondo quanto previsto dalla normativa.
Le banche e i loro consulenti abilitati all’offerta fuori sede sono invece dipendenti o mandatari di istituti che offrono solo i prodotti internamente selezionati e percepiscono commissioni, alimentando potenziali conflitti d’interesse.
Le SCF sono società disciplinate dalla stessa normativa dei consulenti autonomi, con assetto organizzativo e vigilanza analoghi, e rappresentano l’evoluzione della consulenza Fee-Only in chiave societaria.

Modelli di remunerazione: fee-only, parcella fissa, percentuale e altri

I modelli di remunerazione adottati nel campo della consulenza finanziaria indipendente evidenziano l’assenza di conflitto d’interesse, elemento cardine per la trasparenza e l’allineamento degli interessi tra cliente e consulente.
I principali sistemi sono:

  • Fee-Only: la remunerazione è costituita esclusivamente dalla parcella, fissa o variabile, versata dal cliente per il servizio di consulenza. Non sono ammesse provvigioni o incentivi da parte di terzi.
  • Parcella fissa (Flat Fee): il cliente concorda un importo annuo per una gamma di servizi predefiniti (pianificazione patrimoniale, revisione periodica del portafoglio, consulenza continuativa). Il range per patrimoni sotto il milione di euro varia tipicamente tra 2.000 e 7.000 €.
  • Percentuale sul patrimonio (Advisory Fee): si applica una quota percentuale, solitamente attorno all’1% annuo, decrescente per patrimoni elevati. La tariffa media, secondo studi recenti, si attesta poco sotto l’1% all’anno. Per patrimoni sopra il milione la percentuale scende progressivamente.
  • Parcella oraria: per consulenze specifiche oppure spot, la tariffazione è legata alle ore impiegate, tipicamente tra 100 € e 150 €.
     
  • Performance Fee (meno diffuso): legata ai risultati finanziari ottenuti, ma più raramente praticata nel modello realmente indipendente per evitare incentivi alla rischiosità che non coincidano con l’interesse del cliente.
I consulenti bancari o di rete ricevono invece commissioni (retrocessioni) legate ai prodotti venduti, spesso non evidenti al cliente finale, mentre la consulenza Fee-Only consente la massima trasparenza e l’eliminazione di costi occulti.

Società e realtà rilevanti nel settore della consulenza finanziaria indipendente in Italia

L’ecosistema italiano è rappresentato da un numero crescente di società di consulenza finanziaria indipendente (SCF), iscritte in apposita sezione dell’Albo OCF. Al giugno 2024 risultano 76 SCF operative e 644 consulenti indipendenti iscritti, secondo il report annuale dell’OCF. Le SCF sono spesso punto di riferimento per clienti privati, professionisti e imprese con patrimoni complessi.
I principali raggruppamenti e associazioni di categoria (NAFOP, ASSOSCF) garantiscono aggiornamento, rappresentanza e formazione continua.
Alcune delle SCF più consolidate, con sede prevalentemente al Nord Italia, vantano team multidisciplinari e una gamma di servizi avanzata che copre pianificazione finanziaria, fiscale e successoria, analisi portafogli, ottimizzazione costi e patrimonio aziendale.

Società

Caratteristiche

Athena SCF

Iscritta OCF, team multidisciplinare, associata ad ASSOSCF

Bert Consulting SCF

Esperienza ultraventennale, focus su trasparenza e personalizzazione

SoldiExpert SCF

Pioniera della Fee-Only in Italia, orientata al lungo periodo e alla trasparenza

Consulenza Vincente SCF

Specializzazione in patrimoni familiari e aziendali, approccio formativo

L’elenco completo è consultabile presso l’albo unico OCF. Queste realtà rispettano parametri severi di compliance e indipendenza.

Altri esempi di consulenza finanziaria indipendente in Italia

Moneyfarm è una Società di intermediazione mobiliare (SIM) autorizzata da Consob, fondata nel 2011 da Paolo Galvani e Giovanni Daprà. È spesso citata tra le prime realtà ad aver offerto consulenza automatizzata (robo advisor) in Italia. La società propone portafogli modello di ETF, gestiti sulla base del profilo di rischio del cliente, con un approccio semi-indipendente: anche se percepisce una commissione di gestione, non riceve incentivi da emittenti terzi sugli ETF utilizzati.

Moneyfarm non è un consulente indipendente in senso stretto, perché gestisce direttamente i portafogli per conto del cliente (discrezionale), ma l’approccio è trasparente e privo di retrocessioni. In questo senso, si avvicina alla filosofia dell’indipendenza, pur essendo una SIM e non una SCF.

Davide Marcianò è un imprenditore, investitore e divulgatore finanziario italiano, fondatore nel 2014 del blog e portale formativo Affari Miei, che - insieme a sua moglie - si è affermato come una delle principali fonti di educazione finanziaria in Italia. Con la nascita del sito, oggi seguito da oltre un milione di visitatori mensili, Marcianò si è guadagnato la reputazione di leader nella divulgazione finanziaria, grazie a migliaia di articoli, video e podcast rivolti a un pubblico ampio. La sua piattaforma Affari Miei Academy, lanciata nel 2019, offre percorsi formativi strutturati per guidare passo dopo passo verso una gestione consapevole e strategica del proprio patrimonio. Marcianò partecipa anche come relatore a eventi di rilievo nel settore finanziario, tra cui Festival della TV, Casa Sanremo Invest e Investing Roma, dove discute temi di finanza personale con professionisti e istituzioni.

C'è poi Gaetano Evangelista, figura di riferimento nel panorama dell’analisi finanziaria in Italia. Con una formazione accademica, una lunga esperienza professionale e una rete di canali mediatici e formativi alle spalle, è riconosciuto per la sua competenza nell’analisi tecnica e quantitativa. Pilastro di AGE Italia e smartTrading.it, con un pubblico affezionato e una metodologia rigorosa, Evangelista coniuga conoscenza e capacità di comunicazione per assumere il ruolo di guida per chi vuole orientarsi nei mercati finanziari con strumenti efficaci e ben strutturati.

Come riconoscere e scegliere un consulente finanziario indipendente affidabile

Un consulente finanziario indipendente affidabile offre garanzie concrete di trasparenza, competenza ed etica professionale. La verifica dell’autonomìa passa per:

  • Iscrizione all’Albo OCF nella sezione dei consulenti autonomi o delle SCF (é sufficiente consultare la banca dati ufficiale dell’OCF inserendo nome e cognome). L’autonomia è certificata solo se compare tale in questa sezione.
  • Trasparenza sulle parcelle: un professionista serio fornisce preventivi e documentazione dettagliata, indicando le modalità di pagamento e i servizi inclusi, senza costi nascosti.
  • Assenza di retrocessioni o accordi commerciali con emittenti, banche, assicurazioni o reti.
  • Curriculum ed esperienza: approfondire anni di attività, pubblicazioni specialistiche, ruoli associativi e referenze su progetti similari.
  • Prima consulenza (check-up gratuito o a tariffa moderata), che deve essere focalizzata sull’analysis della situazione e sulla spiegazione degli step previsti, senza pressioni all’acquisto di prodotti.
  • Specializzazione: la presenza di competenze trasversali in ambiti come fiscalità, previdenza, passaggio generazionale fornisce valore aggiunto in caso di patrimoni complessi.
Ed è indispensabile evitare soggetti non iscritti all’albo e diffidare di chi propone prestazioni "scontate", parcelle troppo basse, promesse di rendimenti certi o utilizzo di recensioni promozionali non verificabili in ambito professionale.

Vantaggi e svantaggi della consulenza indipendente rispetto a quella bancaria o dipendente

La scelta tra consulente indipendente e consulente bancario comporta conseguenze tangibili su costi, efficienza e imparzialità della pianificazione finanziaria. Provando a sintetizzare pro e contro della consulenza finanziaria indipendente, il quadro è il seguente:

  • Vantaggi dell’indipendenza:
    • Assenza di conflitti d’interesse (il compenso proviene solo dal cliente).
    • Strategie personalizzate e ampia libertà di selezione su qualunque prodotto/strumento finanziario presente sul mercato.
    • Massima trasparenza dei costi, nessuna commissione occulta o incentivo sui prodotti proposti.
    • Consulenza che spazia dalla gestione del portafoglio agli aspetti fiscali, successori e previdenziali.
    • Focus sulla protezione patrimoniale nel medio-lungo termine piuttosto che sulla vendita del prodotto più remunerativo per il consulente.
  • Limiti e svantaggi:
    • Incidenza più significativa del costo in caso di patrimoni ridotti o strategie elementari (per servizi basilari, la fee può risultare alta in percentuale).
    • Assenza di intermediazione sull’esecuzione degli ordini: il cliente mantiene la titolarità operativa presso le banche di appoggio per operazioni di acquisto e vendita.
    • Non è una soluzione "passiva": è richiesta proattività da parte dell’investitore, che resta il punto di riferimento responsabile delle scelte esecutive.
Rispetto ai canali bancari, il modello Fee-Only indipendente risponde meglio alla crescente esigenza degli investitori di consapevolezza, personalizzazione e protezione nel tempo.

Costi della consulenza finanziaria indipendente: cifre, modalità, rapporto valore-costo

L’aspetto dei costi merita particolare attenzione per valutare efficacia e sostenibilità del servizio. Il modello Fee-Only prevede:

  • Parcella fissa annua: tra i 2.000 e i 7.000 euro, variabile in base alla complessità del servizio e all’entità del patrimonio da analizzare.
  • Percentuale annua sul patrimonio: generalmente tra lo 0,8% e l’1% fino almeno al milione di euro; oltre i 2 milioni la percentuale può ridursi fino allo 0,5% o meno.
  • Tariffa oraria: circa 100-150 € per esigenze specifiche e consulenze a progetto.
  • Pacchetti una tantum: per costruzione di portafoglio iniziale, checkup e pianificazione, si possono pagare parcelle spot tra 1.000 e 3.000 euro.
Le spese ricorrenti dopo l’avvio dell’attività (aggiornamento, software, formazione, polizza professionale) sono sostenute dal professionista. Rispetto ai modelli bancari, la consulenza indipendente elimina retrocessioni e commissioni occulte, offrendo al cliente un quadro chiaro di costo e valore aggiunto.
Il rapporto valore-costo è più efficace quando si considerano benefici come la riduzione di errori costosi, l’ottimizzazione degli oneri fiscali, la personalizzazione di strategie a lungo termine e la consapevolezza finanziaria generata nel cliente.